Legge sugli stadi, le reazioni politiche (Realacci, Della Seta, Granata)

22/10/2009 15:15

Ecco alcuni degli interventi di onorevoli e politici sulla Legge Stadi appena approvata all'unanimità in sede deliberante in Commissione Cultura del Senato, espressi oggi a margine della conferenza stampa di nella Sala del Mappamondo della Camera, promossa dalla Legambiente.

ERMETE REALACCI (PD): "La Legge non si farà mai"

"La Legge Stadi alla Camera non passerà mai. Non passerà un ddl che nulla ha a che vedere con le esigenze del calcio. Amiamo molto il calcio, molti di noi tifano, ma questo ddl altera il progetto originario di ammodernamento degli stadi mirato a renderli al livello delle strutture calcistiche europee". Ermete Realacci, responsabile Ambiente del pd, sottolinea i numeri «enormi» che si accompagnano ai progetti presentati solo a Roma dalle due società di calcio della capitale, ma sottolinea anche che "con questa norma si aprirebbero problemi in tutte le à italiane. Condivido l'esigenza di ammodernamento degli stadi italiani, di renderli come quelli europei ma - ha detto ancora Realacci - questo ddl è un'altra cosa". "Siamo disponibilissimi - ha concluso Realacci - a far passare un ddl sui principi enunciati prima di questo approvato in Commissione Cultura del Senato, ma non passerà mai un ddl che nulla ha a che vedere con le esigenze del calcio".

DELLA SETA (PD): "La Legge è un mostro giuridico, urbanistico e ambientale"

"Questa legge consentirebbe di realizzare non solo stadi, ma intorno agli stadi interi quartieri, fuori da ogni regola urbanistica e cementificando migliaia di ettari che in base ai piani regolatori vigenti non sono edificabili". È intervenuto così Roberto Della Seta, senatore Pd e capogruppo in Commissione Ambiente. Secondo Della Seta, con questa norma "a pagare sarebbero i cittadini, ad avvantaggiarsene sarebbe solo qualche grande proprietario di terreni che ha acquistato a poco prezzo aree agricole e da un giorno all'altro se le vede rivalutate di mille, diecimila volte. Cosa c'entra tutto questo con l'interesse del calcio e dei tifosi, cosa c'entra con l'esigenza più che legittima di rendere i nostri stadi più moderni e sicuri?. Mi dispiace molto - ha sottolineato poi Della Seta - che anche il Pd in Commissione abbia votato questo testo, mi dispiace e lo considero un grave errore. In ogni caso mi auguro che alla Camera la legge sugli stadi venga fermata o radicalmente modificata: così com'è è un autentico 'mostrò giuridico, urbanistico, ambientale, che aprirebbe la strada a una delle più grandi, immotivate speculazioni edilizie degli ultimi decenni".

GRANATA (PDL): "Si apre una pericolosa deriva speculativa"

"Se ne dovrà occupare il Parlamento. Questa Legge Stadi apre una maglia enorme, apre una deriva pericolosissima di speculazione". Ad affermarlo è stato il vicepresidente della Commissione Antimafia Fabio Granata del Pdl. "Ci va bene il cinema negli stadi, il merchandising, la 'famiglia dentro gli stadi e l'ammodernamento delle strutture e non siamo contro nè quello nè quell'altro presidente di società calcistica, ma questa norma apre ad altro" ha detto ancora Granata parlando dei progetti presentati dalle società calcistiche Roma e Lazio. "Di fronte all'enorme quantità di interesse economico si rischia di aprire una dinamica incontrollabile sulle procedure di variante ai piani regolatori" ha sottolineato Granata che si è anche detto convinto che sia necessario "rivedere un percorso nuovo fra politica e sport, fra erogazione di fondi pubblici o para-pubblici e mondo dello sport"