A Cordigliano, tra i paesani dello sceicco

23/02/2013 14:49

Su Cordigliano stamattina piove e fa freddo. Per arrivarci bisogna raggiungere la periferia a nord di Perugia e salire su una strada stretta, tutte curve. In lontananza si vedono i campi di calcio dei dilettanti del Ponte Pattoli. Appesa su un albero ai bordi della carreggiata una sbiadita bandiera della . A Cordigliano di Adnan Adel Aref al Qaddumi al Shtewi nessuno ha voglia di parlare. L'impressione è che però tutti lo conoscano. «Sì è lui», dice con un mezzo sorriso un anziano quando gli si mostra una delle foto oggi sui giornali. «Qui - aggiunge - lo si vede raramente. Fa avanti e indietro con Roma». «Lavorare? Mah...» risponde l'anziano, allargando le braccia e con una piccola smorfia. La stessa di un altro uomo poco lontano, che di Adnan Qaddumi non vuole parlare ma poi aggiunge «ormai sapete tutto».

E la raccomandazione di tutti, qui dove tutti si conoscono, è: «mi raccomando niente nomi». La casa di Qaddumi si affaccia sulla strada. Una palazzina anonima con sotto parcheggiate una utilitaria ed una Mercedes Classe A. Dentro le luci sono accese e sembra di sentire alcune voci. Quando però si suona il campanello nessuno risponde. Ed attendere è praticamente inutile.

(ansa)