Conferenza stampa, BALDINI: "Ho ricevuto delle offerte ma rimango qui. Questi giocatori non sono da bocciare. Vogliamo competere per la Champions. Ai tifosi dimostreremo che siamo forti" (AUDIO)

03/10/2012 16:29

L'appuntamento nella sala stampa di Trigoria è previsto per le ore 14.30. Queste le sue parole:

 

 

 

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Sembra che sia diventato un rituale che ogni due tre mesi devo venire qui a spiegare cose che in realtà non avrebbero bisogno visto che quello che si sta parlando è una libera interpretazione di pensieri che non sono della società. Sono stato scelto dalla proprietà americana, con partecipazione di Unicredit, per fare un lavoro, che è un lavoro per rendere il prima possibile competitiva la squadra e renderla competitiva in maniera stabile nel tempo senza che, inspirandosi a principi di trasparenza e soprattuto ai principi di una sana gestione che consenta a questa società di essere competitiva in maniera stabile nel futuro senza che questo debba far incorrere in un fallimento o in problemi finanziari. Nel tempo dobbiamo stabilizzare la situazione finanziaria della società. Tutto questo viene sempre destabilizzato da voci che riguardono partenze mie o di altri dirigenti. Questo è un pò umiliante, un pò mortificante. Ho detto quando sono arrivato che sarei stato a Roma fin quando non avessi completato il percorso o fino a che non mi venga detto basta così. Questo vi assicuro che non solo non mi è mai successo ma la proprietà mi conferma la fiducia ogni giorno, altro potrebbe succedere nel caso in cui dovessi esaurirmi per sfinimento fisico. Questo vi assicuro che nonostante l'ottimo lavoro che state facendo è ancora lontano dall'accadere. Ogni giorno dobbiamo sempre chiarire, verificare, stabilire che società è solida, che la società non ha nessuna intenzione di recedere da quel tipo di percorso che ha iniziato e che non vi rinuncerà per nessun motivo al mondo di portare a compimento. Si sente ogni giorno dire di gente che va e gente che viene, non va via nessuno, abbiamo tutti un debito di riconoscenza verso chi ci ha scelto. Soprattutto chi ha scelto me, e di conseguenza i collaboratori che mi fanno da compagni in questo cammino. Non sono non ho nessun dissapore, nessuno screzio con nessuno, nel tempo, oltre la grande stima professionale, si è consolidata un'amicizia piuttosto forte direi anche esagerata, anche perche passiamo 15-16 ore al giorno insieme, quindi era quasi una fatalità che questo succedesse. Voglio ribadire che nè hanno nessun tipo di problema che non sia quello di quotidiana riflessione. Abbiamo sempre dichiarato la possibilità di confronto una risorsa piuttosto un ostacolo ai nostri pensieri. E' un pò mortificante da parte mia, mi costringo a dire determinate cose, come ho detto che non avrei più lavorato in Italia se non alla Roma, come ho detto che nel momento in cui nonostante abbia un contratto di 4 anni mi avessero detto grazie è abbastanza io me ne sarei andato. Mi sono costretto a dire che non andrò mai via. Lo dico per costringermi poi a farlo. Da solo non avrei tanta coerenza per dare fede a quello che ho detto, le rendo pubbliche le parole perchè in questo modo mi costringo a farlo. Una persona ha come unico patrimonio la faccia e quella anno dopo anno si deteriora, e la parola ed è l'unica cosa che non vorrei per nulla al mondo perdere. Noi ci siamo abituati romai da tempo al fatto che le radio ci diffamino e danno informazioni completamente false. Le testate serie ci saremmo quanto meno verificassero con più autorevolezza le notizie. Credetemi tutto quello che è stato detto in questi giorni è completamente falso, che vi piaccia o no io fino a quando avrò la possibilità di stare qui, difenderò i colori della à e della piazza. Grazie

Di chi è la responsabilità? Perchè la squadra non ha senso di appartenenza?

