10/10/2012 21:56
L'inchiesta riguarda un traffico illecito di nazionalità italiane, e vede finora iscritte nel registro degli indagati 34 persone, fra procuratori sportivi e intermediari, amministratori e funzionari comunali. I carabinieri stanno facendo controlli incrociati sulla cittadinanza ottenuta da decine di stranieri, per lo più sudamericani, attraverso il riconoscimento dello iure sanguinis: una procedura che consente ai figli di italiani all'estero il riconoscimento della cittadinanza italiana. Il raggiro si articolerebbe in una triangolazione fra le città di Fermo, Latina e Reggio Calabria, dove in passato sono stati scoperti illeciti della stessa natura. I due calciatori, A.P. e R.A., sarebbero transitati nel centro fermano di smistamento illecito, con documentazione fittizia, al fine di poter ottenere la cittadinanza comunitaria nel periodo 2005-2010.
L'inchiesta, partita nel 2011, si è intrecciata con una rogatoria internazionale del consolato argentino per la verifica su alcuni atti e documenti di identità. Tra le 20 posizioni - di calciatori di serie A, di calcio a cinque, nonchè di giocatrici nei campionati minori di volley femminile - finite sotto la lente dei militari, coordinati dal capitano Pasquale Zacheo, risulterebbero anche due giovanissimi giocatori sudamericani, i quali, superato il provino con i club del massimo campionato, sarebbero entrati nei loro vivai giovanili. I reati contestati alle 34 persone iscritte nel registro degli indagati vanno dalla soppressione e distruzione di atti, alla produzione di atti falsi, all'abuso d'ufficio, al falso ideologico, all'associazione per delinquere e al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
(ansa)