12/03/2013 12:21
Ad attendere il calciatore, arrivato dopo le 10, Tonino Tempestilli, team manager della Roma. All'interno dell'istituto non saranno presenti organi di stampa.
Luigi Giannelli, ispettore del Carcere di Rebibbia, come si legge da romanews.eu, ha parlato di questo evento esclusivo : "Questo giovane ragazzo ha voluto conoscere il mondo del carcere, molti non sanno che c'è una tifoseria che vive la Roma anche all'interno del carcere. Lui, saputo questo, è venuto a trovarli per portare un po' di conforto, mentre loro lo aspetteranno con la loro verve".
Sulla scelta del giovane argentino: "Noi sinceramente abbiamo chiesto qualche giocatore, poi quando ci hanno detto Lamela, lo abbiamo accettato con tutto l'amore che si può"
Infine, una parola sul "tifo" all'interno dell'istituto: "Vivo il carcere come una tribuna di uno stadio. Quando gioca la Roma mi metto al centro del carcere e capisco se la Roma sta vincendo dagli applausi e urla di tutti i nostri detenuti".
Queste, invece, le dichiarazioni del direttore del carcere, Mauro Mariani: Sono dei momenti belli e per noi importanti. Ringraziamo Lamela e la Roma. In passato vennero Totti e De Rossi a regina Coeli, e anche Rosella Sensi.
Sulla mancata presenza della stampa: la Roma certamente organizzerà una nuova visita in modo da pubblicizzarla al meglio! Sono favorevole allingresso dei giornalisti in queste occasioni, questa era una visita in tono privato".
Parla anche Erik Lamela: Sono contento di avervi incontrato ed aver conosciuto il vostro modo. Sono molto contento di far visita in un posto come questo, per regalare un sorriso a tante persone . Il giocatore aveva già fatto visita ad un carcere quando stava in Argentina.
Circa 50 i detenuti presenti scelti tra coloro i quali svolgono, all'interno dell'istituto, attività di sport e artigianato. Proprio per questo sono stati donati, al numero 8 della Roma, alcuni oggetti (tra cui uno stemma della Roma in legno) realizzati a mano dai detenuti stessi.
LR24