08/05/2010 20:28
Più di qualcosa non torna. Nellaria serpeggia unallarmante escalation da non sottovalutare. Troppo rumore nel calcio, tanta confusione sulle ultime partite. Specialmente su 3 gare giocate in sequenza allo Stadio Olimpico, Lazio-Roma, Lazio-Inter e Roma-Inter, ovvero lintreccio al cardiopalmo tra i club di Roma e Milano, le più grandi città dItalia. Andiamo con ordine.
DERBY
Che Lazio-Roma del 18 Aprile avesse i nervi scoperti lo si era intuito nellanti-vigilia. Un derby che vale come non mai, Ci si gioca tutto e anche di più, Derby della tensione. Esigenze televisive sovrastarono quelle di ordine pubblico e così il match, anziché alla luce del sole, si disputò nel tardo pomeriggio, finendo di sera. Risultato? Gazzarra in campo, scontri e feriti fuori lo stadio, con una mamma e due bambini scampati al rogo della loro auto e un ragazzo accoltellato alla gola, a pochi millimetri dal rimetterci la pelle.
SCUDETTO
Ancora sul prato limitrofo al Tevere, stavolta Lazio-Inter del 1 Maggio, annunciata come la madre di tutte le partite decoubertiane. Nerazzurri campioni dItalia in carica e da un centinaio di giornate il testa alla classifica negli ultimi campionati. Biancocelesti schiacciati da una stagione affannata ed a rischio retrocessione in B. Sul campo predominano i valori tecnici, mentre sugli spalti la goliardia e lipertrofizzazione del campanilismo che nella Capitale ha sempre significato tifare anti per sgambettare i cugini. Risultato? Aperture dei TG nazionali, prime pagine e focosi forum sul web. Lesa maestà, la Lazio e i laziali hanno dato prova di anti-sportività. La bellezza di 28 politici bipartisan hanno urlato allo scandalo mentre i senatori Della Seta e Ranucci si sono spinti addirittura in uninterrogazione parlamentare. E Renzi, presidente del Codacons, a richiedere unindagine alla Procura. Però, guarda caso, in Parlamento è ancora al vaglio la cosiddetta Legge sulla costruzione dei nuovi stadi (pro Europei in Italia nel 2016), mentre la lite Fini-Berlusconi si alterna con le dimissioni del Ministro dello Sviluppo Economico Scajola. Ergo sum? Se la politica entra a gamba tesa nel calcio, qualche interesse ce lavrà pure
Ma quale?
COPPA ITALIA
L'eterna sfida delle coccarda tricolore, Roma-Inter, la notte del 5 Maggio. Stadio praticamente militarizzato, zone esterne transennate. Sul campo tensione alle stelle, fallacci, cazzotti, calci e sugli spalti una contrapposizione forsennata, con tanto di invasione finale di uno spettatore inferocito. Fuori dallo stadio 1 accoltellato, 11 arresti e 12 denunciati. E in città si è ritornati a respirare un clima pesante, che più che a Romolo e Remo, lascia presagire ad un nuovo Caino e Abele. Tutti contro tutti, come ai vecchi tempi, come quando dalla Curva Sud si alzavano i deliranti cori contro Vincenzo Paparelli, morto in un derby del 1979.
E OGGI?
Spiazzando ogni ragionevole pronostico, il CASM, emanazione dellOsservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, ha lasciato i tifosi laziali andare a Livorno, i bergamaschi a Napoli e i milanisti a Genova. Con quali premesse? Un comunicato della curva amaranto scrive che con la Lazio per la storia della nostra città e per la città e per noi tifosi non è una partita qualunque e non dobbiamo rendere Livorno terra di conquista. A Genova, sponda rossoblù, un altro comunicato annuncia un corteo e un presidio di protesta davanti al settore ospiti per intralciare lingresso dei milanisti, attesi al grido di No al giorno della vergogna, ricordando luccisione di Vincenzo Claudio Spagnolo del 1995. Cui prodest? A chi giova tutto questo? Dopo i mondiali sudafricani, nel 2010-2011 entrerà in vigore la cosiddetta tessera del tifoso. Il Capo della Polizia Manganelli ha fotografato lo status delle curve bollenti mentre, riferendosi al clima velenoso del calcio, il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha detto: Ci sono forme di tifo selvaggio che danno luogo a violenze intollerabili, che oggi si esprimono negli stadi, ma domani chissà dove possono arrivare
Chissà? Nelle piazze della contestazione o nelle aule di un tribunale, in quelle di una commissione parlamentare o di un commissariato? Il calcio è solo uno sport. Si faccia un passo indietro, prima che sia troppo tardi
Maurizio Martucci