22/01/2011 23:00
Queste le sue parole in un'intervista pubblicata quest'oggi.
Come ti trovi a Verona?
Mi trovo bene nella città, peccato che ho trovato poco spazio. Speriamo che possa migliorare la cosa.
Hai un trascorso alla Lazio, poi sei diventato capitano della Primavera di De Rossi: come vivi il derby?
No, io sono romanista e al derby ci tengo parecchio. Quando sono stato alla Roma Primavera i derby li abbiamo vinti tutti tranne due. E' una partita particolare, poi a Roma è sentito parecchio, ci sono sempre un sacco di tifosi. Ci tengo moltissimo e sì, sono romanista.
Quando eri in giallorosso sei stato allenato sia da Stramaccioni che da Alberto De Rossi, cosa hai imparato da questi due tecnici?
Mi sono trovato bene con entrambi. Stramaccioni mi ha messo difensore centrale perché prima ero centrocampista. De Rossi mi ha insegnato tanto anche fuori dal campo ed è una persona splendida. Ci dava tranquillità, lui mi ha dato moltissimo. Lo sento spesso, ogni settimana mi chiama, è uno degli allenatori migliori che ho avuto assieme a Spalletti, quando era a Roma.
Al tuo arrivo a Verona invece il tecnico era Giuseppe Giannini, come ti sei trovato con lui?
E' andata bene, ma qui è un altro mondo, diverso dal settore giovanile. Come allenatore è preparato ed è una bravissima persona, ma con i giocatori ha un rapporto più duro, molto professionale. Io questa cosa l'ho un po' sofferta perché non ero abituato.
In campo facevi coppia con Brosco e sei molto amico di Scardina, che ora è al Como. Senti qualcuno dei tuoi ex compagni?
Sento tutti, sento Florenzi, sento Riccardo (Brosco, ndr), Bertolacci, D'Alessandro. Ma soprattutto Scardina, Frascatore e Antei perché l'anno scorso abbiamo passato un bell'anno e uscivamo sempre assieme. Poi con Pippo (Scardina, ndr) che è qua vicino a me ci troviamo spesso a far serata assieme.
Hai vissuto il ritiro del 2009 con la prima squadra a Brunico. Cosa ricordi di quel periodo e da chi hai imparato di più?
Là ho imparato tantissimo. Appena arrivati abbiamo fatto subito un'amichevole con una rappresentativa locale e, visto che Riise era in nazionale e mancava Juan, mi sono trovato titolare vicino a Mexes. Giocavano tutti i titolari della prima squadra e io. Poi per la terza amichevole contro il Blackburn, Mister Spalletti mi ha fatto entrare ed è stata una bellissima esperienza. Durante quel ritiro c'era un'atmosfera particolare, erano tutti sorridenti. La Roma è così.
Con Spalletti come ti sei trovato?
Spalletti è troppo bravo, anche come persona e insegna proprio il calcio. Io spesso quell'anno mi allenavo con la prima squadra e dopo ogni seduta rimanevo con lui a fare allenamento individuale, ha perso parecchio tempo con me, mi voleva bene e io gli sono rimasto affezionato. Mi è dispiaciuto che sia partito, è una persona limpida.
Segui la Roma? Cosa ne pensi della classifica?
A me sembra un campionato strano, con l'Inter che era partita male... Ma la Roma ha tutte le carte in regola, come ogni anno, anche se ogni volta si trova a rincorrere. Ho visto il derby e sono contento: ogni volta che la Roma vince contro la Lazio sono contento.
C'è qualcuno della prima squadra con cui hai condiviso qualcosa di particolare?
Sono tutti bravi ragazzi, poi da dentro la vivi bene perché ti aspetti che se la tirino un po' o che stiano un po' sulle sue, invece sono tutti bravissimi ragazzi. Tempo fa sono stato in ritiro nazionale con l'Under 20 e in la prima squadra c'era De Rossi. Mi è venuto a salutare durante la cena poi siamo stati insieme a parlare tutta la sera. Pure con Menez: ha visto che io mi taglio i capelli in un modo e mi ha chiesto di portarlo con me, l'ho portato a tagliarsi i capelli.
Un giudizio sui tre centrali della Roma, anche alla luce della sfortunata gara di Genova da parte di Juan.
Ai difensori, come ai portieri, capita magari una partita perfetta, con interventi precisi, poi sbagli una cosa o due a partita e prendi gol. L'attaccante invece è diverso, si trova davanti alla porta, fa un gol e come voto in pagella ha un otto. Secondo me Juan è uno dei più forti al mondo, come lui ce ne sono pochi. Ho avuto la fortuna di allenarmi assieme a lui e fatica la metà di quello che faticano gli altri, riuscendo sempre ad arrivare primo sul pallone. E' un giocatore completamente diverso da Mexes, lui è più fisico, potente e veloce. Secondo me loro due assieme sono una delle coppie più forti d'Europa, si completano benissimo.
E Burdisso?
Pure lui, è bravissimo. Però secondo me Mexes e Juan assieme sono perfetti.
Della rosa attuale della Roma chi ti ha colpito?
Menez perché lo conosco e so che è un bravissimo ragazzo, poi vedendolo in campo so che ha fatto cose straordinarie. Ha una tecnica incredibile. Anche Borriello ha tirato avanti una squadra da solo, ma lui non lo conosco.
Un pensiero su Totti?
Come fai a far polemica su Totti? Non si può discutere: Totti è Totti. A Roma Totti è tutto e tutto viene amplificato.
Ti piacerebbe tornare un giorno e giocare all'Olimpico?
Magari, quello sarebbe il mio obiettivo, spero che queste mie esperienze fuori siano solamente di passaggio, vorrei troppo tornare a casa. E' un bell'ambiente, poi ci sono i tifosi. Roma è Roma.
Un'esperienza all'estero ti interesserebbe?
Io sono aperto a tutto. Ci sono tanti giocatori che escludono certe possibilità, ma non io: a me basta giocare e va bene tutto. L'importante è che per me sia un'esperienza buona e che mi possa servire per il futuro. Magari poter imparare una nuova lingua.
Qual è il campionato che preferiresti?
Quello inglese, è il più bello, quello è calcio vero. Poi con i campi tutti attaccati ai tifosi, bello veramente.
Sei stato accostato al Foggia di Zeman, cosa c'è di vero?
Ancora non so assolutamente nulla, è vero che c'è stato un interessamento ma non so davvero nulla. C'è un bell'ambiente, ci sono tanti giovani che conosco anche grazie alla nazionale. So che sono tranquilli, poi c'è Zeman... sarebbe una bella esperienza, soprattutto perché è una squadra giovane. Ma ancora non so nulla assolutamente.