Alemanno: "Lo stadio? La prima pietra tra un anno, sarà un percorso trasparente. DiBenedetto sembra un 'romanaccio', ha ottime intenzioni"

22/09/2011 12:38

Parliamo di stadio ovviamente. Vogliamo stabilire bene le tempistiche?

Tra un anno si può parlare della posa della prima pietra, ma ovviamente non dello stadio completo. Si può anche arrivare a nove mesi, ma sarebbe un record. Prima di arrivare alla scelta dell’area bisogna però fare alcuni approfondimenti ed io ho sollecitato DiBenedetto di guardarsi intorno. Noi siamo disposti a appoggiare qualsiasi scelta.

E' stata già data qualche indicazione per le aree?

Io leggo sui giornali che DiBenedetto già ieri ha girato dei posti. Vuole uno stadio in cui i tifosi siano attaccati al campo per mettere paura agli avversari, che sia facilmente raggiungibile e che sia un luogo per le famiglie.

Ci sarà una cubatura limitata per tutto lo stadio, area limitrofa compresa? Il Ministero dei Beni Culturali cosa dice?

Lo Stadio deve essere legato ad un certo pacchetto di servizi. Non sarebbe accettabile un'idea speculativa, con cubature che nulla hanno a che fare con lo stadio. I beni culturali andranno coinvolti, servirà un lavoro simultaneo. E' un momento di grande riflessione, non serve fretta. Le possibilità ci sono tutte.

e della Lazio sono progetti separati?

Si separati, spero vadano paralleli. Chi si muove prima arriva prima. Per la Roma sappiamo tutto circa i cambi societari, Lotito invece preferirebbe avere prima una legge statale

Conosce Joe Tacopina?

No

Il rapporto con la Lega?

Vi devo dare ragione. Quel pranzo in Campidoglio è stato un errore, una cavolata. La tregua è durata poco

Chiudiamo con una battuta finale sullo stadio?

Vi assicuro che sarà un percorso trasparente, senza mosse nascoste o sottobanco

 

Alemanno ha poi aggiunto: «A parte il fatto che sembra un 'romanaccio', uno di quelli che incontri a Testaccio o a Trastevere, mi pare che le sue intenzioni siano molto buone». Così il sindaco Gianni Alemanno tornando a parlare dell'incontro di ieri in Campidoglio con il nuovo patron dell'As Roma Thomas DiBenedetto. Il primo cittadino ha detto di essere rimasto impressionato quando l'imprenditore gli ha parlato della sua idea del nuovo stadio: «I tifosi, mi ha detto, - dice il sindaco - dovranno stare così vicini al campo che gli avversari avranno paura di venire a giocare a Roma, dovranno avere il fiato dei supporter giallorossi sul collo»

"Noi partiremo dal piano regolatore, vedremo le aree disponibili, aspetteremo una progetto dal club e collaboreremo. Non vogliamo dare la sensazione ai cittadini di voler fare speculazioni all'ombra dello sport". Lo ha detto Gianni Alemanno, sindaco di Roma, a Radio Ies, nel corso della trasmissione 'Radio Citta'', a proposito dell'incontro con Thomas DiBenedetto, proprietario della Roma, per discutere del nuovo stadio. "Finora -ha spiegato il sindaco- non c'e' mai stata una proposta formale in Campidoglio per un nuovo stadio. Questo e' successo perche' si e' attesa la legge, poi la ha rotto gli indugi e noi non vogliamo arrivare ultimi. Dopo l'incontro, DiBenedetto e' andato a visitare i luoghi dove potrebbe esser costruito lo stadio". "DiBenedetto -ha raccontato- sembra un romano vero, un testaccino o un trasteverino. Mi pare che le intenzioni siano buone; durante le trattative io mi sono limitato a minacciare per far capire a Unicredit che sarebbe servita una scelta importante: DiBenedetto mi sembra la scelta giusta. Mi ha detto che vuole uno stadio con i tifosi talmente vicini al campo che gli avversari dovranno aver paura, sportiva, di giocare. Spero di poter posare la prima pietra prima della fine del mio mandato", ha concluso Alemanno.

(radio ies)

"E’ presto per esprimere un parere definitivo, ma la conoscenza di

DiBenedetto mi ha molto confortato”.
 Interpellato sull’incontro svoltosi ieri in Campidoglio con il nuovo proprietario della Roma, Alemanno ha detto: “Mi sembra che il consorzio statunitense possa contribuire a far diventare ancor più competitiva la Roma. Ma tra le premesse e la concretezza c’è bisogno di tempo. DiBenedetto mi ha colpito positivamente, ha una strategia di sviluppo internazionale per la Roma. L’ho visto determinato quando, parlandomi del nuovo stadio che vuole realizzare, ha detto che sarà un impianto che dovrà far paura, sportivamente parlando, agli avversari dei giallorossi. Gli americani hanno una gran voglia di fare in fretta. In questo senso saranno decisive le prossime settimane, li ho invitati a fare presto affinchè entro un anno si possa procedere alla posa della prima pietra, ma l’iniziativa spetta comunque alla Roma”.



Incalzato sul progetto dello Stadio Franco Sensi, presentato da Rosella Sensi due anni fa in una conferenza stampa a cui prese parte lo stesso Sindaco, Alemanno sostiene: “Quell’ipotesi non era nemmeno un progetto, ma solo un’idea che tra l’altro appartiene ad un’altra epoca. Per quanto riguarda l’area da individuare, partiamo dal Piano Regolatore Generale, cercando di fare il possibile per conciliare il rispetto della à con le aspettative dei tifosi. per ora è solo una delle ipotesi, sicuramente è un’area bella, che presenta notevoli vantaggi, dove c’è già l’ippodromo. C’è bisogno di creare uno stadio che sia per tutta la settimana un luogo di aggregazione anche per le famiglie e non solo per i tifosi. Un’esperienza comunitaria e coinvolgente che mi auguro possa rappresentare un deterrente alla violenza nel calcio”. Alemanno ha anche spiegato alcuni retroscena sulla trattativa per la cessione della Roma: “Un po’ di pellegrinaggio qui in Campidoglio c’è stato, era inevitabile, ma ho sempre invitato tutti a rapportarsi con Unicredit, l’unica a poter scegliere chi fosse il migliore a poter acquistare la Roma. Con Rosella Sensi abbiamo concordato di non parlare della Roma, lei stessa mi ha chiesto di non parlarne per rispetto della nuova proprietà. Mi auguro che le cose vadano bene alla Roma perché, come ho avuto modo di riferire a DiBenedetto, se la Roma vince la à gira meglio”.



“Tra la Roma e la Lazio per quanto riguarda la costruzione dello stadio non c’è una priorità prestabilita” conclude Alemanno “ma una nobile gara. Dipende da chi presenterà prima il progetto”.

(manà sport)