27/03/2011 21:24
Con l'investitura di DiBenedetto a 'Mr. President', infatti, la sponda giallorossa del Tevere auspica un rinnovamento totale, che coinvolga sia assetto dirigenziale che ossatura della squadra. Dalle frequenze delle emittenti radiofoniche di chiaro stampo romanista ai social network è un continuo susseguirsi di nomi di giocatori da acquistare e di progetti futuri da attuare. In realtà, nel business plan della nuova proprietà a stelle e strisce, non dovrebbe trovare spazio una gestione 'alla Abramovich nel Chelseà o, più di recente, 'alla Mansur col Manchester City'. Niente spese folli sul mercato, ma piuttosto una attenta valutazione del 'capitale umanò già a disposizione. Per questo molti giocatori, e lo stesso tecnico Vincenzo Montella, dovranno dimostrare di meritare la riconferma.
Poi, ovviamente, ci saranno anche delle new entry: a livello dirigenziale bisognerà capire quale sarà il futuro di Gian Paolo Montali e Daniele Pradè. Il direttore operativo giallorosso, in scadenza di contratto, ha ricevuto rassicurazioni sulla promozione a direttore generale, tuttavia incombe sempre la figura di Franco Baldini, attuale general manager dell'Inghilterra, che potrebbe tornare a Trigoria a distanza di alcuni anni. Stesso discorso per il ds Pradè, impegnato a lavorare per la Roma del futuro (il prossimo 5 aprile sarà a Milano per osservare alcuni elementi dello Schalke nell'incontro di Champions con l'Inter, ndr), ma alle prese con i rumors di un eventuale arrivo a Roma di Walter Sabatini. E proprio all'ex di Lazio e Palermo corrisponde l'identikit ideale del dirigente cui affidare lo screening dei campionati internazionali per andare a scovare i futuri Pastore e Sanchez, giocatori che la tifoseria sogna presto di poter applaudire allo stadio Olimpico assieme al nuovo presidente 'made in Usa.
(ansa)
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