Is Arenas, si aggrava la posizione di Cellino: da tentato a consumato peculato. Depositate le prove dell'accusa

28/02/2013 13:28



La Procura, nel corso dell'udienza iniziata poco prima delle 10, ha depositato un documento che proverebbe il pagamento di una tranche dei lavori svolti allo stadio da parte della ditta di Antonio Grussu, arrestato a fine novembre assieme ai funzionari del Comune di Quartu, Pierpaolo Gessa e Andrea Masala. I 350 mila euro sarebbero una parte di quei 750 mila euro destinati al Piano integrato d'area (Pia) Serpeddi'-Is Arenas, ma usati per i lavori allo stadio. L'udienza del Tribunale del riesame non e' ancora conclusa.

Da tentato a peculato consumato: cambia l'accusa e si aggrava la posizione degli indagati per lo scandalo dello stadio Is Arenas di Quartu, il presidente del Cagliari calcio Massimo Cellino, il sindaco e l'assessore ai Lavori pubblici di Quartu, Mauro Contini e Stefano Lilliu, i funzionari Pierpaolo Gessa e Andrea Masala e l'impresario Antonio Grussu. La nuova contestazione è emersa al termine dell'udienza davanti ai giudici del Tribunale del Riesame chiamati a pronunciarsi sulle richieste di scarcerazione per Cellino, Contini e Lilliu (gli altri tre indagati sono già ai domiciliari).

La decisione attesa per oggi slitta a domani. Durante l'udienza la Procura ha depositato due documenti che comprovano da un lato il pagamento di una tranche di denaro all'impresa di Grussu e dall'altro il blocco del pagamento del saldo. In sostanza, secondo l'accusa, il Comune di Quartu avrebbe pagato oltre 350 mila euro all'impresario, la restante parte sarebbe stata invece congelata. La tranche fa parte dei 750mila euro destinati al Piano Integrato d'area (Pia) Serpeddì-Is Arenas, ma che in realtà sarebbero stati utilizzati per realizzare alcune opere dello stadio. Soldi pubblici, quindi, per opere private che invece dovevano essere a carico del Cagliari calcio. 

(ansa)