10/10/2011 18:23
Ma per i 36mila spettatori che hanno affollato lo stadio Pacaembu la notizia del giorno non è stata la riconquista del primato, ma il ritorno dell'Imperatore, che con la maglia del Corinthians non aveva mai giocato essendosi rotto il tendine d'Achille poco dopo il suo arrivo dalla Roma. Adriano, in pratica, non giocava da nove mesi, la sua ultima apparizione era quella del 19 gennaio scontro con la Roma, poi c'erano stati l'infortunio ad una spalla, la partenza per la riabilitazione in Brasile, le foto con i boccali di birra in mano, le scorribande notturne, quindi il rientro in Italia e la decisione di rescindere il contratto con la società giallorossa.
In Brasile però c'è chi rimaneva convinto che Adriano fosse ancora un calciatore, e dopo i tentativi del Flamengo, che lo avrebbe voluto mettere accanto a Ronaldinho nonostante il parere contrario del tecnico Wanderley Luxemburgo, si era fatto avanti con decisione il Corinthians, deciso a ripetere con l'ex interista l'operazione, più commerciale che tecnica, fatta a suo tempo con Ronaldo.
Proprio il Fenomeno aveva convinto l'amico ad accettare le proposte del club paulista, così Adriano aveva firmato e poi cominciato ad allenarsi nonostante fosse in sovrappeso. Il medico del Corinthians Joaquim Grava aveva tenuto una conferenza stampa per dire che l'Imperatore avrebbe dovuto perdere soltanto sei chili e che ci sarebbe riuscito in appena dieci giorni, ma c'era stato il terribile 'crac' al tendine d'achille che aveva spezzato il sogno dell'Imperatore.
Nel frattempo le sue maglie con il numero dieci alla romana (X) e la scritta 'Imperador' al posto del nome Adriano erano andate esaurite in pochi giorni nei negozi ufficiali del Corinthians, a testimonianza di un amore già sbocciato anche senza la prova del campo. Ieri, complici la squalifica di Emerson 'Sceicco' (chiamato così perchè è un brasiliano con la cittadinanza del Qatar) e l'infortunio di Liedson, il grande momento è arrivato. Adriano pesa attualmente 101 chili, è quindi lontano dalla forma ideale («sono al 20%», aveva ammesso il diretto interessato), e il tecnico Tite si era augurato di non doverlo utilizzare, annunciando che comunque l'avrebbe portato in panchina. Ma quando ha visto che la partita si era messo sul 3-0 e che l'Atletico non dava segni di reazione, ha fatto segno ad Adriano che era il momento di entrare.
Così al 34' della ripresa è entrato in campo ricevendo un'autentica ovazione da parte del pubblico, in mezzo al quale c'erano nonna Wanda, mamma Rosilda, il fratellino Thiago e l'attuale fidanzata Luana. In tutto, recupero compreso, Adriano ha giocato per 12 minuti e 22 secondi, toccando un paio di palloni. Il più importante lo ha mancato a pochi istanti dalla fine, quando si è fatto anticipare su un assist di Ramirez: avrebbe potuto essere il 4-0 del Corinthians. «Non importa, sono comunque felice per il debutto - ha poi commentato l'Imperatore -. Devo ancora lavorare parecchio, dopoo un'assenza così lunga è logico che ci voglia tempo per riacquistare il ritmo partita. Ma sono tranquillo, è solo questione di tempo. L'affetto dei tifosi mi ha commosso, ora devo sdebitarmi con loro e quando starò bene vedrete che ci riuscirò. Ora sogno di tornare anche nella Selecao».
(ansa)