31/08/2012 19:47
Contro l'Inter partita importante per te, una squadra che si è rinnovata in questi ultimi giorni di mercato. Anche vendendo Julio Cesar
Un grande portiere, ha fatto la storia recente dell'Inter. Lui, come Maicon, era una delle basi dell'Inter, che continua ad avere questa mentalità. Una squadra tosta, dura. Penso che sarà una bella partita domenica, siamo all'inizio della stagione e siamo due squadre che vogliono puntare in alto.
Cambia molto questa Inter senza Julio Cesar e Maicon?
Sono stati molto importanti, hanno vinto tutto e hanno fatto molto bene. Erano molto carismatici. Prima c'era anche Eto'o. Troveremo la solita Inter che cercherà di fare bene e di fare la sua partita. Noi, che vogliamo espirmerci meglio rispetto alla partita con il Catania, cercheremo di fare una bella partita
Come affronti l'Inter da avversario? Hai qualche emozione particolare?
Adesso poche, sicuramente prima di più. Anche se poi in campo lascio da parte le emozioni, adesso più che mai ho in testa di ritrovare le sensazioni prima dell'infortunio. Non a livello fisico ma a livello emotivo, l'ultima volta ho fatto fatica da questo punto di vista. E' stato così per me come anche tutti in quella partita. C'era e c'è tanto entusiasmo, ho bisogno di quello che hanno bisogno tutti, di giocare e di pensare partita dopo partita.
Come ti senti fisicamente? Ti ho visto bene nei ritiri, fin dall'amichevole con la Primavera della scorsa stagione
Si, è stata importante per dare un taglio alla riabilitazione e per ritrovare confidenza con il campo.. Ogni giorno mi sento meglio, questa è la cosa più importante. Punto a superare l'infortunio, abbiamo dei parametri e cerchiamo di ottimizzare il tempo. So che tra cinque o sei mesi starò meglio di prima. Ma il presente è adesso, la partita è dopodomani. Ma stiamo bene come squadra, abbiamo tanta voglia di fare bene e di riuscire a fare quello che non siamo riusciti a fare domenica
Tanti tifosi ti giudicano come un nuovo acquisto. Quest'infortunio ti ha avvicinato di più ai tifosi, che ti hanno accolto con un'ovazione?
Si, per me è stato un bel gesto. Qui a Roma l'ho visto tante volte, portare a vincere i tifosi con questa maglia sarebbe bello per tutti. Riguardo all'infortunio, non lo prendo come un episodio negativo della mia carriera. tutto il contrario, è stato un fatto positivo, di crescita, sia a livello mentale che con i rapporti con la gente, con la società e i compagni
Cosa ha cambiato nella tua vita quest'infortunio?
Tante cose, sono passati tanti mesi e dal primo giorno inizi a pensare a quando e come tornerai in campo. Adesso penso tutti i giorni a trovare la giusta forma. La prima cosa che mi tranquillizza è il lavoro e sapre che oggi sto meglio di ieri, anche nei particolari. Queste cose ti fanno imparare, ti fanno desiderare di migliorare ogni giorno e conoscere meglio i tuoi compagni
Hai spesso parlato di mentalità vincente. Ci si sta avvicinando?
Si, quest'anno abbiamo anche un allenatore che vuole cambiare mentalità. Da quello che ho visto, lasciando da parte i tatticisimi, dal primo giorno ha voluto cambiare la mentalità: cercare di fare risultato e di fare sempre la partita, anche se siamo 2-2 o 3-3. Questa è una mentalità che ha iniziato a trasmettere in campo, con tutte quelle ripetute che abbiamo fatto a Brunico che sono servite anche alla testa, per renderci più cinici
So che quest'estate la gente vi incoraggiava durante gli allenamenti, molto duri ma che vi fanno crescere anche mentalmente
Fisicamente lo vedi, che sicuramente ogni giorno stai meglio, non c'è dubbio. Ma anche dal punto di vista mentale, fare questo lavoro per 40 giorni (e così ancora, stiamo facendo dure settimane di allenamento), perchè ti danno tanta consapevolezza che non stai lavorando solo per una stagione, ma per portare qualcosa a casa
La mentalità di Zeman. Differenze con Luis Enrique?
