12/10/2010 23:10
ore 20, 45: I tifosi ospiti dal loro settore hanno lanciato petardi e fumogeni. Con le squadre schierate al centro del campo in attesa degli inni, i supporters serbi hanno dato fuoco ad alcune bandiere. Spicca, in particolare, la figura di un supporter che indossa un passamontagna nero e che è seduto sulla vetrata tra gli spalti e il campo.
ore 21:00: Sul terreno di gioco sono entrati decine di agenti in assetto antisommossa.
21.20: I giocatori della Serbia con in testa Stankovic vanno sotto la curva dei loro tifosi applaudendoli ironicamente
21.21: la partita si giocherà. I calciatori si rischierano in campo per gli inni ufficiali, dopo mezz'ora di stop. Sul settore superiore della zona in cui sono sistemati, i tifosi serbi hanno effettuato alcuni tentativi di sfondare la vetrata che li divide dalla tribuna degli italiani, dal lato opposto alla gradinata nord. Visibili i gesti dei responsabili della polizia che dal campo invitava i sostenitori italiani ad allontanarsi dalla vetrata. Una cinquantina di agenti in assetto antisommossa è schierata lungo il campo sulla recinzione che chiude gli ultrà serbi, mentre un altro piccolo gruppo di agenti ha girato da dietro nel tentativo di entrare nelle gradinate degli ospiti
21.35: Italia-Serbia è stata sospesa dopo circa 7 minuti di gioco per il ripetuto lancio di fumogeni dal settore occupato dai tifosi ospiti. I giocatori sono in mezzo al campo in attesa di decisioni. Nel frattempo le forze dell'ordine hanno eseguito diversi fermi di tifosi della Serbia mentre entravano allo stadio. Almeno tre supporter, visibilmente ubriachi, sono stati fermati subito oltre i cancelli e messi sotto sorveglianza. Un'ora prima della gara, i carabinieri hanno fermato un serbo per violenza e resistenza. In via Venti Settembre, nel cuore della città, ha lanciato tondini di ferro contro i militari di un battaglione schierato per mantenere l'ordine pubblico. Quando è stato avvicinato dai militari ha cercato di aggredirli e colpirli.
21.40: Italia-Serbia non si gioca. L'arbitro Thomson ha sospeso la partita, rinviando le squadre dentro lo spogliatoio, e gli azzurri hanno salutato il pubblico del Ferraris che li aveva incitati.
22.00: «La partita è stata chiusa definitivamente dall'arbitro (lo scozzese Craig Thomson, ndr), dopo il secondo lancio di fumogeni perchè ha detto che non riteneva più garantita la sicurezza dei giocatori in campo». Lo ha spiegato Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio, ai microfoni Rai. «Ora la palla passa al delegato Uefa che dovrà are il suo rapporto» ha aggiunto.
22.15 «Era impossibile giocare in quella porta, avrei dovuto stare sempre girato per evitare i fumogeni. Sinceramente prenderne uno in testa non mi avrebbe fatto piacere». Viviano, portiere della nazionale azzurra, ha raccontato cos ai microfoni Rai le fasi più calde degli incidenti che hanno portato all'annullamento della partita con la Serbia, a Genova, per le intemperanze di una parte della tifoseria ospite.
A margine, il portiere titolare Vladimir Stoikovic, non era nella formazione titolare: è stato lo stesso giocatore a chiedere di non scendere in campo, dopo che alcuni ultras serbi al seguito della squadra lo avevano minacciato incrociandolo fuori dall'albergo e avevano tentato l'assalto al pullman della squadra
Tensione già dal pomeriggio. Il momento di maggiore tensione si è registrato davanti alla Fnac in via Venti Settembre. Alcuni tifosi serbi nel mezzo del corteo spontaneo hanno aggredito un auto della Digos danneggiandola. Sul posto sono è intervenuto personale del reparto mobile della polizia e del battaglione dei carabinieri, che ha caricato i tifosi slavi riportando l'ordine. Tutto questo davanti a decine di passanti in fuga e commercianti costretti a chiudere in fretta e furia i negozi. Poco prima una settantina di questi tifosi si era staccata dal gruppo ed era andata a contestare la Nazionale serba, reduce dalla sconfitta in casa contro l'Estonia per 3-1 nell'incontro di venerdì, nei pressi dell'hotel Savoia nella zona di Principe dove alloggiava il team allenato da Petrovic. I tifosi serbi avevano lanciato oggetti ed un fumogeno era finito all'interno del pullman dei giocatori. Nessun calciatore o membro dello staff è rimasto ferito. (ansa)