Nazionale, Lippi: "Incontro con Totti? No. Ma ci sono telefono e addirittura mail.."

04/05/2010 20:40

 

All'appello manca , impegnato domani con i giallorossi nella finale di coppa Italia contro l'Inter. Assente anche lo spagnolo Giuseppe Rossi, che «resta nel mio taccuino». Più dei presenti, 29 e tutti regolarmente al lavoro, alla Borghesiana si parla degli assenti.

Accantonati definitivamente i tormentoni Cassano e Balotelli, resta da sciogliere il nodo Amauri. La cittadinanza italiana è arrivata, la prima chiamata in azzurro ancora no. «Non do nessuna spiegazione sulle convocazioni, che sono ancora convocazioni parziali. Sono fatte sulla base di convinzioni tecniche e psicologiche», dice Lippi. «Amauri ha sempre dato la disponibilità alla nazionale e io ho sempre detto che una volta italiano lo avrei visionato come tutti gli altri e così è stato. Ma io ho fatto le convocazioni sulla base delle mie convinzioni di sempre».

L'altro nodo da sciogliere, a tempo debito, è quello riguardante . «Non ho in programma una visita a Trigoria, ma c'è anche il telefono o addirittura la mail...», dice Lippi sorridendo. 

Si chiude definitivamente il capitolo Nesta: «Ho perso la speranza...». Un altro nodo, però, resta da sciogliere: «Il mio futuro? Abete sa cosa farò, le cose ce le siamo dette con chiarezza e sarà lui a dirlo». Il ct pensa solo al Sudafrica: «Da oggi in poi mi occupo solo di cose che riguardano il mondiale». Che, secondo il ct, vedrà ancora l'Italia protagonista: «Sono estremamente fiducioso di questo gruppo e di quello che potrà fare al mondiale, non sono frasi di circostanza. Faremo qualcosa di importante».

«Non mi interessa -prosegue- se un giocatore non ha fatto benissimo con la sua squadra, mi interessano solo i trenta giorni che passeranno con me. Tutto il mondo ora vede il Brasile favorito, poi la Spagna e l'Inghilterra. Ma l'Italia fa parte della storia del calcio e in situazioni particolari riusciamo, per qualcuno anche miracolosamente, a ritrovare le grandi motivazioni. E questo ci pone sempre tra le formazioni che vanno ad un Mondiale per vincere, ho grande fiducia che possa accadere anche quest'anno».

Prima di iniziare i lavori, Lippi oggi si è intrattenuto per circa 40 minuti con i giocatori: «È stata una chiacchierata a livello generale, chiamamola una presa di contatto mondiale...Abbiamo parlato del programma e dei motivi per i quali andiamo ad allenarci in altura».

«Da noi -ricorda il - le tende ipossiche non sono consentite e ci prepariamo in modo naturale», dice in riferimento al ritiro degli azzurri a Sestriere dal 23 maggio al 4 giugno. «Penso che i nostri giocatori dopo questo periodo saranno in grado di fornire prestazioni migliori». L'importanza del gruppo è un pallino del ct: «Ai ragazzi ho ricordato tante cose, quelle di sempre: che dobbiamo essere convinti delle nostre qualità e che l'Italia non è seconda a nessuno, anche se le convinzioni generali del mondo dicono altro...».

Per Lippi sarebbe sbagliato arrivare in Sudafrica pensando al successo di quattro anni fa. Allo stesso tempo, è «giusto ricordarci con quale spirito abbiamo lavorato in quei 40 giorni. E di quello spirito c'è rimasto molto più di qualcosa...». Lippi tiene gli occhi aperti sul campionato e non nasconde lo stupore per quanto accaduto in Lazio-Inter: «Non ho mai visto uno stadio tifare contro la propria squadra». Ma i 'velenì di fine campionato, così come i nuovi risvolti di Calciopoli, non condizioneranno la preparazione dell'Italia: «Non penso assolutamente che possa incidere. Sono rose e fiori rispetto a quattro anni fa e il calcio italiano è un'altra cosa, lo ha dimostrato la nazionale nel 2006 quando con il casino che c'era è andata a vincere il mondiale».