'King' Totti, sorpasso da 10

02/05/2011 13:36

Il capitano dell'AS Roma ci è riuscito segnando una doppietta nella vittoria per 3-2 all'ultimo respiro in casa dell'AS Bari e arrivando a quota 206 reti in Serie A, una in più del divin codino, che fino a domenica sera era il quinto miglior marcatore nella storia della Serie A. Per celebrare il sorpasso è stata esibita una maglia personalmente disegnata dal numero 10 giallorosso per l'occasione.

"E’ dominata dalla scritta ‘THE KING OF ROME IS NOT DEAD’ - spiega sul suo sito - Il Re di Roma non è morto! L’ha pronunciata un cronista inglese durante il derby del marzo scorso in cui ho segnato due reti contro la [S.S.] Lazio e devo ammettere che m’è piaciuta subito, anche perché è una cosa vera: non muoio mai. Dietro c’è un’immagine che mi raffigura mentre festeggio un gol alla mia maniera, col ciuccio, e davanti compare il Colosseo, simbolo della nostra bella à".

Superato Baggio, adesso 'vede' il podio condiviso da Giuseppe Meazza e José Altafini a soli dieci reti di distanza. Ma prima è di dovere rendere omaggio al fuoriclasse appena superato: "Ringrazio Roberto per quel che ha fatto vedere negli anni in cui ha giocato, è stato uno dei più forti al mondo. Un giocatore che ha fatto la storia del calcio. Non mi aspettavo di superarlo ed è un grandissima soddisfazione perché è stato uno dei giocato più forti del mondo”.

La vittoria di Bari è arrivata grazie alla rete allo scadere di Leandro Rosi. “E’ un altro grande romano – dice il capitano giallorosso dell’esterno -. Non avesse segnato lui mi sarei sentito in colpa per il rigore sbagliato”. Poi una battuta su quel tiro dal dischetto respinto dal palo: “L’ho sbagliato apposta perché avevo solo questa”, riferendosi alla maglietta celebrativa con il 206.

Grazie ai gol del capitano la Roma è così tornata a sperare nell’Europa. “Fino a due mesi fa mi davano per spacciato – ricorda l’attaccante -. Mi criticavano spesso e volentieri, ero il male della Roma. Ora sono diventato il leader, come lo sono sempre stato. Penso a me stesso e basta. Sono fiero di quello che ho fatto per la Roma e lo continuerò a fare”.

VAI ALL'ARTICOLO ORIGINALE