Non gli manca sempre, a San Siro eravamo tutti qui a dire che eravamo una squadra forte con un allenatore fortissimo, ora si dice tutto il contrario. Che gli manchi in assoluto non è vero, che non lo ha mostrato contro la è altrettanto vero. Abbiamo responsabilità e cerchiamo di fronteggiare ogni giorno questo tipo di argomenti. Ieri c'è stata una riunione e quello che è stato detto oggi è completamente falso. Ieri abbiamo avuto una riunione con tutti i dirigenti, tutti i capiarea con tutti i rappresentanti dove si è cercato di dire solo e soltanto quello  e non una calcia alla talpa come è stata definita che tra le altre cose avrei dovuto anche menzionare nella riunione me non l'ho fatto un pò perchè me lo sono dimenticato e un pò perchè non era quello lo scopo. Abbiamo avuto una riunione dove ho detto cerchiamo ognuno di noi di cercare di fare il nostro in maniera professionale e serie in modo di cercare di eliminare il più possibile tutti quei corollari che non sono   propri della propria professione. Questo per trasmettere ai giocatori che non siamo qui in un circolo ricreativo, ma dobbiamo esserlo noi per primi a trasmetterlo questo tipo di messaggio in modo che loro possano percepire che qui c'è serietà, professionalità e gente che è pronta  a tener fede al proprio lavoro. Se riuasciamo a trasmettere  questo messaggio probabilmente si proverberà come beneficio su di loro. Questa è stata  riunione di ieri con tutto il personale. Poi è diventata una caccia alla talpa

Zeman ha detto che i giocatori non fanno quello che dice e che fanno solo il 10%

Tutto questo fa parte della convizione che ognuno di noi deve credere in quello che fa con tutto se stesso. E' chiaro che per tutto il precampionato c'era una squadra molto convinta di fare quello che chiedeva l'allenatore, in parte ci riiusciva, in parte no, ma questo era dovuto al tempo che era necessario trascorrere. Evidentemente i risultati, non le partite perchè le partite con e Sampdoria hanno invece sottolineato che abbiamo fragilità ma anche molta qualità, i risultati  hanno minato queste convinzioni e si è visto chiaramente contro la . Io credo che ci si debba affidare profondamento alle cose, crederci anche se credi che non siano le migliori, credere in qualcosa è già raccogliere la metà di quello che vorremmo raccogliere

Spalletti ha detto di non essere lui il problema. Allora quale è il problema? I giocatori sono stati presi da voi e ha detto che sono sopravvalutati. Li ha presi lui: è un'ammissione di colpa?

Per quanto riguarda Spalletti da quello che ho potuto vedere, credo che abbia fatto qualcosa: come mentalità, quel senso di rigore che è necessario per ottenere risultati. Riguardo ha detto certe cose per provocare reazione nei giocatori stessi, questo non vuol dire che pensasse assolutmanete quello che diceva, voleva suscitare una reazione

Volete lavorare con i giovani ma a Roma c'è una pressione tremenda. Possono avere risentito della pressione? Cosa potete dire ai tifosi

Ai tifosi dico che siamo sicuri di aver costruito una squadra forte e presto lo dimostreremo. Gli incidenti di percorso fanno male più a noi che a voi, questa società non si dermerà, è solida e ha degli obiettivi precisi. Vorrei anche spostare il livello solo dalla parte sportiva e considerare quello che la società sta facendo e le iniziative che ogni momento pensa e prende per rendere una società fluibile alla maggior parte dei tifosi. Per quanto riguarda il progetto fallito di Luis Enrique e il nuovo progetto con  Zeman è lo stesso progetto: investire sui giovani e investire sui giovani per fare una squadra che nel tempo si rendesse competitiva e approfittando delle ristrutturazioni che le altre squadre dovranno fare molte squadre devono rifondarsi e avremmo voluto approfittarne contando sull'esperienza che i nostri giovani avrebbero accumulato. non c'è differenza tra il progetto di Luuis Enrique e quello di Zeman, vogliamo un calcio propositivo, un calcio che possa piacere

Il calcio è bello perchè tutti lo vedono come vogliono. Se vedo la squadra che ha giocato contro la , vedo una squadra vecchia

Mettetevi d'accordo, dite sempre che è una squadra giovane, poi quando viene surrogata per aiutare i giovani a crescere diventa vecchia. Non lo è, aveva un'età media di 24 anni

Quali possono essere gli obiettivi stagionali? Il calcio italiano è mediocre

Anche nei giornalisti è mediocre. Gli obiettivi che ci siamo imposti quest'anno è che vogliamo competere per la , abbiamo valutato la nostra forza e quella delle altre squadre e riteniamo che  è un obiettivo possibile

Lei ha detto che a Roma non si è abiutuati a vincere e nemmeno manca la vittoria

Io quello lo denunciavo come un problema non come  un dato di fatto e ho detto anche che quella che era la differenza tra noi e la , che riconosco, era la testa, la ferocia. Se un tossicodipendente è abiutuato a farsi tutti i giorni se non lo fa va in crisi di astinenza e arriva persino a rubare. Se invece uno si fa ogni 12 anni, come vinciamo noi, non gli manca la vittoria. Dobbiamo sopperire a questa differenza con altre qualità

 Si è domandato come mai quando si va in difficoltà escono queste notizie infondate? C'è qualcuno che vi vuole destabilizzare?

