Roma, derby e quarto posto gli ultimi appelli

09/03/2011 20:55

Domenica è già derby, contro una Lazio in buona forma, che aspetta i giallorossi sognando di metterli finalmente al tappeto, dopo che i due incroci stagionali (tra campionato e Coppa Italia) l'hanno vista sempre soccombere. Invece questa Roma ha un bisogno disperato dei tre punti. Un nuovo ko, in una partita così sentita, aprirebbe le cataratte del malcontento che ha ripreso a serpeggiare tra i tifosi. Oggi si temeva il ritorno delle contestazioni e ad attendere il rientro della squadra dall'Ucraina c'erano una cinquantina di poliziotti dentro e fuori il centro sportivo di Trigoria, ma non più di 2-3 persone. Una sconfitta con i biancocelesti renderebbe il clima assai meno distaccato.

Il quarto posto, ed i preliminari della 2011-'12 che porta in dote, è l'obiettivo stagionale minimo della Roma. La rinuncia ad una ventina di milioni di euro è un lusso che la società non ha messo in contro, anche se - come ha ribadito il direttore operativo Giampaolo Montali - la futura proprietà americana non lega a questo obiettivo il suo ingresso nel calcio italiano. Ma c'è soprattutto la grande voglia di riproporsi subito nel ghota del calcio Europeo, dopo un'uscita così poco onorevole.

Non solo per la doppia sconfitta, ma soprattutto per il modo in cui alcuni protagonisti hanno salutato il torneo. Su tutti , la cui gomitata a Srna (48' della ripresa), non è stata vista dall'arbitro Webb (altrimenti oltre al rosso diretto, ci sarebbe stato anche un rigore per lo Shakhtar), ma immortalata dalle telecamere. Un caso classico di ricorso alla prova televisiva, aggravato dalla fascia di capitano. Per il centrocampista è in arrivo una multa che sarà proporzionata alle giornate di che la Uefa dovesse infliggergli. Da parte sua l'Uefa aspetta tutti i referti da Donetsk, è cauta sul procedimento, ma è inevitabile che per il centrocampista arrivino prova tv e successiva stangata. Già all'andata si era distinto per un'analogo gesto, ai danni di Chygrynskiy. Se è potuto scendere in campo alla Donbass Arena lo deve alla memoria difensiva predisposta dalla Roma per opporsi all'esposto dello Shakhtar.

Ed a rischio multa è anche Mexes, che ha concluso la sua con un'espulsione. Per non parlare della storia dei rigori: in assenza di toccano a Pizarro - ha ripetuto Montella - ma sia a Lecce che ieri c'è stata una sorta di trattativa con Borriello. Lasciando da parte eccessi di nervosismo e scarsa chiarezza nelle gerarchie, sono i numeri 'tutto compresò della stagione che non tornano. Quella persa nel gelo ucraino era la partita numero 39. Le reti incassate ammontano ormai a 60 (intorno a 1,5 a gara). In la Roma ha subito 17 gol, 11 dei quali tra Basilea (5) e Shakhtar (6), non esattamente due formazioni di prima fascia, anche se la seconda è un modello del futuro, con i suoi giovani emergenti ed uno stadio moderno, 'natò per il calcio. Intanto, Adriano saluta Roma. «Per me non contano i soldi, ma la felicità: e io sono felice in Brasile. Perdo tanti soldi, ma lascio l'Italia a testa alta». Quel che non può dire di aver fatto la Roma con la

(ansa)