Esonero Zeman, i 'seguaci' del boemo: "Ridategli la panchina"

05/02/2013 15:28

L’esonero di ZEMAN è iniziato alla sesta giornata, dopo -Roma, quando la società, nelle persone di Baldini e , rimanendo silenti di fronte

all’attacco pubblico di al suo allenatore, hanno dato l’astura col loro silenzio a tutta una serie di comportamenti antiprofessionali da parte di


alcuni calciatori.



Un silenzio inaccettabile che ha manifestato all’ambiente l’assoluta latitanza del duo BALDINI nel sostenere l’allenatore.




Un silenzio che ha permesso a di offendere Zeman dopo un gol, a Marquinho di sputare davanti a Zeman per una sostituzione, a Stekelenburg di mettere in discussione un compagno di reparto e la scelta della società di acquistarlo.




Baldini e si sono mai interrogati sulla strana coincidenza dei malesseri che colpivano alcuni giocatori (i soliti) nei primi giorni della settimana in cui erano in programma le sedute atletiche, quelle in cui era necessario correre e sudare per mettere benzina nelle gambe per poter espletare al meglio il calcio zemaniano?




E’ plausibile l’inerzia di Baldini e , incapaci di prendere una posizione forte contro una stampa che ha consegnato Zeman e giocatori come Tachtsidis e Goicoechea al massacro mediatico, diventando in tal modo complici del massacro?




Nella conferenza stampa alla vigilia della partita di , Zeman ha lanciato il grido d’allarme denunciando andazzi consolidati per l’assenza di regole comportamentali e il malcostume di giocatori (??) che, chiamati privatamente da giornalisti (Mangiante e quelli delle radio romane??) rilasciano non già dichiarazioni non autorizzate, che di per sé sarebbe grave, ma peggio ancora fanno le spie confidando episodi che dal chiuso di Trigoria non sarebbero mai dovuti uscire. In quella conferenza stampa Zeman è lasciato solo a dover manifestare il suo disappunto per le dichiarazioni di Stekelenburg, che qualsiasi società seria che si rispetti avrebbe multato e messo fuori rosa, perché dichiarare pubblicamente che Goicoechea è un acquisto


inutile significa fare stalking contro un compagno di squadra.



E di fronte a tutto questo il duo Baldini- che fanno??? Invece di interrogarsi nel chiuso di Trigoria sulle parole di Zeman o quanto meno chiedere conto delle sue dichiarazioni per capire quali fossero le regole comportamentali infrante, blaterano pubblicamente contro Zeman avallando comportamenti non consoni dei giocatori ribelli e indisciplinati; Baldini con le sue parole piccate sulla credibilità da conquistare e con un attacco frontale a Zeman teso esclusivamente a destabilizzarlo. Da qui è seguita la farsa di della finta fiducia con relativa conferma, mascherando lo scempio della sua precedente conferenza stampa con un laconico “si era acceso un dubbio sulle sue dichiarazioni rilasciate sabato” che copre di ridicolo per la tempistica del chiarimento.


Ma come nelle più collaudate messe in scena del nostro calcio, di fatto il duo Baldini- hanno consegnato nelle mani dei giocatori ribelli e indiscplinati il destino dell’allenatore: perdere col Cagliari in maniera indegna per sancire definitivamente un esonero già scritto da tempo. Del resto l’azionista della Roma Staderini già il 29 gennaio aveva preannunciato in un’intervisto l’epilogo del disegno strategico

“Se si leggono i giornali o si ascoltano certe radio diventa tutto molto evidente: si voleva impallinare Zeman come accadde quando Moggi lo fece chiamare a ...“


Fiducia fino a venerdi, che ne pensa?

“Si da la possibilità ai giocatori di “tradire” l’allenatore."

Queste la parole di Staderini… E così stato. Il tutto con la sottile regia di un fomentatore di professione, quello intorno al quale è stato costruito ad arte un dualisimo con Zeman servendosi abilmente di una stampa connivente.

Un film già visto negli ultimi anni a Roma è che ha mietuto altre vittime tra gli allenatori.

2009 SPALLETTI “Me ne vado perché non vedo più i comportamenti giusti”.

2011 RANIERI si dimette “per dare una scossa al gruppo” perché i giocatori “non devono più avere capri espiatori”.

2012 LOUIS ENRIQUE ”Ho sempre detto che non mi sarei mai attaccato alla sedia e quando avrei visto che ero un peso per la squadra sarei andato via. Me ne sono accordo dopo la gara di Firenze. Sono stanco”.

2013 ZEMAN "“Servono regole e disciplina. Senza queste componenti, non potrà mai esserci una squadra”.

Per tutti questi motivi i sottoscritti, utenti storici del FORUM del sito ufficiale di ZEMAN,

- considerato che l’avvento di Zeman sulla panchina della Roma ha portato un incremento sensibile del numero degli abbonamenti e un numero di spettatori che

da anni non si vedevano all’Olimpico,

- considerato che Zeman è l’unico artefice della valorizzazione dei giovani, in una squadra che risulta essere la seconda più giovane del campionato;

- considerato che lascia la Roma con il miglior attacco del campionato e con un piede in finale di Coppa Italia,

chiedono con fermezza e determinazione l’immediato reintegro di mister ZEMAN sulla panchina della Roma, il contestuale sollevamento dai rispettivi incarichi di e Baldini e per giugno la cessione di
.


E per dirla con Paolo Liguori, ORA I SOMARI POSSONO RAGLIARE.

Distinti saluti e sempre FORZA ZEMAN

"ZEMANLANDIA è UN FIORE CHE NON MUORE" 

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(zeman.org)