Intervista doppia: Perrotta-Balzaretti

06/03/2013 18:59



 1 – Tre parole per descrivere il tuo modo di intendere il calcio?

Perrotta: Entusiasmo, felicità e normalità.

Balzaretti: Passione, sacrificio, divertimento.



2 – Hai vestito tante maglie e girato altrettante à, la particolarità di Roma e della Roma?

P: Quelli giallorossi non sono semplici tifosi ma, a differenza degli altri sostenitori, sono innamorati della loro squadra. Vestire la maglia della Roma, poi, significa anche rappresentare la à più bella al mondo.


B: Roma è una à che ti offre tutto: la vivi, la assapori e ne respiri la storia. Della Roma come squadra dico la stessa cosa: è un club diverso da tutti gli altri per la passione che si vive in à. Qui si parla della squadra 24 ore su 24.




3 – Molti tifosi allo stadio si sono apertamente schierati contro giornalisti e conduttori radiofonici: tu cosa pensi dei mezzi d’informazione che girano intorno alla società (giornali, radio, tv)?

P: Sinceramente mi interesso poco dei media. Se devo dire la mia, posso dire che spesso concorrono ad avere la notizia a tutti i costi anche se magari dietro non c’è nulla. Per questo, a volte dovrebbero essere più sinceri.

B: Io non leggo giornali e non ascolto radio: mi dedico al campo.



4 – La qualità migliore dell’altro in campo?

P: La sua disponibilità.

B: I tempi di gioco.



5 – E il difetto che l’altro potrebbe correggere?

P: Il tiro in porta.

B: Il colpo di testa.



6 – La tua qualità migliore in campo?


P: La disponibilità, credo.

B: La generosità.



7 – E il tuo punto debole?


P: Ce ne sono talmente tanti che sceglierne uno non è facile! (ride, ndr)

B: Il tiro.



8 – Se dovessi inviare un sms a per l’ultimo record, cosa scriveresti?


P: "Mortacci quanti ne hai fatti…".

B: "E lo scherzo continua…".



9 – E se ne dovessi inviare uno a Romagnoli dopo l’esordio dal primo minuto e il gol?


P: "Ne devi mangiare ancora di pane…"

B: A lui lo massacro e lo stuzzico tutti i giorni in allenamento, quindi evito di mandargli degli sms!



10 – Tre vittorie consecutive, qual è stato il merito di Andreazzoli?

P: Ha reso normali le cose che inizialmente sembravano complicate.

B: Avere dato tranquillità e serenità al gruppo: sta facendo bene in allenamento. Gli effetti del suo lavoro settimanale si vedono la domenica sul campo.



11 – Le tue passioni fuori dal campo?

P: Montaggio video, tennis e ultimamente bicicletta.

B: Di solito mi dedico alle bimbe e alla famiglia. Nel tempo libero, poi, mi piace ascoltare musica.



12 – I programmi in tv sui quali ti soffermi spesso?

P: Guardo un po' tutto.

B: Vedere la tele da solo e tranquillo mi capita raramente: prediligo documentari di ogni genere che vedo assieme alle mie bimbe.

13 – Della politica italiana che pensi?

P: Come personaggio mi piace Grillo e condivido tante cose nel suo programma: l'unica mia preoccupazione, ora, è quella di vedere se saranno in grado di attuare i punti cardine del loro programma. Se ci riusciranno daranno ragione a chi li ha votati, in caso contrario sono pronto a cambiare idea. Io non sono né di destra né di sinistra: nel futuro appoggerò quel qualcuno che a mio parere avrà idee positive.

B: Parlare della politica italiana richiederebbe un discorso troppo ampio. Quindi dico che, come in tutte le cose della vita, sarebbero da votare le idee piuttosto che i partiti. Tanti politici dicono cose giuste sulla carta, ma poi bisognerebbe metterle davvero in pratica.



14 – Tre film da portare sempre in viaggio?

P: Il gladiatore, Le ali della libertà e L'ultimo samurai.

B: Scelgo tre generi diversi: "Due single a nozze" (per ridere), Man on fire (azione), La vita è bella (più serio).



15 – Quando smetterai di giocare ti vedi più allenatore, dirigente, procuratore o altro?

P: Allenatore ora come ora non mi ci vedo. Per quel che riguarda gli altri tre ruoli sono aperto a tutto.

B: Sarei più portato come allenatore, ma solo per i bambini: ho molta pazienza con loro, mentre con i grandi ci vorrebbe più polso. Relativamente alle altre due figure, mi vedrei come dirigente, ma non come procuratore.

(asroma.it)