Da Capello ad Aquilani. Quanti sgarbi tra Juve e Roma

21/08/2010 17:09

Per quanto nel 1970 il suo passaggio in bianconero fu piuttosto una scelta societaria: partirono per Torino anche Spinosi e Landini, a Roma invece arrivarono Del Sol, Bob Vieri (il padre di Christian) e Zigoni. Boniperti un giorno ammise di aver tentato di portare in bianconero , allora giovane centrocampista del Parma, di aver provato anche con Vierchowod: finirono entrambi invece alla Roma ( diventò bianconero soltanto da allenatore). Non gli riuscì nemmeno l'impresa di convincere Liedholm a lasciare Roma per la panchina bianconera. Per Boniek fu quasi un intrigo internazionale nel 1982. Il polacco aveva già un accordo con la Roma, ma ci furono problemi per il pagamento così finì alla . I dirigenti bianconeri e quelli giallorossi alloggiavano a Varsavia nello stesso albergo. Il 30 aprile, ultimo giorno utile per il tesseramento, la Roma si ritirò e Boniek firmò per la , anche se dopo tre anni in bianconero ne passerà altrettanti alla Roma.

Nel '94 Moggi, allora consigliere di mercato della Roma, venne incaricato da Sensi di prendere Paulo Sousa, che poi finì invece alla e il presidente giallorosso non la prese bene. E alla andò anche Ferrara, che era stato corteggiato anche dalla Roma. Poi nel 2002 Sensi ci riprovò con Davids, ma anche questa volta non la spuntò, consolandosi però con Cassano. «Per Cassano ho fregato la » disse il presidente giallorosso, anche se dovette sborsare parecchio per il genietto di Bari Vecchia. Ma prima di Aquilani c'è stato due anni fa il caso di Ranieri. Ma quello non fu uno sgarbo alla Roma, semmai al tecnico, che con la squadra terza in classifica venne scaricato senza troppi complimenti, anche se in questo modo potè il suo vecchio sogno di allenare la squadra della sua à. Con buona pace della Roma che dopo una squadra in crisi e l'addio di Spalletti potè riprendere a volare sfiorando il suo quarto scudetto. (ansa)