La filosofia di gioco è la stessa, cercare di vincere e fare sempre gol, sono le maniere che sono cambiate. Con Luis Enrique avevamo un gioco più orizzontale, cercavamo più il possesso palla e di capire il momento in cui attaccare. Adesso è tutto più in verticale, si accorcia subito con la sqaudra, si difende alto come con Luis enrique. Cambiano poche cose, ma le idee sono le stesse, ed è anche un bene per noi per non fare un cambiamento radicale: fare sempre la partita, contro ogni avversario e in qualsiasi campo
E' cambiato molto per voi difensori?
E' cambiato poco se guardiamo alla partita di Catania. Sappiamo che i terzini spingono e che De Rossi è sempre un supporto per i centrocampisti e gli attaccanti, dobbiamo stare attenti alle ripartenze e dare sicurezza alla squadra. Dobbiamo trovare i meccanismi, ma abbiamo voglia e stiamo migliorando per questo
Marquinhos e Romagnoli?
Sono due giocatori da tenere a lungo. Da quello che si vede Marquinhos è un piccolo fenomeno. Ha velocità e il colpo di testa, sa cosa fare con la palla. Un piccolo Thiago SilvaE' veloce, tranquillo e ha voglia di giocare. Roma è un posto difficile per crescere, qui devi subito far bene, ma con un insegnante di calcio come Zeman ha un grandissimo futuro. Mi è piaciuto, è molto bravo e molto umile
Castan, com'è? Lo abbiamo visto un po' silenzioso...
Può darsi ,ci sono diversi modi di essere un leader. Francesco è diverso, parla poco ma vederlo in campo basta e avanza. Leandro, anche se si sta abiutando sta facendo bene. Ha una presenza importante, va deciso su ogni contrasto, si fa trovare sempre pronto. Anche quella è una maniera di rivelarsi un leader, come a volte lo fanno Osvaldo e Pjanic. Ha imparato tantissimo a conoscerci in questi mesi e sta facendo bene
Dove può arrivare questa Roma?
L'ho detto a Brunico in conferenza stampa, quando la squadra non era ancora quella di adesso. Penso sempre a puntare in alto e a lottare per vincere. Dobbiamo arrivare a marzo in corsa per il campionato e per la Coppa Italia. Penso che questo è il minimo che possiamo fare
Nico Lopez, sette minuti in Serie A e già a segno. Le sue caratteristiche?
Come ho già detto, quello che Nico fa fuori dal campo lo fa anche in campo. Si perde la testa, poi si accende e fa la giocata da fenomeno. Come Lamela, anche se lui forse pensa di più. Si completano abbastanza bene, la cosa importante è che tutti e due crescano insieme, che l'uno faccia crescere l'altro, sempre in leale competizione. Questo farà crescere tutti e due, farà crescere la squadra e migliorare tutti.
Lamela, quest'anno ha più responsabilità
Sono diversi, lui sa di questa responsabilità e lavora per questo. Sa della stima dei tifosi ed è preparato per essere un campione, per far dimenticare qualcuno. E poi sa che questo è l'anno che deve dimostrare quello che tutti stiamo aspettando. Gli dico sempre di prepararsi in settimana, poi in partita il lavoro pagherà. Spero che questo sia il suo anno perchè lo merita
Milito, per lui hai una stima particolare. Lo temi?
Si, anche Palacio, anche Sneijder se sta bene. E ancora Zanetti, Cambiasso, Chivu, Samuel.... E' una sqaudra tosta e sarà una bella sfida per noi, anche noi vogliamo essere una squadra scomoda per tutti. E' uno di qeulli attaccanti da far studiare i movimenti. Non è la prima volta che giochiamo contro, è sempre una bella sfida
Milito contro Osvaldo
Anche questa, è una bella sfida. Sono diversi, Daniel è più un attaccante centrale, a Diego piace più fare movimento, ma sono una bella coppia
Sulla società, cosa ti ha colpito?
Stanno facendo tante buone cose, penso che vogliono portare la Roma al posto che merita, anche oltre il calcio. Penso che sia un buon momento, oltre ai cambiamenti societari, anche per portare cambiamenti in campo
Sarà una partita con tanti gol?
Speriamo di no (ride, ndr), anche 1-0 per noi va benissimo