22/08/2010 20:59
Sulla Supercoppa Italiana 2010, vinta ieri dall'Inter
Penso che per Benitez, essere in una realtà nuova e vincere subito, possa essergli d'aiuto, essendo l'Inter abituata a risultati importanti. Penso che anche la Roma abbia confermato di essere una buona squadra e di potersela giocare alla pari.
Benitez e Mourinho
Sono due grandissimi allenatori. Ognuno ha il suo modo di organizzare le cose e ognuno ha il suo stile. Hanno due modi diversi di operare, di parlare e di confrontarsi, però sono due grandi ugualmente. Penso che una squadra come l'Inter, proprio per la forza mentale dei suoi giocatori, sia capace di adattarsi a qualsiasi allenatore.
Inter e Roma, sfida senza fine
In quei 3-4 anni sono stati confronti continui e di grande livello. Se non sbaglio abbiamo fatto sei finali, tra Coppa Italia e Supercoppa, e siamo riusciti a vincerne tre, siamo in parità. Sono state delle partite entusiasmanti con dei risultati clamorosi e dei ribaltamenti clamorosi. L'Inter, però, ha vinto tutti gli Scudetti.
La Roma
La Roma è una squadra che se la può giocare con l'Inter anche perché sono cresciuti degli elementi, parlo di Menez e di Vucinic e di altri calciatori che hanno confermato di essere dei campioni che possono dare tanto. Il mio centravanti ideale resta sempre Totti. De Rossi e Pizarro mediani, Taddei, Perrotta, Mancini con Vucinic e Totti davanti hanno fatto vedere dei numeri importantissimi. Tutti quelli che vivono l'ambiente di Roma e vivono lì dentro ne rimangono coinvolti.
Adriano
La Roma, facendo questa scelta, è andata informarsi bene di tutto su Adriano, sa che ci può lavorare sopra e che riuscirà a tornare l'Imperatore, anche perché nell'ultimo campionato in Brasile ha fatto molto bene.
Ibra al Milan?
Secondo me Ibra si muoverà dal Barcellona perché, visto anche che nella finale di Supercoppa di Spagna è stato lasciato fuori, vedo difficile la ricucitura di questo strappo perché è evidente, ne ha parlato un po' Guardiola e un po' il suo procuratore. Secondo me può andare al Milan.
Il Milan
Il Milan è rimasto un po' indietro a livello di qualche risultato l'anno scorso. Il livello di squadra è quello lì, la società è capace e sono convinto che riuscirà a mettere la squadra a posto inserendo anche qualche forza nuova, che poi può essere il riuscire a far funzionare qualcuno acquistato negli ultimi anni che sembra non abbia dato quello che avrebbe potuto per poi ritrovare una forza di confronto con squadre come l'Inter .
Aquilani
Aquilani è uno che deve giocare con continuità, ha avuto delle vicissitudini difficili da superare, gli infortuni a Roma, gli stop in basa alla crescita che doveva avere e che tutti gli auspicavano. Sono convinto che la Juve abbia fatto una buona cosa. Nella scelta di Aquilani è stato Marotta ad accorgersi subito di questa possibilità importante. Ha fantasia, qualità, è un calciatore elegantissimo a vederlo in mezzo al campo correre e giocare la palla, è bravo a leggere lo scorrimento dell'azione e a capire dove va il compagno.
Krasic
E' il giocatore che cerca Del Neri, un giocatore di fascia, di grande corsa che ribaltano l'azione e mettono benissimo la palla oltre la linea difensiva. E' un giocatore che ha qualità, disponibile anche al sacrificio.
Sul mercato della Juve
La Juventus ha lavorato nella maniera corretta scegliendo Del Neri perché è uno che sa di calcio. Se poi gli riuscirà di farsi ascoltare e riuscirà ad inserire i giocatori dentro i comportamenti di squadra secondo quelle che sono le sue idee, questo diventa un punto interrogativo anche per me, non solo per lui, per tutti noi allenatori, però lui è uno che ha delle idee.
Il Napoli
Il Napoli ha fatto una squadra forte. De Laurentiis è un Presidente imponente che ci mette del suo e che ha dato possibilità di crescita a questa società e a questa squadra. Ora ha fatto degli inserimenti importanti perché Cavani è un giocatore fortissimo e Lucarelli è un giocatore che conosce bene Mazzarri, ha un rapporto con lui.
La nazionale italiana
La nazionale italiana è una nazionale da rifondare, Prandelli è l'elemento adatto perché è una persona matura, che ha entusiasmo e idee perché poi, oltre ai ruoli, contano le idee. E lui le idee le ha e ha fatto vedere che si è preso subito delle responsabilità che deve portare avanti e che bisogna dargli la possibilità di far maturare perché per quello che si era detto, la partita giocata non ha ancora evidenziato tutta questa differenza tra quello che era stato fatto e quello che sarà.
Cassano
Basta guardarlo ora, come parla e come si comporta anche dentro gli allenamenti. Tutti i compagni di squadra ne parlano come di un giocatore che è cresciuto sotto tutti gli aspetti. E di conseguenza può dare un contributo importante perché è un giocatore che ha un estro e una qualità naturali. E poi lui, nella crescita di questi anni, si è trovato di fronte a delle situazioni che gli hanno imposto di crescere.
Balotelli al Manchester City
Balotelli aveva bisogno di avere uno spazio importante perché lo richiedeva e perché la qualità del calciatore lo merita. E si è incastrato un po' tutto: c'è la squadra, un allenatore che lo vuole e che lo conosce. Quando uno viene accompagnato giornalmente da tutti questi titoli e da tutti questi eccessi di cui ci piace nutrirci nel nostro calcio, perde quelli che possono essere degli equilibri.
Sull'addio al calcio di Panucci
Panucci è stato un calciatore importante per tutti i più forti club a livello mondiale. E' stato un calciatore imponente sotto l'aspetto della personalità e del confronto perché è uno che sa le cose, ha esperienze. Poi, naturalmente, c'è stato anche qualche contrasto come li ho avuti con tanti calciatori in tutte le realtà. E forse proprio quando poi Panucci è partito da Roma era il momento in cui potevamo raccogliere i frutti di quattro anni di lavoro e di confronti.