Tessera del Tifoso, Beretta: "Presto si sfaterà il pregiudizio"

30/08/2010 12:17

Quanto ai costi della card Beretta precisa che «nessuno è andato oltre un costo annuo di dieci euro: in prospettiva quando queste carte si riempiranno di servizi e convenzioni, anche il costo è destinato a ridursi e ad approssimarsi allo zero». Nel progetto più ampio di ristrutturazione del prodotto calcio una tappa importante è quella che riguarda gli stadi e il restyling a cui si mira da tanto. «Dobbiamo avere un obiettivo strategico che è valorizzare la realtà che abbiamo nelle mani - continua Beretta -: la generazione degli stadi attuali è obsoleta, alcuni sono esageratamente grandi e offrono servizi di bassissima qualità. Abbiamo bisogno di strutture con servizi collegati, e tutto questo fa parte di un progetto che vuole offrire il miglior calcio non solo sul piano tecnico che è già ai vertici, ma con le condizioni migliori».

E nel pacchetto che si deve vendere c'è anche la componente arbitrale noi siamo favorevoli a qualsiasi introduzione di strumento tecnologico: quando noi vendiamo il prodotto calcio italiano nel mondo abbiamo bisogno della componente arbitrale che sia al massimo e il livello italiano Š già soddisfacente»). Grande attenzione poi deve essere posta al fair play: «Il gioco si fa sempre più complesso ma sempre più interessante e con competizioni sempre più interessanti». Quanto al campionato appena cominciato «è tra i più affascinanti del mondo, più equilibrato rispetto ad altri, e questo ne fa un elemento di maggior attrazione. Abbiamo superato la media stagionale dello scorso anno che già vide un ritorno della gente negli stadi: abbiamo buoni motivi se non altro per non essere scontenti. Le due leghe? Sono due realtà che hanno diverse cose in comune, ma hanno potenzialità diverse, un ruolo di mercato diverso, questa separazione è avvenuta in piena concordia perchè si è capito che i vantaggi sono di più dei rischi che possiamo controllare. Il salto di qualità deve compiersi con impianti nuovi gestiti dalle società».

In ballo le tensioni con Figc e Aic, rispettivamente per le norme sugli extracomunitari e il rinnovo del contratto collettivo. «L'idea dello sciopero penso sia molto vecchia - dice Beretta parlando della protesta annunciata dall'Assocalciatori -. Con la Figc abbiamo vissuto male quella decisione contro il parere della lega: penso che la lega di A abbia bisogno di spazi maggiori per le regole legate all'organizzazione dei campionati e su questo andremo avanti».