22/05/2012 20:35
Intanto all'estero, Mancini, Spalletti e, per ultimo, Di Matteo, tengono alto il nome della scuola italiana: «Sicuramente e un premio alla nostra scuola e allidea che si ha del calcio in Italia - ha concluso Tommasi - professionale, preparato, di grande studio e applicazione. Queste sono tutte doti che vengono riconosciute ai nostri tecnici, che riescono poi ad avere successo anche allestero. Non e solo da oggi, già in passato Trapattoni, Bigon, Capello, hanno portato in alto in nome dellItalia anche da quel punto di vista. In linea con il tanto di buono che riusciamo ad esportare, e a dimostrazione che non sempre esportiamo cose negative».
(ansa)