Morte Morosini, le reazioni. ABETE, TOMMASI: "Doveroso lo stop ai campionati". DI NATALE: "Salute a rischio per colpa del calendario". La fidanzata: "Sembrava sorridesse. Era bellissimo"

15/04/2012 14:05

Anna deve essere un tipo tosto. Anche lei come gli altri, i compagni e i dirigenti del Livorno, i giocatori del , e qualche giornalista, non ha chiuso occhio per tutta la notte. Come si fa a dormire quando ti strappano l'amore della tua vita?, però saranno i nervi, la forza d'animo, Anna... eppure resiste. Deve avere un'anima di ferro dentro. Parla. Chiarisce. Spiega. La fidanzata di Piermario Morosini è arrivata all'obitorio di al mattino presto, poi l'hanno raggiunta le compagne della sua squadra di pallavolo, di Brembate, serie C, in lotta per salire in B2. Pure le ragazze hanno viaggiato di notte, anche loro hanno gli occhi sgranati, spiritati. Da Bergamo sono scese con Don Luciano, parroco di Monterosso scosso, brusco e con gli occhi ludici anche il sacerdote, che legge il messaggio della ragazza: «Mario amava giocare sotto la pioggia. Il calcio dava un senso alla sua vita: sono sicuro che era felice».

Anna racconta, resiste, aspetta di vedere il suo Mario che è di là, in una stanza fredda e grigia. Lei gioca libero nella squadra di pallavolo: è la più piccola delle ragazze, ovvio, lei è un difensore, deve scendere il più rapidamente per terra a recuperare palloni. Ma è piccola per modo di dire: sembra un gigante là in mezzo. Ma per ore, anzi da ieri sera quando è arrivata a , questa piccola ragazza mora dai lineamenti graziosi ma non vistosi è rimasta più in alto di tutti, era là che faceva coraggio, chiariva tempi e procedure. Poi è entrata a vedere il suo Mario, con la madre e il cugino di Morosini, il 'parente ufficialè rimasto disponibile per il riconoscimento.

È entrata e tra le amiche è iniziata una attesa nervosa. I minuti che passano duri e lenti, poi Anna Vavassori esce dalla morgue e lì, quella dura e forte ragazza bergamasca, l'estremo difensore della squadra, abbraccia le amiche e scoppia in lacrime. «Sembrava sorridesse... era bellissimo», fa tra i singhiozzi irrefrenabili. Non erano sposati, eppure... son bastate due parole per capire che voragine si è aperta in quella piccola anima e chissà se il tempo la rimarginerà. Durante la mattina fuori all'obitorio c'è la processione, arrivano ex colleghi da Roma di Morosini come Frattali, con cui Mario era andato a a veder giocare , poi altri amici da Bergamo, poi tanti tifosi del . No, non erano sposati, ma forse lo sono ora. C'era una vita da fare insieme, e c'era già una vita fatta insieme chissà con che promesse come dimostra il «Riposa in pace Moro», postato su dal difensore della Lorenzo De Silvestri, che ha messo una foto di Piermario assieme ad Anna all'Isola d'Elba. «Nessuna parola può descrivere il dolore di questo momento», scrive il viola. Fuori, sulle cancellate dell'obitorio, fiori e biglietti lasciati da anonimi tifosi del , del calcio e basta. Domani mattina altra via crucis per Anna: dal magistrato per le pratiche dell'autopsia insieme al cugino di Mario, perchè Anna non era la moglie, ma che vuol dire? È lei, non altri, a chiedersi perché. 

(ansa)

 

I medici nutrono dei dubbi sulla reale causa della tragica morte di Morosini: "Arresto anomalo, un infarto non colpisce così". L'autopsia domani chiarirà tutto. 

(raisport)

 

Questo il comunicato ufficiale apparso sul sito del Livorno: "La famiglia, la fidanzata di Piermario e l’A.S. Livorno Calcio ringraziano tutti coloro che in queste ore di dolore sono stati loro vicini nel ricordo di una grande atleta e di una persona speciale"

(livornocalcio.it)

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Queste le parole del sindaco di  Luigi Albore Mascia: «È un dramma che travalica la realtà pescarese e quindi era doveroso essere qui», ha detto il sindaco. Mascia poi e tornato sulla vicenda dell'autovettura dei vigili urbani che ieri per qualche minuto ha intralciato l'arrivo sul campo di un'ambulanza dei soccorsi. «Domani mattina avrò il risultato dell'inchiesta interna - ha detto il sindaco - saremo equi e inflessibili, è evidente la grande leggerezza di chi ha lasciato in quel posto l'auto, ma in quella situazione non ha funzionato niente. Vorrei però che non si prendano scorciatoie, e non si accusi per questo il ritardo dei soccorsi, che non c'è stato. So che nell'immaginario collettivo l'ambulanza è quanto di più celere deve arrivare, ma ieri i primi soccorsi erano quelli sul campo e ci sono stati. In quel caso l'ambulanza - ha proseguito il sindaco - era solo un mezzo di trasporto successivo, infatti quando poi è entrata in campo è rimasta minuti in attesa di caricare il giocatore per portarlo in ospedale».

