28/01/2011 14:15
È stato arrestato in Austria Vinicio Fioranelli, l'agente della Fifa colpito da ordine di custodia cautelare nell'ambito dell'inchiesta sulla 'scalata' alla Roma svolta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pubblico ministero Giorgio Orano. Il gip Donatella Pavone aveva emesso contro di lui e l'avvocato svizzero Volker Flick un ordine di custodia cautelare nei giorni scorsi ipotizzando per entrambi il reato di aggiotaggio. Flick non è stato ancora rintracciato e si troverebbe in Svizzera.
Fioranelli è assistito dagli avvocato Riccardo Olivo di Roma e Stefania Farnetani di Milano i quali dovranno ora seguire le procedure relative alla sua estradizione così come richiesto dalla magistratura romana. Secondo quanto si è appreso Fioranelli stava rientrando in Italia dopo aver concluso alcuni affari in Austria. Nell'ambito dell'indagine il gip Donatella Pavone ha anche emesso un ordine di custodia cautelare contro Elio Ciolini Baccioni operatore finanziario e residente in Svizzera. Come è noto nell'ambito dell'inchiesta sono stati anche perquisiti tre operatori finanziari Vittore Pascucci, Alessio Possenti e Alvaro Robelo Gonzales indagati per i reati di aggiotaggio e truffa. Avrebbero ottenuto illecitamente denaro da istituti finanziari poi impiegato per acquistare azioni della Roma quando in seguito alla proclamata intenzione di Fioranelli di acquistare la As Roma insieme con Flick il titolo subiva un notevole incremento di valore.
Le operazioni scaturiscono da indagini condotte sin dal 2009, quando gli indagati avevano tentato di dare credibilità mediatica al ventilato acquisto del pacchetto di controllo della As Roma, attraverso la diffusione di notizie false al mercato, alla Consob, alla famiglia Sensi, alla stampa nonchè a Mediobanca (advisor designato dal club capitolino), in ordine alla sussistenza di asserite disponibilità finanziarie necessarie per l'acquisto della citata società di calcio. Tale manipolazione aveva determinato la sensibile alterazione del prezzo dell'azione As Roma che, alla data del 22 giugno 2009, segnava un +124% rispetto al valore del titolo ante notizia. «Per molti giorni, infatti - si legge in una nota - le false notizie diffuse sull'imminente riassetto societario avevano »spinto« molti risparmiatori e tifosi ad investire sul titolo, generando una notevole fibrillazione. Gli indagati erano, anche, in contatto con una organizzazione criminale transnazionale dedita alla realizzazione di truffe, di ingenti proporzioni, nei confronti di istituti bancari elvetici e tedeschi, mediante il deposito di titoli falsi, apparentemente emessi dal Ministero del Tesoro degli Usa, denominati Boe (International Bill of Exchange), posti a garanzia delle cospicue linee di credito richieste.
Questa organizzazione era stata sgominata dai finanzieri del Nucleo Speciale di polizia Valutaria, nello scorso mese di settembre, quando hanno dato esecuzione all'arresto di otto soggetti, disposti dall'Ufficio Gip di Roma nell'ambito delle indagini coordinate dai dottori Rossi e Fava, perchè dediti alla negoziazione, nel sistema bancario/creditizio internazionale, dei citati titoli di credito falsi per diverse decine/centinaia di milioni di dollari americani. «Dalle indagini - si legge ancora nella nota - è emerso che gli indagati, consapevoli della falsità dei titoli e con l'intervento di vari mediatori, si attivavano nel tempo per ottenere la negoziazione dei titoli presso vari Istituti di credito, in Dubai, Malesia, Romania, Monaco, Regno Unito, allo scopo di ottenere l'immediata liquidazione o cospicue linee di credito ovvero ancora anticipazioni e/o aperture di credito. Le attività hanno consentito di individuare Iboe per un importo facciale complessivo pari a 565 miliardi di dollari, di cui alcuni sottoposti a sequestro per oltre 80 miliardi di dollari».
(adnkronos)