05/10/2011 14:06
''Lasciamo lavorare la Roma e la Lazio - ha aggiunto -, quando saranno presentati progetti effettivi li esamineremo. In primis il Comune e la Regione, se ci sara' bisogno di una variante urbanistica. Se questa non fosse necessaria la Regione non c'entra''. Per Ciocchetti comunque, ''ci sono alcuni paletti, non possiamo fare uno stadio nel deserto, deve essere ben collegato ad infrastrutture di mobilita' su ferro ed inserito in un concetto di politiche di sviluppo per la citta'''.
L'onorevole Ciocchetti è poi intervenuto ai microfoni di Rete Sport ed ha parlato circa il progetto della Roma di costruire un nuovo stadio: "Non c'è nessuna area definita e non c'è nessun progetto ancora presentato da parte della Roma, stiamo discutendo del sesso degli angeli. Io non ho mai partecipato a questi incontri che ci sono stati negli ultimi giorni, potremmo comunque approfondire quando verranno presentati dei progetti concreti. I nuovi proprietari della Roma sono stranieri, e non credo che posseggano dei terreni su questo territorio, inevitabile che dovranno relazionarsi con Unicredit per mettersi in contatto con alcuni imprenditori della capitale. Sarà comunque sempre il comune di Roma a stabilire l'area più idonea per la costruzione di un impianto del genere, perchè dovrà essere sempre compatibile con il piano regolatore e con l'urbanistica". DiBenedetto ieri ha incontrato l'onorevole Crimi a Palazzo Chigi per parlare della situazione della legge sugli stadi: "Io sono stato membro della commissione cultura e ho seguito gli sviluppi di quella legge, purtroppo quest'ultima ha riscontrato delle difficoltà su alcuni punti, volendo lo stadio si potrebbe fare anche senza aspettare l'emanazione della legge, che serviva solo ad accelerare i tempi per l'edificazione e anche per quanto riguarda i vincoli di un terreno. Da quello che so Crimi ha informato DiBenedetto dei problemi che questa legge sta trovando". Ciocchetti ha poi espresso la sua opinione sul gruppo americano alla guida della Roma: "Io non ho avuto modo di parlare con nessuno della nuova dirigenza. Ma chi si è relazionato con loro mi ha assicurato che si tratta di persone molto serie, con la precisa volontà di internazionalizzare la Roma, introducendo novità. Io sono tifoso della Roma, e capisco che per internazionalizzare una squadra c'è solo un modo: vincere. Questa è la cosa che mi interessa".