Abodi (Pres. Lega Serie B): "Sugli stadi andiamo avanti a prescindere dalla burocrazia"

05/10/2011 23:52

Le premesse della nuova stagione, dopo otto giornate, fin qui sono state esaltanti. "Una stagione più spettacolare delle altre. Alla presentazione dei calendari io ho parlato di “Super B”, visto che è la più competitiva di sempre a livello puramente sportivo. Il numero di gol e di spettatori, +30%, sono entrambi in crescita. Anche gli ascolti tv credo siano di stimolo a proseguire nelle attività che stiamo facendo per dare reputazione e credibilità a questa competizione". 

Una Serie B arricchita dalla presenza della Sampdoria, inaspettatamente retrocessa al termine della scorsa stagione. "Mi piange il cuore per i tifosi sampdoriani e la famiglia Garrone. Ho ringraziato il presidente blucerchiato perché ha regalato qualcosa in più in termini di emozione e spettacolo. Però sappiamo che la Samp, così come le altre squadre di un certo blasone che abbiamo in B, sono destinate a tornare al piano di sopra. È questo gioco dell’ascensore che ci consegna ogni anno delle realtà importanti. Basti pensare che il bacino di utenza che abbiamo raggiunto quest’anno non è molto lontano dalla Serie A: grazie alle nostre 22 squadre arriviamo a 17.000.000 di tifosi, ovvero appena 6 milioni in meno rispetto alla A".

La Serie B infine si sta muovendo anche per quello che riguarda gli stadi di proprietà. "Stiamo cercando di andare avanti indipendentemente dalla burocrazia: non bisogna rimanere schiavi di dinamiche che non dipendono da noi - ha affermato Abodi con fermezza -. La nostra volontà è produrre uno sforzo di sistema. Stiamo rifinendo i dettagli di un’operazione importante che è una piattaforma di progettazione di primo livello e vede coinvolte tutte le 22 società. Peraltro, vedendo sette squadre uscire e altre sette entrare ogni anno, questo modellino potrà espandersi anche in A e in Lega Pro. È lo strumento che consentirà a tutte le nostre società di approcciare il tema dell’infrastruttura non tanto dal punto di vista estetico, ma da quello dell’analisi preventiva, dell’infrastruttura di base, dell’implementazione tecnologica e della finanziabilità del progetto. Se la legge verrà, meglio. E pare che siamo giunti finalmente alla fine di questo percorso tortuoso e anche un po’ imbarazzante. Se la legge invece non dovesse venire, abbiamo comunque gli strumenti per andare avanti".