19/10/2011 19:01
Prima dell'allenamento del mattino un rapido saluto alla squadra, negli spogliatoi, col direttore sportivo Water Sabatini a fare da apripista. Strette di mano con i vecchi amici, col tecnico Luis Enrique, fortemente voluto proprio dal futuro direttore generale, presentazioni di rito con i nuovi. Poi, intorno all'ora di pranzo, subito una riunione negli uffici di Trigoria con Sabatini, e l'amministratore delegato Claudio Fenucci, per programmare le strategie del club per il prossimo futuro. Tra le incombenze da sistemare al più presto c'è quella riguardante il rinnovo di contratto di De Rossi, in scadenza il prossimo 30 giugno, e in fase di stallo da tempo. Tutto risolto - stando almeno alle foto - invece con Francesco Totti dopo le incomprensioni estive dovute all'intervista in cui Baldini aveva definito 'pigrò il numero 10. Il primo contatto col capitano giallorosso è arrivato in mattinata, nello spogliatoio, mentre il secondo incontro, più ravvicinato e in disparte, è invece andato in scena al termine dell'allenamento. I due sono rimasti a colloquio per circa un quarto d'ora all'interno del centro sportivo di Trigoria e, alla fine del faccia a faccia, hanno suggellato la 'riconciliazionè con una foto in cui si sono fatti ritrarre abbracciati e sorridenti.
Per Totti, d'altronde, è stata una giornata di buone notizie visto che, dopo due settimane di fisioterapia e lavoro differenziato in palestra, ha rimesso piede in campo - seguito dal preparatore fisico di fiducia, Vito Scala - per una corsa leggera subito celebrata dal profilo twitter della Roma («di corsa verso il recupero», «un calcio all'infortunio» i messaggi postati online). Per il Palermo sarà costretto ancora a marcare visita, così come difficilmente si vedrà il suo nome tra le convocazioni per la successiva gara col Genoa. L'obiettivo dello staff medico è infatti quello di farlo tornare a disposizione per l'impegno col Milan. Anche senza il capitano, però, la formazione di Luis Enrique dovrà dimostrare di aver assorbito il colpo infertole dalla Lazio nel derby. Cercando di mettere in pratica sul campo quella sintesi di gioco che il tecnico spagnolo sta cercando. «Con la Lazio abbiamo giocato troppe volte con palla lunga, evitando il fraseggio - ha infatti ammesso Sabatini a Romanews.eu -. Luis Enrique sta cercando la giusta sintesi e la troverà: è troppo motivato, preciso negli interventi, chiaro nell'esposizione del proprio pensiero calcistico per non farcela». «'Tirare le somme dopo Natale? È improprio prendersi dei tempi troppo comodi - ha aggiunto il ds -. La Roma esiste, non è una promessa. La gente deve percepirla come una squadra in attività, che deve produrre il risultato. Ha la qualità e le caratteristiche per farlo». E questo perchè, anche se «il progetto tecnico-tattico è al 50%, le abitudini e i comportamenti ormai sono vicini alla perfezione. Siamo vicini al modello che vogliamo». Con l'arrivo di Baldini ancor di più.
(ansa)