SABATINI: "Il vero salto di qualità lo hanno fatto i tifosi. Sono un romanista convinto"

21/10/2011 12:24

Baldini ha detto sono fiero di aver scelto ma 

"Sono invulnerabile, sono reduce da un check up completo e sto benissimo, lo sanno tutti. Poi ho rallentato con le sigarette in questo periodo. Sto rallentando nonostante le partite con un coefficiente di difficoltà elevato e con un alto tasso emotivo".

Lamela è pronto?

"La vere attività di gruppo le sta sopportando da dieci giorni. Ha passato un paio di davvero sofferti, ora sono 10-15 giorni che lavora con il gruppo ma non è facile, deve trovare continuità. Con lui non ci sono problemi perchè è un ragazzo di diciannove anni e ha tutto il tempo".





Partiamo dall’applauso a fine gara, dopo il derby. Un bel segnale per la Roma

"Ho già detto che il vero salto di qualità lo hanno fatto i tifosi. Noi stiamo cercando di farlo, stiamo cercando di praticare la rivoluzione culturale che, invece, la gente ha già messo in atto. Ci sta capendo e questa cosa è andata oltre le nostre previsioni"



Roma-Palermo ha molto di a livello di operato calcistico. Vogliamo vedere in campo Erik Lamela, ce lo può raccontare?

"E' una gioia per me, voglio un risultato della Roma con una grande partita. Erik è forte, giovane ed è arrivato malconcio dopo il torneo Under 20 con l'Argentina. Ha lavorato poco con il gruppo e ora stenta, Luis pretende dai giocatori una coesione che si ottiene solo lavorando con il gruppo. E' ancora indietro ma è del 1992 e non dobbiamo mandarlo allo sbaraglio. Lui è tecnico, un pò confusionario ma è forte. Nel River si è caricato sulle spalle una situazione grande, deve avere ancora tempo."



Ai tifosi piacciono le persone leali, che non rinnegano il passato

"Io ho fatto riferimento alla Lazio dicendo che sono stato suo tifoso. In futuro starò più attento nel parlare. Trovo risibile la mia supposta lazialità, penso che i tifosi della Roma siano oltre questi pensieri. Non credo che avrebbero apprezzato una banderuola che rinnega il suo passato. Io sono romanista da quattro mesi, sono un romanista convinto e spesso esageratamente"



Trattativa più complicata tra i calciatori arrivati questa estate?


"Quasi tutte le operazioni sono state molto complicate. era impostata nelle ultime ore e pensavamo che non ce l'avremmo fatta per tempi e situazioni esterne. Fatto salvo per quella di Gago, in cui è intervenuto Baldini con i suoi buoni rapporti con il Real, tutte sono state complicate."

(radio erre2)

 

Il ds giallorosso ha parlato anche del prossimo avversario della Roma, il Palermo, per il quale ha lavorato fino allo scorso anno.  

"Il Palermo l’ho definito la mia utopia calcistica, chiaramente si è trattato di un progetto non completamente realizzato. Perché potesse essere tale era necessario un traguardo che è quasi arrivato, prima con la qualificazione sfiorata alla , in seguito, anche se fisicamente non ero più presente, con la vittoria della Coppa Italia. Volevo portare qualcosa a Palermo attraverso la strategia che era stata adottata, quella strategia che io definisco un’utopia. Già, era proprio un’utopia pensare di portare la a Palermo. Per me l’esperienza siciliana è stata comunque una parentesi di grandissima crescita, sarà sempre qualcosa di significativo nella mia vita, quando vedo il rosa accendersi in campo provo davvero una forte emozione. Anche qui a Roma sono presenti diversi sostenitori rosanero, ciò inevitabilmente fa piacere. I tifosi del Palermo sono ovunque e credo aumenteranno poiché la squadra è bella, simpatica ed ispira sentimento. Qui si incontrano tanti siciliani emigrati e parecchi simpatizzanti dei vostri colori”.

"Vi sono sembrato più invecchiato rispetto a quando lavoravo in Sicilia? Diciamo che ho attraversato 3-4 mesi molto impegnativi, la Roma è un grandissimo club e una à piena di sentimento con una notevole densità di opinioni, sussurri e ‘grida’ Roma è tanto in ogni sua manifestazione. Il compito è faticoso ma, adesso, con Baldini e la società è completa e rispetto all’inizio, che ero da solo, le cose stanno cambiando e migliorando”.

“Zamparini l’ho sentito una quindicina di giorni fa l’ultima volta ma non intendo farlo a ridosso del match (ride, ndr). Nei suoi confronti nutro grande stima e anche gratitudine perché mi ha sempre dato la facoltà di potermi esprimere. Con Zamparini sono cresciuto tanto, mi ha dato la possibilità di costruire qualcosa e per questo gli sono riconoscente. Cosa faccio se mi chiama in questi giorni prima della gara? Se a chiamare è lui, non potrei non rispondere!”.

“E’ chiaro che il derby è una partita importante che ha contenuti difficili da raccontare, oltre ad una tradizione storica molto sentita come tutti sanno nella Capitale e non solo ma sicuramente sarò molto più toccato domenica prossima nel ritrovare molti dei miei ragazzi scendere in campo contro la mia attuale squadra”.

"Silvestre? Lo ritengo certamente uno dei migliori difensori della Serie A, complimenti al club rosanero che con lui ha fatto davvero un ottimo colpo. Ci ho pensato a portarlo a Roma, perché è un ragazzo che mi è rimasto un po’ sospeso nell’aria perché già alla Lazio avevo accarezzato l’idea di riprenderlo quando ancora giocava nel Boca Juniors, poi non l’ho fatto e devo dire che ho sbagliato. Mi sono pentito di non averlo portato alla Lazio”



Le due figure per il rispettivo peso specifico all’interno del proprio club sono sovrapponibili, poi ognuno ovviamente ha la propria storia e quella meravigliosa di si caratterizza per aver passato tutta la vita sportiva alla Roma rinunciando ad opportunità professionali incommensurabili, Fabrizio oltre al Palermo ha avuto altre tappe nella sua carriera. In questo sono un po’ diversi, ma il peso all’interno del club è analogo”.

(mediagol.it)

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