04/09/2011 20:18
E se non saranno verbali, saranno sostanziali. Alle 16.30 infatti, dopo l'appuntamento dell'ora di pranzo in Federcalcio, tutti a Palazzo Chigi per l'incontro con i sottosegretari Crimi e Letta. «Il governo, con il sostegno determinante del Coni, ha acconsentito di aprire questo tavolo su tre questioni: la legge '91, la tutela dei marchi e la legge sugli stadi», spiega Antonello Valentini, dg della Federcalcio. Con lui e Abete, al tavolo del governo ci saranno Petrucci e Pagnozzi per il Coni, Beretta e Brunelli per la Lega, Tommasi, Albertini, Calcagno e Grazioli per l'Aic. «La tutela del marchio è un tema delicato - aggiunge Valentini - la contraffazione così diffusa nel nostro Paese provoca danni ingenti ai club. Quella degli stadi, invece, è una questione che si trascina da molto tempo». Dopo le tante corsie preferenziali promesse, a 14 mesi dall'avvio della discussione l'esame del testo ripartirà da capo con l'autunno. C'è poi la legge '91, quella che regola la figura professionale del calciatore e di tutti gli atleti italiani. Sull'argomento, si preannuncia battaglia. I club vogliono la trasformazione da lavoratore subordinato a lavoratore autonomo, per l'Aic confligge con lo status dei calciatori del resto d'Europa. L'attuale legge stabilisce poi che la durata del contratto collettivo deve essere triennale. Cosa succederà tra 10 mesi, se non si troverà una nuova intesa? Prevarrà la legge o la clausola chiesta dalla Lega sulla decadenza dell'accordo? La vertenza, insomma, riparte un attimo dopo la firma.
(ansa)