12/10/2010 14:05
Buongiorno Gianluca, benvenuto.
Buongiorno a voi.
Approfittiamo della tua grande esperienza, sia con la maglia azzurra che internazionale, per parlare un po' della Nazionale di Cesare Prandelli, ti chiedo subito come vedi questa gara?
E' una gara difficile, perchè la Serbia è una buona squadra e in più hanno perso clamorosamente la partita di Sabato, quindo credo sia una sorta di ultima spiaggia. Si devono rifare, hanno una squadra buona, e credo che l'Italia avrà dei problemi che, anche se favorita, troverà una Serbia che cercherà di fare risultato positivo, da quello che dice il loro allenatore può bastargli anche il pareggio, quindi credo che giocheranno in molto sul difensivo, contropiede e via.
Cosa manca, secondo te, a quest'Italia?
Sicuramente manca anche un po' di esperienza perchè non dimentichiamo che Prandelli a quasi ricreato la squadra, giocano tantissimi ragazzi giovani, giocatori che hanno sicuramente futuro, non si può pretendere il massimo, non si possono vincere gli europei, penso che giocando tante partite, con l'esperienza accumulata nelle fasi della qualificazione, si ottengano ottimi risultati.
Abete ha detto che manca un centravanti stile Vieri. L'attaccante c'è, ed è Marco Borriello.
C'è Borriello, c'è Pazzini, c'è Gilardino, non manca un'attaccante stile Vieri. Secondo me manca solo un po' più di esperienza, a parte due o tre giocatori, sono tutti alle prime armi in Nazionale. Pur non giocando benissimo, hanno raccolto sette punti in tre partite, ci vuole solo un po' di calma, quindi secondo me fa bene Prandelli ad andare avanti per la sua strada.
A proposito di giocatori giovani, veniamo da tanti anni di Marcello Lippi ct della Nazionale; come vedi questa Nazionale giovane?
E' un segnale molto positivo, Lippi e Prandelli sono due allenatori completamente diversi, Prandelli ha convocato subito Cassano e Balotelli, mentre Lippi non lo avrebbe mai fatto, ed è importante che Prandelli non si faccia condizionare dal carattere di un giocatore, da quello che dice il pubblico. Io sono dell'idea che Prandelli convochi i giocatori in base a quello che fanno in campo, e non ha quello che sente dire. Lippi probabilmente, se doveva convocare un giocatore, si informava come era di carattere, invece uno deve essere come è e basta e convocarlo se è bravo, altrimenti deve rimanere a casa. Credo che quando Prandelli ha convocato Cassano e Balotelli gli abbia fatto un discorso serio, li fa giocare, ma è ovvio che devonoavere un comportamento adeguato, e si vedono i risultati, Cassano sembra un altro giocatore, e anche Balotelli, piano piano, sta crescendo.
Si gioherà a Genova questa partita, quale credi sarà l'apporto dello stadio Enrico Ferraris?
Credo bello, positivo, ci sono tanti giocatori della Sampdoria in Nazionale, e anche del Genoa, penso che il pubblico farà un grande tifo, poi hai comunque davanti Cassano e Pazzini, quindi sicuramente lo spettacolo non mancherà.
Lo speriamo, c'è bisogno di riportare un po' di tifo allo stadio, in un momento in cui il calcio si sta modernizzando quasi del tutto.
Si, sono d'accordo. Senza nulla togliere alla comodità di vedere una partita a casa, al caldo, davanti la televisione, andare allo stadio e tifare la propria squadra, è tutta un'altra storia, non ha paragoni.
Tu che di portieri te ne intendi, per questa Nazionale, vedi meglio Sirigu o Viviano?
Ho grande piacere che in questo momento sia preferito Viviano, però Sirigu anche è un ottimo portiere, come tanti altri, ci sono ottimi portieri italiani in questo momento, e sono molto contento. Tra i due, Viviano e Sirigu, penso che sono bravi tutti e due, però Prandelli credo preferisce Viviano che ha forse un po' più di spregiudicatezza, più personalità. Certo che se Sirigu non avesse fatto quell'errore con l'Estonia, probabilmente ci sarebbe ancora lui, però si sa che in Nazionale non gli perdonano niente.
Chi invece era partito è il portiere dell'under 21, Vito Mannone. Come lo vedi?
L'ho visto giocare una partita e non mi dispiace, è molto fisico, reattivo, sta facendo il terzo portiere all'Arsenal e credo sia un po' poco ,sarebbe giusto che provasse un'altra esperienza.
Prima di salutarci, ti chiedo un commento su Francesco Totti, premiato ieri a Montecarlo con il Golden Foot 2010.
Un momento di critica nella carriera è normale, quando un giocatore come lui, che ha fatto la storia della Roma, secondo me è il giocatore più forte della storia di questa squadra, a trentaquattro anni è normale che non è più il Totti di prima, anche causa infortuni, io credo rimanga sempre comunque un grande. Sono uno dei pochi che gli ha parato due gol nella mia carriera, vivo anche queste soddisfazioni, e a mia volta sono stato anche io vittima dei suoi cucchiai, in Roma Bologna su calcio di rigore!