02/09/2011 23:48
Di Biagio analizza poi la questione relativa al caso Totti-Baldini-Luis Enrique: Sabatini è stato favoloso, parla davanti alla stampa come se stesse negli spogliatoi. Il grosso problema però è che lambiente deve metabolizzare il nuovo modo di intendere calcio di Luis Enrique. Ci vuole pazienza ma si può arrivare allobiettivo. Il 4-3-3 di Luis Enrique è diverso da quello di Zeman che verticalizza, quasi sempre, il gioco. E un gioco dispendioso, ma se si ingrana su ogni 10 partite se ne possono vincere 8 giocando sempre bene. Se starà bene fisicamente penso che il migliore a centrocampo sarà Perrotta.
Bojan e Lamela sono gli acquisti che mi sono piaciuti di più anche se mi aspettavo che la Roma prendesse di più un centrocampista diverso rispetto a Gago, visto che già hanno De Rossi, Pizarro e Viviani. Il centrocampista classe 92 continua Di Biagio - è cresciuto molto, Luis Enrique lo ha preso subito in considerazione e insieme a Verre, Antei, Sini, Pettinari e tanti altri hanno reso grande il vivaio della Roma. Anche quello della Lazio è un ottimo serbatoio, Ceccarelli e Crescenzi sono ottimi giocatori. Durante il Tirreno & Sport torneo in corso ad Ostia organizzato con la collaborazione di Di Biagio - si sono vesti ottimi talenti del 93, 94 e 95. Sta cambiando la tendenza, cè più coraggio rispetto a prima e spero che la nuova Roma faccia scuola in questo senso.
Il mister azzurro ha poi parlato della nuova struttura del calcio italiano: Mi piace molto questo nuovo corso, si sta creando una squadra nella squadra. Io, Ferrarara, Evani, Rocca, Sacchi, Prandelli e tutti gli altri che fanno parte dello staff Azzurro stanno facendo un gran lavoro di formazione tecnico-tattica. Ogni singola nazionale è importante, dallunder 15 alle maggiore. Anche nei club sta cambiando il modo di pensare, anche se alcune società storcono un po il naso quando chiamiamo i loro giovani. Nonostante la sconfitta, in Under 20 contro la Svizzera per 3 a 2 stiamo facendo un buon lavoro. I ragazzi si sono mossi bene, non dobbiamo soffermarci sul risultato ma sullottima prestazione. Sulla crisi del nostro calcio: Ci dovevamo rendere conto che eravamo in crisi subito dopo i Mondiali del 2006, abbiamo tardato troppo. Dobbiamo pensare a lungo termine e a livello giovanile più che ai risultati dobbiamo concentrarci nel formare i nuovi campioni italiani. Il livello si è alzato molto e noi non riusciamo a tenere un ritmo alto per tutti i novanta minuti.
La griglia di partenza del campionato? Il Milan è super favorito, poi Juve e Inter subito a ridosso. Un gradino ancora sotto metto Napoli, Roma e Lazio anche se penso che questanno sarà molto più equilibrato il campionato. La Roma sarà la mina vagante di questo torneo, mentre il Napoli in Champions avrà un impatto duro perché il calcio internazionale è totalmente diverso rispetto a quello italiano. Dopo la partenza di Etoo, lInter ha perso molto nonostante gli arrivi di Forlan e Zarate. Anche se credo che largentino possa esprimersi meglio rispetto a quanto faceva alla Lazio, ha concluso Di Biagio.