09/09/2010 16:28
«Le radio sportive romane svolgono - si legge nella lettera - da anni un apprezzato servizio di informazione e di intrattenimento per i tanti tifosi ed appassionati di calcio della Capitale. Impedire le dirette integrali degli incontri concedendo solo finestre di tre minuti ogni quarto d'ora, se è vero che tutela Radio Rai, che si è garantita i diritti in esclusiva, penalizza però nel contempo il vastissimo pubblico delle emittenti locali. Va evidenziato, inoltre, che le radio locali non offrono certamente un prodotto concorrente a quello della Rai ma chiaramente alternativo, con radiocronache "non istituzionali" molto seguite dai tifosi. Aggiungo che, in un momento di grave crisi del calcio, di spalti sempre più vuoti, di programmi di partite ormai "spalmate" quasi sette giorni su sette ad uso e consumo delle trasmissioni televisive, non per tutti gli appassionati è possibile recarsi alo stadio o acquistare "pacchetti" dalle televisioni: per loro le radio locali, raccontando per intero la partita, rappresentano il solo modo di seguire il calcio. Evidenzio, inoltre, come per le emittenti radiofoniche le trasmissioni in diretta delle partite, proprio perché molto seguite, costituiscono una consistente voce di attrazione per la raccolta pubblicitaria e, quindi, per la stessa sopravvivenza economica di tante realtà del nostro sistema produttivo locale, nonché voci, comunque, di informazione».