05/07/2010 12:38
«Nell'ultima riunione si è parlato in maniera generica di progetti futuri e si è voluto forzare con la norma che limita l'ingresso di extracomunitari. Non condividiamo la norma, soprattutto per il modo in cui è stata adottata. Si è agito a mercato aperto, senza un percorso di avvicinamento e con il rischio di penalizzare i club di Serie A», dice Beretta «L'unico risultato che si otterrà è perdere l'opportunità di avere qualche campione in più che, vicino ai giovani, aiuterebbe la crescita dei talenti. La concorrenza e il confronto con qualcuno più bravo, a mio avviso, aiuta. La chiusura, invece, no», aggiunge. «Penso si debba lavorare insieme -dice rispondendo alle domande sulla collaborazione tra Lega e Figc-. Il modello dell»uomo solo al comandò, in sistemi complessi, non funziona«. »Noi siamo assolutamente interessati ad un rapporto positivo con la federazione, ma le regole di confronto devono essere chiare. Sull'argomento, i club hanno esperienza e competenza. Decidere un provvedimento del genere -aggiunge-, dopo un paio d'ore di discussione, non porta ad una collaborazione«.
Beretta non condivide le affermazioni di chi considera il calcio italiano privo di talenti. «Si può scegliere di avere una squadra esperta o una squadra giovane. Noi abbiamo scelto una linea che non ha premiato. Nessuno può dire se le cose sarebbero andate meglio o peggio con altre scelte. Penso che, comunque, sarebbe stato possibile fare 2 selezioni: al di là dei nomi, il percorso compiuto in questi anni non ha prodotto una carenza di talenti», afferma. «Dove ci sono, i talenti trovano spazio. Penso a Balotelli, ma potrei citarne altri. Deve esserci un mix in cui ci sia il massimo di esperienza, il massimo di voglia di vincere e quella dose di spensieratezza».
Nella prossima stagione, il calcio italiano non potrà contare su Pierluigi Collina. L'ormai ex designatore svolgerà un incarico di prestigio a livello continentale: di fatto, sarà uno dei designatori della Uefa. «L'incarico conferito a Collina è un riconoscimento importante per uno straordinario professionista e per il calcio italiano, che porta ai vertici europei una eccellente professionalità costruita nel tempo», dice Beretta. Il presidente dell'Associazione italiana arbitri, Marcello Nicchi, prenderà in mano la nuova Commissione arbitrale della Serie A. «Nicchi -dice Beretta- ha lavorato molto bene nell'Aia e ha lavorato molto bene alla costruzione di questa nuova Commissione arbitrale di Serie A. Si tratta di un progetto molto ben elaborato».
Gli impegni in Lega non consentiranno a Beretta di volare in Sudafrica per assistere alla finale dei Mondiali in programma domenica prossima. In corsa, 3 squadre europee e una sudamericana, l'Uruguay. «Si conferma la centralità del calcio europeo. La Spagna ha lavorato da subito per arrivare in alto. Credo che la Germania non abbia mai abbandonato l'idea di vincere. Forse la vera sorpresa è l'Olanda».