Il sindaco ha poi parlato delle eventuali responsabilità sull'accaduto in termini più ampi. «Non per fare lo scaricabarile, ma lo stadio è a disposizione della società, e mentre la viabilità esterna compete al comune, dentro si delegano altri soggetti. Dalle prime risultanze informali che ho, il vigile urbano che aveva a disposizione l'auto era comunque al lavoro all'interno dello stadio anche se i primi confronti non sembrano essere convincenti. Ma - ha chiuso Albore Mascia - non vorrei che questa vicenda confondesse la funzionalità dei soccorsi che ieri non è stata scalfita»

(ansa)

 

Queste le parole di Di Natale e il comunicato ufficiale dell'Udinese Calcio«È impressionante vedere le immagini e quando le vedi c'è solo da sperare che il signore dia una mano. Voleva vivere per aiutare la sorella che era tutto, per me Mario era come un fratello, ora aiutiamo tutti sua sorella. Il presidente Pozzo, noi giocatori vogliamo andare avanti per aiutare per sempre la sorella di Piermario, lui ci teneva moltissimo, era molto importante. Un ragazzo eccezionale, pieno di vita, sorrideva e nonostante i tanti problemi che aveva era sempre d'aiuto alla squadra. Io ho perso mia mamma quattro anni fa e lui mi è stato molto vicino. Vedendo le immagini abbiamo capito subito che era molto grave, ha tentato di rialzarsi due volte ma non ce l'ha fatta. Ho un ricordo fantastico di questo ragazzo. Io ho detto subito che non avrei giocato, non era giusto, complimenti all'Inter, all'Udinese a tutte le squadre e grazie ad Abete, era impossibile giocare a calcio in una giornata cosi»«, ha concluso Di Natale.

(sky sport)

 

L'Udinese Calcio profondamente addolorata per la prematura scomparsa di Piermario Morosini annuncia che attraverso la onlus "Udinese per la Vita" si attiverà per garantire assistenza alla sorella dello sfortunato calciatore, rimasta sola dopo il tragico evento. "Udinese per la Vita" garantirà un primo immediato intervento e si attiverà al fine di fornire, insieme a tutti i club di serie A e serie B, l'assistenza e le cure in modo continuativo e duraturo. Un appello ed un messaggio che ci auspichiamo vengano raccolti da tutti i club di serie A e B.

(udinese.it)

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Queste le parole del sindaco di Livorno Cosimi: «Camera ardente a Livorno per Morosini? Abbiamo parlato con la società e vorremmo che il ragazzo facesse una sosta a Livorno per una camera ardente allo stadio in modo da far partecipare tutti i cittadini, ma non bisogna essere pervasivi, un dolore come questo va gestito dalla famiglia, se non sarà possibile troveremo la maniera di andare a Bergamo con i ragazzi, la società e tutta la à. Non è una questione solo formale è l'espressione di una situazione concreta, era il suo stadio, qui ha conosciuto i ragazzi che hanno fatto il tifo per lui, vorremo mettere a disposizione lo stadio per rendergli omaggio. Bisogna essere d'accordo con la famiglia, per noi è un dolore incredibile ma per loro credo sia una questione veramente drammatica, loro hanno il diritto di scegliere, noi ci mettiamo a disposizione», ha spiegato il sindaco di Livorno. Sulla tragica scomparsa di Morosini poi ha aggiunto: «credo si debba sperare soprattutto che sia una cosa assolutamente imprevedibile, questo darebbe un elemento di sollievo anche nel dolore. Questo ragazzo di 25 anni credo abbia avuto dalla vita una serie di segni terribili e questo epilogo è ingiusto. Livorno è à che ha tantissimi difetti e qualche pregio,tra cui quello di accogliere situazioni e vite non semplici. I ragazzi della Curva hanno in mente iniziative non solo nel ricordo del ragazzo ma vogliono andare oltre. Queste sono cose che segnano, anche se lui qui era arrivato solo a gennaio aveva avuto modo di farsi apprezzare», conclude Cosimi.

