22/09/2012 19:09
Lei ha lasciato la Roma poco prima del ritorno di Zeman, ma ha avuto di modo di conoscere bene il tecnico negli anni in cui ha allenato i giallorossi tra il 97 e il 99. Cosa ricorda delluomo, e di quel periodo?
"Zeman è una persona eccezionale. Ricordo che a Trigoria non cera servizio camerieri, per cui ogni mattina alle 8 ero io a svegliarlo, gli portavo il caffè, un succo di frutta e i giornali
ma ogni volta che entravo nella sua camera facevo fatica a scorgerlo, perché cera sempre una nuvola di fumo nella stanza! Il suo fiore allocchiello erano i gradoni, i ragazzi si caricavano sulle spalle 20 kili
ma dopo in campo volavano!".
E' più tornato a Trigoria, per salutare i calciatori e lo staff?
"Proprio oggi mi ha chiamato Bruno Conti per salutarmi. A Trigoria non sono più tornato, ma lo farò nei prossimi giorni, anche se per me sarà una sofferenza
in fondo è stata la mia casa per tanti anni".
Ora che è in pensione va allo stadio a vedere la Roma o la segue da casa?
"Non sono ancora andato allo Stadio Olimpico questanno, ma penso che ci andrò presto
perché non si può stare senza la Roma. La Roma non si discute. La Roma si ama e basta".