Piccolo (Pdl): "Le radio locali sono un patrimonio della cittadinanza"

09/09/2010 19:15

Sulla questione è intervenuto anche Roberto Buonasorte consigliere de La Destra alla Regione Lazio. «Sono ben lieto che l'appello a levare il bavaglio alle radio private sulla trasmissione delle partite di calcio non sia caduto nel vuoto. A due giorni dal mio grido di allarme, anche il Sindaco Alemanno e il consiglio comunale, si sono resi conto dell'emergenza». «Mi auguro - aggiunge Buonasorte - che la lettera di Alemanno ai sottosegretari all'Informazione, Paolo Bonaiuti, e allo Sport, Rocco Crimi, al presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, al presidente dell'Agcom, Corrado Calabrò, e al della Rai Tv, Mauro Masi, non cada nel vuoto». «La trasmissione integrale delle partite da parte delle emittenti locali, è utile socialmente, perchè tiene compagnia agli ipovedenti e a quelli appassionati che a causa dei ristretti budget familiari non possono recarsi allo stadio o acquistare pacchetti televisivi. Le trasmissione della partite, inoltre, è linfa vitale per le emittenti, perchè molto seguite costituiscono un polo d'attrazione pesante per la raccolta pubblicitaria», conclude Buonasorte.

«La radiocronaca delle partite di calcio è una tradizione che non può essere cancellata, parte stessa della storia del calcio e in una à come Roma dove il calcio riscuote una grandissima attenzione, questo divieto penalizzerebbe non solo le radio locali ma tantissimi tifosi che amano ancora ascoltare le partite in questo modo». È quanto dichiara Federico Rocca, consigliere comunale e presidente del Roma Club Campidoglio «Il calcio moderno con i suoi diritti televisivi, la tessera del tifoso, partite negli orari più strampalati non hanno certamente riempito gli stadi, anzi al contrario gli spalti sono sempre più vuoti. Da sportivo, da tifoso e da appassionato non voglio immaginare un calcio vissuto solo tra abbonamenti tv o peggio sulla Play Station, ancora mi diverto ad andare a vedere partite dei campionati minori nella periferia romana, alcuni campi ancora in terra, ma li si vive ancora il sentimento di un calcio antico, fatto di passioni, di sudore e guarda caso di gente che nauseata dal calcio miliardario preferisce assistere a questi incontri». «Pertanto toglierci anche le dirette sulle radio locali equivarrebbe a toglierci un altro pezzo della nostra passione, per questo ringrazio tutti gli esponenti politici tra cui il sindaco Alemanno per aver rivolto un invito a tutti gli organismi competenti a ripensare questa decisione».