Elio Germano: "Palma d'Oro la mia Champions. Adriano alla Roma? Mi piacerebbe"

25/05/2010 15:50

Complimenti per il premio vinto!

Il premio vinto mi riempie d'orgoglio, è la mia personale . Vi ho anche rubato una citazione, quando mi chiedono cosa penso delle polemiche, rispondo che sono "armi di distrazione di massa"!  Come romani dobbiamo ritrovare il nostro orgoglio anche noi.

Non hai fatto del tuo essere romanista un cavallo per arrivare al successo..

Io non ho voglia di parlare della mia vita privata figuratevi della Roma, che è comunque una forma d'amore. Poi è arrivato il David di Donatello e si è fatto un po' di clamore, ed è uscito anche quello. Spero che la Roma si viva e non se ne parli solo sui giornali. Il bello è seguirla e cantare.

Se la Roma dovesse prendere Adriano saresti contento?

A me piacerebbe vederlo con la nostra maglia, vediamo un po'..

Hai la capacità di far sparire la tua personalità totalmente quando reciti, una delle più belle interpretazioni è quella di “Mio fratello è figlio unico”..

Lattore dovrebbe essere questo, negli ultimi anni è stato un po' equivocato per colpa della moda degli Stati Uniti, di cui siamo i figli in tutto e per tutto. L'attore dovrebbe essere protetto e non creare tutta questa pubblicità tutto questo clamore intorno alla persona, renderla così pubblica. Alla fine si arriva a sapere tutto sulla persona e non si riesce a creare credibilità. L'attenzione dovrebbe essere diretta sui politici, di loro dovremmo sapere tutto.

Ci sono tanti attori che erano promettenti e che poi sono stati bruciarti, come sei riuscito a salvarti?

E' capitato anche a me, questo mestiere non ha un percorso diretto, ci sono alti e bassi, buone esperienze e altre meno. Siamo dei mercenari, si fanno belli incontri e altri meno. All'inizio, essendo un lavoro molto difficile, accetti tutto. Poi fortunatamente ho potuto rifiutare, anche quando mi offrivano un sacco di soldi, e cercare qualcosa di qualità.

Hai definito questo film, “La nostra vita”, un film “de core”..

Questo film ha avuto una grande troupe, dove la gente credeva in quello che stava facendo, tutti con un unico obbiettivo, abbiamo condiviso una bella esperienza, con una grande produzione che ci spinge molto. Sono orgoglioso di questo film e lo consiglio, anche perché cerca di rispettare e raccontare Roma come non viene mai raccontata..

Hai un ruolo in cui ti sei identificato?

In realtà ti rimangono di più i ricordi delle persone del set, le cene, con chi l'hai fatto, e tutto il contorno, al di là del film.Che poi viene strutturato dalla produzione, dal montaggio.

Qual'è l'attore che ti piace di più?

Dico Sean Penn e Javier Bardem che erano in concorso con me.

Il sottosegretario Giro ti ha definito snob..

Ho risposto dicendo che ognuno può dire ciò che vuole e che io avendo preso il premio dico quello che mi pare. Penso sia ora di riprenderci un pochino la nostra à e i nostri quartieri che ci vogliono levare anche quelli. Un augurio che faccio è che gli italiani si riprendano l'Italia partendo dal basso.

Sei uno dei più giovani attori italiani, com'è rapporto colleghi?

Per la prima volta non esistono più le invidie trasversali, ieri ci siamo visti per festeggiare "la Palma" a Testaccio ed erano tutti felicissimi per me. E' un rapporto nato all'incirca nel'95, nei piccoli teatri di Roma dove non ci si filava nessuno. Poi il successo è arrivato a scaglioni, chi prima chi dopo, alcuni devono ancora raggiungerlo. Abbiamo un legame forte, ci lega aver combattuto per questo lavoro. I talenti in Italia ci stanno è dall'alto che manca la fiducia.