Panucci: "Roma mi è rimasta nel cuore. Lippi mi ha deluso"

24/08/2010 17:48

Panucci, sei stato uno dei pochi giocatori che quando ha sbagliato, ha sempre pagato i suoi errori. Si contano sulle dita di una mano giocatori come te.

Non lo so questo, però nella vitapaghiamo tutti, e nella mia carriera ho visto tanti sbagliare e pochi chiedere scusa.

 L'anno scorso una stagione non facilissima. Ma forse il grande dispiacere è come sono andate le cose due stagioni fa con la Roma. Oggi con Ranieri, allenatore

schietto e sincero, avresti avuto sicuramente un buon rapporto.

La Roma per me rimane nel cuore, non abbiamo rinnovato e sono dovuto andare via. Rimane certamente la riconoscenza verso la à, la società e i tifosi. Andare via è stato difficile, riprovare le stesse sensazioni altrove praticamente impossibile. Non volevo andare in giro a cercare contratti in altri club, anche molto interessanti, ma dove poi magari non sarei stato ugualmente felice.

 Sugli arbitri.

Preferivo gli arbitri come Cesari (in collegamento telefonico, ndr) , perchè ci si poteva parlare di più. Ora gli arbitri parlano molto meno, non so se per ordini di scuderia. Spesso ho alzato la voce, ma sempre con grande rispetto. Ho preso solo un'espulsione diretta negli ultimi 20 anni...



Quattro anni fa Lippi non ti portò in Germania.

Adesso che ho lasciato il calcio, mi rendo conto che è stato un brutto momento, una grande delusione a  livello professionale. Quell'anno a Roma avevo fatto 8 gol e una grande stagione. Lippi portò due terzini che poi non giocarono. Però dobbiamo comunque fargli i complimenti per la vittoria.

Forse è stata la delusione maggiore nella tua carriera?

Una delle più grandi sicuramente, in 20 anni però ce ne sono stati molti di alti e bassi.

Il periodo più bello?

Quelli a Roma sono stati gli anni migliori: Spalletti ha saputo darmi molto, farmi migliorare anche se avevo già 31 anni. E' un allenatore in grado di far migliorare qualunque giocatore. Per quanto la nazionale gli anni con Donadoni.

 Nell'ultima stagione con la Roma, hai avuto problemi con Spalletti, come accadde in passato con Delneri e Capello..

Mister Delneri, era arrivato in un momento strano per la società, anche se con lui giocavo spesso. Con Capello ci fu solo un episodio spiacevole tra noi, per il resto grande amicizia. L'unico allenatore con cui ho litigato davvero è stato Lippi. So però che di non essere stato un giocatore facile da gestire.

 Ti piacerebbe ricoprire un ruolo di rappresentanza?

Ora ho appena finito col mondo del calcio giocato e sto cominciando a collaborare con Sky, vedremo come

andranno le cose. Sarebbe comunque interessante...

E se ti richiamasse la Roma?

Ho sempre vissuto la mia professione col cuore...cosa farei? Secondo voi? (ride)

Hai dovuto smettere per problemi fisici?

Secondo me potevo fare ancora 2 anni, erano gli stimoli che mi mancavano. Ho voglia di stare vicino a mio figlio ora, che è una grande responsabilità. Con Sky posso stare a Roma e restare vicino a lui, basta ritiri! (ride)



Ranieri ha diviso la rosa in due: cosa scatta nella mente di un giocatore inserito nella rosa B? E può disgregare lo spogliatoio una decisione del genere?

Non è sicuramente una situazione facile. Oguno ha i propri metodi. Io mi sare arrabiato, non è bello trovarsi nella rosa b. Per un giocatore escluso diventa difficile poi allenarsi giorno dopo giorno..



Qual è il giocatore più forte con

cui hai giocato?

Sono stato un privilegiato a giocare sempre vicino a grandi campioni. Dal mio punto di vista il più forte, e lasciatemi difendere la categoria dei difensori, è stato Franco Baresi. Non gli ho mai visto sbagliare nulla.

Il giocatore più importante per il gruppo?

Fernando Hierro sicuramente!

E ?

è un leader indiscusso, in campo e fuori. Fa "cantare" la palla, giocatori così è meglio averli sempre nella propria squadra.

(radio ies)