20/11/2012 18:59
Il centrocampista brianzolo, indagato dalla Procura della Repubblica di Cremona e già sottoposto a custodia cautelare lo scorso maggio, doveva fornire chiarimenti in merito alle presunte combine di Lazio-Genoa (4-2, il risultato finale) disputata il 14 maggio 2011 e a Lecce-Lazio (2-4) del 22 maggio 2011. Mauri, accompagnato dai legali Matteo Melandri e Amilcare Buceti, era già stato ascoltato dagli inquirenti federali lo scorso 13 aprile. «È stato un lungo interrogatorio? Lungo il giusto - ha aggiunto Buceti -. Non è emerso nulla di particolare. Abbiamo tutti i presupposti per cui l'atleta possa uscire bene da questa vicenda con i risultati migliori. C'è l'ottimismo che c'è sempre stato». «Il ragazzo è assolutamente sereno basta vedere le sue performance in campo», ha quindi concluso il legale
(ansa)
''Io non conosco i fatti, ma conosco la persona. Una persona che va a Medjugorje, che va in chiesa, che prega e si comporta in una certa maniera. Mauri e' sereno nonostante le vicissitudini che ha subito, questo dimostra che non ha nulla da temere. A meno che c'e' un dottor Jekyll e un mr Hyde che la mattina si comporta in una maniera e la notte diventa un serial killer''. Lo ha dichiarato il presidente della Lazio, Claudio Lotito, in merito al calciatore biancoceleste Stefano Mauri, coinvolto nell'inchiesta sul Calcioscommesse e oggi ascoltato in Procura federale. ''Penso che si tenda troppo ad amplificare mediaticamente e ad interpretare a priori certi fatti dandogli una chiave di lettura che non e' quella giusta ha aggiunto il patron laziale, oggi negli uffici federali di via Po per motivi legati alla Salernitana -. La mia societa' si e' sempre battuta per il rispetto delle regole. Purtroppo in questo mondo l'aspetto mediatico distorce la realta', e si fanno i processi mediaticamente prima di farli nella realta' ed e' sbagliato. Uno e' colpevole quando c'e' la sentenza definitiva'', ha concluso Lotito
(ansa)