20/10/2012 21:45
Marco, come va la nuova esperienza in Inghilterra?
"Molto bene. Qui è un campionato strano, molto particolare, ma sicuramente affascinante. Può succedere di tutto, lultima può vincere con la prima. Noi abbiamo fatto due vittorie esterne, poi abbiamo perso in casa. È un'esperienza nuova per me, anche dal punto di vista umano. La scelta è stata facile, fino al 20 agosto ero svincolato e non ho ricevuto offerte da nessuna squadra italiana. I primi che si son fatti sentire son stati quelli del Watford e abbiamo chiuso tutto in poco tempo" (...)
Poi Zemanlandia e la svolta tattica della tua carriera: il passaggio da esterno di centrocampo a terzino.
"L'inizio non è stato dei migliori. Nel campionato precedente con Delio Rossi, avevo segnato molto. Mi trovavo molto bene in quella posizione e non volevo cambiare. Zeman invece ha insistito tanto nella pre-season per farmi giocare terzino. Io non ero molto d'accordo, poi un giorno mi ha preso da parte e mi ha detto: 'Io credo che tu giocando in questa posizione arriverai in nazionale'".
È riuscito a convincermi, mi son messo a lavorare come sempre e alla fine ha avuto ragione lui, ci ha visto lungo. In nazionale ci sono arrivato veramente (30 marzo 2005, Italia-Islanda, ndr) e fu un anno meraviglioso sotto laspetto dei risultati e anche dal punto di vista professionale e personale"
Quindi, alla luce della tua esperienza con Zeman, consiglieresti ai tuoi ex compagni di tener duro anche nei momenti di critica.
"Sì. Quanto alla diatriba con De Rossi, Osvaldo e Burdisso, conoscendo Zeman, è stata solo una mossa per cercare di spronarli. Naturalmente rispetto a Lecce la cassa di risonanza è diversa a Roma. È tutto più amplificato e quindi diventa tutto più difficile" (...)
(salentosport.net)