20/11/2012 18:45
Questo il comunicato della Federcalcio:
"La Corte di Giustizia Federale ha respinto il ricorso presentato dal Cagliari avverso le decisioni del Giudice Sportivo che aveva disposto lo 0-3 a tavolino in merito alla gara Cagliari-Roma del 23 settembre 2012 e per leffetto ha confermato la decisione impugnata"
(figc.it)
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Così commenta il patron cagliaritano: ''Oggi e' morta una grande parte della mia anima sportiva. Con questa sentenza lo sport non c'entra nulla, e' un film dell'orrore''. "Quel che e' successo e' brutto per lo sport - ha proseguito Cellino - e uno schiaffo troppo forte per me. Dovro' ripensare il mio impegno nel club, dopo 21 anni in cui ho dato tutto''
''Da subito, oggi, ho avuto una brutta sensazione quando mi sono trovato negli uffici della Figc per l'udienza della Corte - ha proseguito il patron del Cagliari -, ma anche un mese fa, quando ci fu una prima udienza sulla questione, avevo sentito un'atmosfera strana. Ero ospite di una casa dell'orrore, in cui davvero lo sport non c'entra''. Il presidente rossoblu' non ha fatto sapere se la societa' andra' avanti con i ricorsi, parlando comunque di ''lotta impari''. ''Sono da oltre vent'anni del calcio, mi sono sempre speso in prima persona e con la mia faccia per il Cagliari e ora quello che e' successo mi fa davvero riflettere - ha detto ancora -. Nello sport si deve perdere e vincere sul campo, ma ora non e' piu' vero. Io ho cercato di fare di tutto per dare uno stadio alla mia squadra e ai tifosi, ma e' tutto uno schifo, e davvero potrei pensare di rivedere il mio impegno per il futuro''.
(ansa)
''Il mio unico difetto e' non essere rappresentato da una banca, di non avere il peso politico che ha la Roma - ha affermato poi Cellino, a '''Novanta minuti'' su canale sportivo di stato - Non mi e' piaciuto non essere ascoltato, ma dov'era il presidente della Roma?. Se la Roma vuole i punti in questo modo, magari la prossima volta risparmiamo sul pullman e gliela diamo vinta. Il punto e' semplice - ha concluso - noi volevamo giocare la partita e la Roma no. La Roma preferisce prendersi i tre punti a tavolino piuttosto che provare a giocare sul campo''.
(raisport)
"La verità è che la Roma non ha voluto giocare la partita e questo non è sportivo. Tutto il resto è aria fritta". Lo ha detto il presidente del Cagliari Massimo Cellino dopo aver appreso la sentenza della Corte di Giustizia federale che ha confermato lo 0-3 a tavolino a favore della Roma. Nel preannunciare ricorso al Tnas e eventualmente al Consiglio di Stato - si legge sul sito ufficiale del club sardo - Cellino si è detto amareggiato. "Ma non tanto per lo 0-3 a tavolino, quanto per latteggiamento della Roma, una società sino a questa vicenda amica, con la quale abbiamo condiviso gioie, simpatia, persino sfottò. Adesso, invece, mi trovo di fronte a un club di cui non conosco né proprietà né presidente e che ha voluto vincere a tutti i costi, anche con i sotterfugi. E come simulare un fallo da rigore o segnare un gol con la mano e non ammetterlo. Il Cagliari è una società seria, che magari non avrà un club a Montecitorio o a Palazzo Madama ma che può vantare senso di sportività e correttezza e che, soprattutto, ha un presidente che si espone in prima persona e non si nasconde dietro istituti di credito o fondi di investimento".
(cagliaricalcio.net)
«Non era certo questo il verdetto che ci aspettavamo, siamo sicuramente delusi». Lo ha detto all'agenzia di stampa l'avvocato del Cagliari Mattia Grassani, dopo la conferma dello 0-3 a tavolino a favore della Roma, arrivata questo pomeriggio dalla Corte di Giustizia Federale. «Il ricorso in terzo grado? Ci sono trenta giorni di tempo, faremo tutte le valutazioni e gli approfondimenti del caso con il presidente Cellino»
(ansa)