(sky sport)

 

Queste le parole di Delio Rossi, tecnico della : «Ho avuto modo di conoscere Piermario ai tempi dell'Atalanta, fui io a portarlo dalla Primavera alla prima squadra. Lo ricordo come un bravissimo ragazzo, la sua non era stata una vita facile. Sono sconvolto». «Arrivai all'Atalanta in una situazione particolare, c'erano i giocatori della prima squadra che volevano andare via - ha aggiunto Rossi oggi a Skysport 24 - Così decisi di organizzare uno stage per i ragazzi della Primavera e ne scelsi tre e quattro, tra questi Capelli e anche Morosini. Piermario mi era sembrato da subito un buon centrocampista, con buone idee tattiche così lo portai in prima squadra e restò con me per tutta quella stagione». «Sapevo anche della sua difficile situazione familiare - ha proseguito il tecnico viola - e per questo gli stetti vicino. Non ci sono davvero parole per questa tragedia. I controlli medici su questi ragazzi sono pressochè quotidiani, quindi in questo caso penso che non si sia potuto fare nulla per ribellarsi al destino»

(sky sport)

"Abbiamo elaborato e brevettato da un anno un pronto soccorso sportivo per la gestione dell'emergenza in campo e siamo pronti a metterlo in pratica". Lo annuncia il presidente della Federazione medico sportiva Maurizio Casasco,dopo la morte di Piermario Morosini. "Siamo a disposizione del ministro Gnudi per ogni chiarimento. . Non creiamo allarmismi, l'Italia è all'avanguardia e il nostro sistema è di eccellenza assoluta nella prevenzione. Ogni vita umana ha una sua valenza fondamentale - spiega -, ma pur nel rispetto della tragedia di Morosini, è importante sottolineare come la Federazione medico sportiva italiana da anni insista sul'importanza della prevenzione attraverso l'idoneaità agonistica».



Casasco ricorda che questo in Italia è stato reso possibile «grazie a una legge di stato, unica al mondo, e al Coni, ed è diventato un riferimento internazionale. L'idoneità viene rilasciata da specialisti in medicina dello sport, specialità universitaria di cinque anni che è nata in Italia prima al mondo e che vanta una competenza e un'esperienza di grandissimo livello, tale che ha permesso la promulgazione delle linee guide scientifiche che sono di riferimento per tutti i paesi. La tragedia di Morosini - continua Casasco - ha acceso i riflettori su un tema che noi vogliamo rilanci il tema della prevenzione e la presa di coscienza da parte di tutti. Ma vogliamo tranquillizzare tutti gli sportivi che il sistema nazionale è garanzia di tutela della salute. Ogni momento tragico - conclude - crea allarmismi, ma serve anche come momento di verifica di miglioramento e anche di sostegno a un'opera che la federazione medico sportiva promuove da decenni, assieme allo Stato e al Coni che su questo sono stati degli antesignani nel mondo».

(ansa)

Il presidente del Livorno Aldo Spinelli sta valutando l'ipotesi di ritirare per sempre la maglia numero 25 di Piermario Morosini. Un gesto per rendere perenne il ricordo dello sfortunato centrocampista amaranto morto ieri dopo avere accusato un malore in campo al 31' del primo tempo della gara contro il , poi è stata sospesa. «Questa è la volontà del presidente sulla quale stiamo ragionando in queste ore - ha confermato il responsabile dell'area tecnica del club, Attilio Perotti - e credo che nei prossimi giorni si possa formalizzare questo gesto». Intanto i tifosi livornesi hanno chiesto al sindaco e alla società di intitolare un settore dello stadio 'Armando Picchi' al giocatore. "Anche noi abbiamo saputo di questa ipotesi - ha concluso Perotti - e aspettiamo che questa proposta venga formalizzata dalle autorità competenti visto che l'impianto è comunale"

Inoltre il presidente dei labronici Spinelli ha lanciato una proposta per offrire una sorta di vitalizio in favore della sorella disabile diMorosini, unica parente diretta insieme a un'anziana zia, rimasta in vita della famiglia dello sfortunato calciatore del Livorno, morto ieri dopo un malore durante la partita a . Per questa ragione Spinelli si è subito messo in contatto con l'Udinese e la famiglia Pozzo. «Spinelli - ha spiegato Perotti - ha avuto questa idea per dimostrare la volontà sua personale e della società di restare per sempre vicini alla famiglia di Piermario. Stiamo valutando quale possa essere la strada più corretta da seguire. Siamo già in contatto con l'Udinese, società proprietaria del cartellino del giocatore, ma anche in contatto con le autorità calcistiche italiane per ragionare su quale sia la forma migliore da adottare in questi casi»

(ansa)