 Ovviamente, questo nuovo progetto in todo non è mai stato voluto. E' questo il dubbio che mi rosica dentro: avremmo dovuto come ci è stato suggerito scendere a patti, per come sono diventato non riesco piu a farlo. Mi sono confrontato con gli americani dicendogli che le cose potevano andare meglio se noi facessimo delle cose ma che non me la sentivo. C'è la volontà di destabilizzare la piazza. Se accettavo delle condizioni, scendendo a patti e controllare sarebbe stato piu facile anche per i giocatori. C'è un problema che mi impedisce di farlo: ho una responsabilità verso persone che potrebbero essere etichettate come nemiche della Roma e dare origini a ritorsioni, un paio di volte le nostre parole sono state scambiate come veri e propri atti di accusa. Non mi presto a queste cose

E' una conferenza contro i giornalisti?

Sto rispondendo alle vostre domande

Pallotta manca da molto tempo: non vi sembra che i giocatori possano pensare che manca il padrone?

Noi abbiamo le chiavi di casa, se i giocatori non sentono la presenza è colpa nostra non certo della proprietà che è a 12.000 chilometri di distanza. Con gli americani ci confrontiamo tutti i giorni

Quanto è soddisfatto del lavoro fatto da quando è tornato a Roma?

Il mio umore cambia in base ai risultati. Dal punto di vista organizzativo e delle risorse messe a disposizione soddisfatto, dal punto di vista sportivo sono poco soddisfatto ma tra poco sarò soddisfatto ne sono convinto

E' colpa dei giornalisti se state andando male da due anni? Ad aprile dopo Lecce-Roma, lei ha detto che avete sopravvalutato giocatori. Cinque mesi dopo il ds dice la stessa cosa: c'è qualcosa che non quadra. Lei ha parlato di responsabilità senza entrare nello specifico: che errori ha commesso?

Intato ad aprile era un discorso consuntivo, era un bilancio e ho detto che certi giocatori erano stati sopravvalutati e parlavo dal punto di vista caratteriale. Ripeto la valutazione di di sabato era per far uscire qualcosa ai giocatori. Lui ha la convinzione, come me, che questa è una rosa buona. Le responsabilità nostre sono sottolineate sempre ogni giorno da voi, non mi sembra che sia il caso di ripeterle. Se la responsabilità è quella di non avere ancora una squadra nei primi posti in classifica è un responsabilità di ordine programmatico, di cose che pensavo che potessero succedere prima. Voi avete bocciati i giocatori: questi giocatori non sono da bocciare, siamo a inizio campionato e a fine anno faremo i conti

La hall of fame in questo momento?

Era una cerimonia già organizzata la cui organizzazione ha richiesto molti sforzi. Mi aspetto ci sia l'accoglienza che questi calciatori si meritano visto che rappresentano la storia della Roma. Niente vieta ai tifosi di celebrarli, poi fischiare un secondo dopo per la partita di Torino e poi spero che nel corso della partita possono sostenere la sqaudra. L'evento dovrebbe essere assolutamente slegato dal risultato sportivo della squadra, è un invito che do ai tifosi, sarà una bella cosa.

E' stato vago dalle responsabilità: come si esce da questo momento? Che vi ha detto Zemam?

Stiamo cercando di ricreare la convinzione. Voglio ricordare che abbiamo scelto ogni singolo componente di questa squadra in accordo con l'allenatore, l'abbiamo pensata insieme. Nessun giocatore è stato preso dicendo a Zeman di pensare di allenarli. Le caratteristiche di ognuno sono state prese per essere funzionali al suo gioco. Alcuni risultati e alcune partite come quella di Torino hanno minato la nostra convinzione. Abbiamo le qualità per uscire da questo momento

State pensando al mercato di gennaio?

No non stiamo valutando. Ma quando arriverà gennaio saranno passati già 4 mesi abbondanti dall'inizio del campionato e potremmo trarre un primo bilancio su quelle che sono eventualmente le nostre necessitàe intervenire di conseguenza

Ha accettato la Roma pue essendo conquistato dal calcio inglese. Si sente un pesce fuor d'acqua in questo calcio italiano?

No non mi sento un pesce fuor d'acqua. Sento che questo calcio ha la possibilità di fare un cammino alla ricerca di qualcosa di meglio di quello che abbiamo e anche se fosse non sarebbe stato un motivo per rinunciarvi

L'anno scorso avete fatto scudo a Luis Enrique. Quest'anno con Zeman quale è la posizione della società?