«Al momento non so nulla di più di quello che ho letto sui giornali. Sono stato convocato in Procura domani mattina; dopo che i pm avranno formalizzato l'incarico e comunicato i quesiti, si procederà con l'ispezione cadaverica e con l'autopsia vera e propria». Così Il medico legale e docente universitario Cristian D'Ovidio, che domani eseguirà l'esame autoptico sul corpo di Piermario Morosini

(ansa)

L'Associazione Italiana Calciatori, in segno di lutto per la scomparsa di Morosini, ha deciso di rinviare l'Assemblea generale in programma domani, lunedi 16 aprile. "Il Presidente Damiano Tommasi e il consiglio Direttivo, a nome della categoria - si legge sul sito ufficiale dell'Assocalciatori - esprimono profondo cordoglio alla società AS Livorno e a tutti coloro vicini al venticinquenne centrocampista deceduto sul campo durante la gara tra e Livorno. Il tema della tutela della salute dei calciatori, già affrontato in due recenti convegni organizzati proprio dall’Aic, sarà naturalmente uno dei principali punti all’ordine del giorno dei prossimi incontri"

(assocalciatori.it)



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Ernesto Randazzo, procuratore di Piermario Morosini, ha confermato che l'autopsia del calciatore verrà effettuata domattina a . Randazzo ha inoltre detto ai cronisti che Morosini era un "giovane uomo che aveva sofferto e che chiedeva sempre a bassa voce se poteva avere un attimo di felicita', ma e' evidente che ieri la risposta e stata no...". Randazzo ha inoltre confermato che Morosini non aveva mai avuto problemi fisici evidenti

(ansa)

«È una disgrazia che ci ha toccato profondamente. Morosini è stato qui per 7 anni. Era un ragazzo per bene. Abbiamo un gran bel ricordo di lui e un dolore immenso. In questo caso ci è sembrato doveroso fare qualcosa, ci mancherebbe altro». Il patron dell'Udinese, Gianpaolo Pozzo, commenta così l'iniziativa lanciata dal club friulano insieme alla sua Onlus 'Udinese per la Vità per sostenere e garantire le cure alla sorella di Piermario Morosini. I dettagli dell'iniziativa sono in fase di elaborazione e verranno resi noti domani, con la speranza di trovare il sostegno delle altre società di serie A e B. «La speranza adesso è questa - ha concluso Pozzo - ma siamo convinti che lo faranno».

(ansa)

 "Sarà la Lega di serie A a stabilire il recupero della giornata non disputata per la morte di Piermario Morosini. “E’ una situazione in corso di approfondimento". A dichiararlo il presidente della Figc Giancarlo Abete in conferenza stampa. "Ho sentito Beretta, ci sarà un Consiglio direttivo della Lega e si assumerà la decisione, che potrebbe arrivare già nella giornata di domani - aggiunge Abete - Sarà la Lega ad assumere la decisione per recuperare questo turno o attraverso uno slittamento o nella scelta di un’altra giornata. Sulla decisione di sospendere i campionati non c'e' stato alcun dubbio, anche se qualcuno e' stato avvertito dopo. Anche se ci fossero state opinioni diverse, avremmo scelto ugualmente per lo stop. Non è stata presa in considerazione l’ipotesi di far giocare tutto oggi anche per dare un segnale dopo questo dramma - conlcude il presdiente della Federcalcio - Saremo vicini alla famiglia di Morosini come hanno dimostrato Aic, Livorno e Lega di serie B. La Figc è presente e ci coordineremo con altri organismi affinchè a questo dramma non se ne uniscano altri. 'Estenderemo l'uso dei defibrillatori sui campi di calcio''

"Condivido la scelta di Abete di fermare tutti i campionati. Ci sarà anche chi non sarà d'accordo ma mi sembra una cosa doverosa anche per chi deve scendere in campo». Lo ha detto Damiano Tommasi, presidente dell'Aic, sulla decisione di sospendere tutti i campionati dopo la morte in campo durante, -Livorno, di Piermario Morosini

(rai sport)

Bernardo Corradi, ex attaccante di Lazio e Udinese e in forza al Montreal Impact, ha dedicato il suo primo gol nella MLS a Piermario Morosini. Corradi, che ha trasformato un calcio di rigore nel corso della gara tra Montreal e Dallas dopo la realizzazione, è corso dall'allenatore Jesse Marsch per ringraziarlo di avergli lasciato battere il penalty. "E' stata una giornata strana per me, perché ho perso uno dei miei amici . Abbiamo giocato insieme un anno all'Udinese e lui era solito venire da me a cena. Ha avuto una vita difficile, ha perso i genitori, il fratello, ma era un bravissimo ragazzo, sorrideva sempre. E quando parli di un giovane di 25 anni, che perde la vita in campo... E' incredibile. Ho spiegato a compagni e allenatore perchè ero turbrato, Jessee' venuto da me e mi ha chiesto di giocare per Morosini. Speravo di poter segnare un gol per lui"

(mlssoccer.com)

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“Quando ho visto la scena in televisione ho capito subito che si trattava di qualcosa di grave, è stato un momeno bruttissimo”. Così Antonio Di Natale racconta a Udinese Channel, web tv del club friulano, i tremendi attimi vissuti ieri pomeriggio mentre la squadra era in ritiro in attesa di recarsi allo stadio per la partita contro l'Inter.“Conosciamo bene la situazione della sorella – dice Di Natale – e noi come squadra, la società con Udinese per la Vita e la signora Pozzo tutti insieme abbiamo deciso di dare una mano alla ragazza che ha tanto bisogno di noi”.

Cosa vi siete detti quando avete appreso la notizia della tragedia?

“Immediatamente abbiamo pensato che la partita non l'avremmo giocata. Ho comunicato la decisione al mister e nel frattempo avevo già saputo che la società si era attivata per lo stesso motivo. Ringrazio anche l'Inter che a prescindere dalle decisioni della Figc aveva deciso che non si doveva giocare la partita. La Federazione e la Lega sono state poi tempestive nel prendere la decisione giusta”.



Non è forse giunto il momento di rivedere i calendari ed evitare troppe partite ravvicinate con tutto lo stress psico-fisico che ne consegue?


“Io lo sto dicendo da tanto tempo, ne ho parlato spesso anche con i nostri medici. Ho 34 anni e l'anno scorso ho pensato, scherzando ma non troppo, di ritirarmi perché non si riesce più a riposare. Il calcio è bello, è uno sport importante ma c'è anche la salute da salvaguardare”.



L'Udinese per la Vita e la squadra faranno la loro parte da subito, te la senti di fare un appello ai tuoi colleghi capitani di A e B affinché sostegano il progetto che parte da Udine?


“Ieri ho immediatamente contattato i miei amici, ho mandato un messaggio a Cannavaro, ho sentito Tommasi dell'Aic e altri. Tutti si sono resi disponibili a darci una mano perché l'importante sarà essere vicini alla sorella di Piermario non solo per un giorno ma per tutta la vita. La ragazza ha bisogno di noi e vogliamo aiutarla, per lei ma anche per Mario”.



(udinese.it)



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È rimasto «scioccato» Mario Balotelli dalla scomparsa di Piermario Morosini, di cui è stato compagno di squadra ai tempi della Nazionale Under 21. «Era un ragazzo d'oro - ha commentato l'attaccante del Manchester all'ANSA -. È un fatto terribile che fa riflettere sulla vita, insegna ad apprezzarla e rispettarla».

Il Vicenza calcio ha deciso di ritirare la maglia n. 25 per onorare la tragica scomparsa del calciatore Piermario Morosini. A darne notizia è il club veneto che ha deciso di agire subito, anche per il fatto che il numero 25 (indossato da Morosini nei primi due anni di permanenza a Vicenza) in questo campionato non risulta assegnato a nessuno. «Si tratta di una scelta - spiegano i dirigenti del Vicenza - che vuole essere un gesto di rispetto per consegnare per sempre alla memoria la figura dell'amato e sfortunato atleta, legato ai nostri colori».

(ansa)

«Dai andiamo a fare questo risultato». Sono le ultime parole che ieri Piermario Morosini ha rivolto ai compagni di squadra prima di entrare in campo a . A riferirle è Luca Mazzoni, secondo del Livorno. C'è anche lui insieme a quasi tutta la squadra, con in testa il capitano Andrea Luci, fuori dallo stadio Picchi. Tutti in lacrime, abbracciati tra loro e con i tifosi, circa un migliaio, i compagni di Morosini hanno deposto un gagliardetto sotto lo striscione ai cancelli della tribuna centrale.

(ansa)

Anche l'ex attaccante del Milan e dell'Inter, Ronaldo, dal Brasile ha voluto esprimere le sue condoglianze alla famiglia del giocatore del Livorno, Piermario Morosini, morto in campo a seguito di un arresto cardiaco. «Assistiamo con tristezza a un'altra disgrazia avvenuta in un campo di calcio», ha scritto il 'Fenomenò sul suo personale. «Un forte abbraccio a tutta la famiglia e agli amici di Piermario Morosini, e condoglianze. La notizia - ha concluso Ronaldo - mi ha molto rattristato».

(ansa)