Non prendiamo in considerazione la possibilità di fallimento, gredere qualcosa vuol dire essere a metà dell'opera. Avremo lo stesso atteggiamento di coerenza, seguiamo un percorso di stabilità di consistenza, di perseguire gli obiettivi nonostante i rovesci che possono esserci. Questo lo faremo non solo con l'allenatore ma con tutte le cose che stiamo facendo

Deve guidare sul campo la Roma, è passato un anno. L'anno scorso su sue indicazioni sono state scelti Tancredi, Luis Enrique e Lo Monaco. Oggi non ci sno più: si sente più solo o depotenziato?

No, non mi sneto depotenziato altrimenti avrei avuto altri tipi di colloqui rispetto a quelli che ho con gli americani quotidianamente. Luis Enrique ha rinunciato lui altrimenti avrei continuato. Lui ha rinunciato e non posso fare altro che accettare . Franco Tancredi è una scelta tecnica, dell'allenatore, quando prendi l'allenatore devi mettere affianco l'allenatore le persone che lui ritiene opportune. Siamo amici con Franco, mi ha fatto male. Daniele Lo Monaco è rimasto un amico ma c'è una parte della società che non è devoluta a me, a me conpete il campo, e a quello mi sono limitato

Perchè lei è un po piu defilato in questi ultimi tempi. Sembra che prenda il posto principale. Zeman ha la fiducia in maniera illimitata?

Ha una fiducia illimitata, nemmeno abbiamo accennato ieri alla fiducia di Zeman perchè non è neanche oggetto di discusisone. Sappiamo il calcio che fa e i giocatori che possono rappresentare il suo calcio. Per quanto riguarda la mia seconda linea come dicevo prima c'è sintonia con e abbiamo degli accordi, non ci poniamo il problema su chi va parlare e a dire cosa. Ci sentiamo espressione della Roma e come tale ci  comportiamo, nemmeno ci diciamo oggi tocca a me domani a te. Chi si sente di dire qualcosa lo fa, non c'è una gerarchia dittatoriale. Ognuno può rappresentare il proprio modo di vedere

Lei e siete in grado di suscitare reazioni nei giocatori? Sarebbe meglio parlasse il presidente-padrone?

Sono un dipendente che si sta giocando tanto più del suo. La reazione che volevo suscitare nei giocatori che effetto avrà? Domenica lo vedremo. Non posso dirti a priori che reazione avranno. Le fonti interne sono sempre più atendibili di noi protagonisti. Noi crediamo di avere dalla nostra parte tanta storia di calcio per essere credibile ai giocatori, molto di più di quanto lo possa essere il presidente che arriva dall'America e tiracconta di calcio. Lui stesso non si sente credibilie

Quali sono i rapporti con Pannes?

Si fa tanta letteratura. Io e Pannes siamo costantemente in contatto e insieme facciamo e pensiamo a delle cose. Il rapporto è buono se così non fosse non sono quello che sta in Paradiso a dispetto dei santi, lascio il contratto e me ne vado. Non mi aspettavo di lavorare in un ambiente cosi poco favorevoli. E' evidente che un ambiente più sereno sarebbe più facile, si dicono molte falsità. Non me lo aspettavo

Negli ultimi tre anni sono cambiati tre proprietà, allenatori e giocatori. Perchè problemi e i discorsi sono sempre gli stessi?

Potrebbe essere che i dirigenti e la gente che lavora a Trigoria non riescano a trasmettere alla squadra determinati valori, cioè quelli di rigorosità, professionalità, serietà, è un dubbio che ci siamo posti. Ci sono casi eclatanti di  giocatori che qui non hanno dimostrato poi se ne sono andati dimostrano che quel valore non era soltanto potenziale ma era reale. Quindi evidentemente c'è qualcosa e dobbiamo intervenire nell'ambiente e queste sono le prime domande che ci facciamo alle quali dobbiamo dare delle risposte

Si sente colpevole per aver mandato via Zeman per prendere Capello nel '99?

Facciamo chiarezza, io non ero nella Roma che mandò via Zeman e prese Capello. Ero un consulente del presidente per quanto riguarda alcune operazioni di mercato. Un rapporto che iniziò con Paulo Sergio e Konsel dopo. Non ero un dirigente all'epoca, ero un procuratore. Alla Roma sono entrato con Capello. Ci dobbiamo dare non solo degli obiettivi ma anche dei sogni: se c'è la possibilità di vincere, e io credo ci sia, cesprimendo un gioco spettacolare, non rinnego l'esperienza di Capello. Si può giocare il calcio di Zeman e riuscire a vincere: quello è un sogno