01/03/2013 19:29
Come stai vivendo questa situazione, da titolare e da protagonista?
La situazione perfetta. Adesso era il momento giusto, è arrivato mister Andreazzoli, al quale voglio bene, ed era giusto lavorare al 100%. Lui ha detto tante cose belle per me, mi ha dato tante motivazioni. L'unica cosa che potevo fare era fare il meglio il campo.
Il mister ti ha parlato della tua importanza che avresti avuto per la squadra?
Non solo con me, ha parlato con tutti. Ci ha detto che ognuno ha importanza. Mi ha detto che ero un buon giocatore che poteva fare il meglio in molte posizioni. Ha lasciato un po' di motivazioni che avevo perso dall'inizio dell'anno
Ieri in un'intervista Andreazzoli ha detto di te: "Quando guardo Marquinho negli occhi mi rendo conto di potergli chiedere alcune cose. E' un giocatore forte, forte, forte". Ti ha fatto piacere?
Tanto. E' una bella persona. Mi ha trattato bene già con Luis Enrique quando sono arrivato, come tutte le persone che lavoravano col mister. Io sono così, non solo con lui. Anche con Zeman era così, mi sono messo a disposizione. Questa era una mia volontà.
Senza fare paragoni, quali sono le differenze tattiche con Zeman?
Con Zeman bisognava adattarsi al suo gioco. Con Andreazzoli è po' diverso, lui si adatta ai giocatori che ha a disposizione.
Ma quanti ruoli hai fatto nella Roma?
Ma questa è una mia caratteristica... Non so, tre o quattro... Non è facile, ma bisogna adattarsi. Ho giocato come terzino, che un ruolo completamente diverso. Io sono centrocampista ma posso giocare più avanti, ho le caratteristiche per andare in area. Come terzino è diverso, devi marcare di più e non bisogna fermarsi. Ma se lo devo fare non c'è problema.
Dietro la punta nel 3-4-2-1: è il tuo ruolo migliore?
Preferisco sempre arrivare da dietro, posso vedere tutto il campo per aiutare i compagni. Ma si è più vicino alla porta, è meglio perchè si può fare gol.
Il gol di sinistro con l'Atalanta. Lo scorso anno sembravi fortissimo soprattutto di testa, ma questa è la tua specialità
E' meglio calciare dalla parte destra, rientrando. E' più facile, mi alleno sempre sui tiri in porta a fine allenamento con tanti compagni che si fermano. Così nella partita, se c'è un opportunità, possiamo fare sempre meglio.
A gennaio potevi andare via. Cosa è successo?
Non ero mai stato per sei-sette mesi senza giocare da titolare. Non era un problema la panchina, era una motivazione in più che mi spingeva a fare meglio dei compagni che giocavano. Però, nella mia testa, le opportunità erano poche. Per questo era meglio per me cercare una squadra dove potevo giocare di più. Il calcio è così, tutto cambia da un giorno all'altro. Adesso è cambiato tutto e resto qua (ride, ndr).
C'era la possibiltà di andare al Gremio?
Si, c'era il Gremio e anche altre squadre.
Hai sempre detto di esserti legato a questi colori. Il rapporto con i tifosi?
Bellissimo, il loro grande affetto è una motivazione in più per noi.
Hai un grande rapporto con tutto il gruppo. Con i brasiliani, vi aiuta il fatto di stare insieme?
Si, quando sono arrivato a Roma ho trovato Taddei, era l'unico che veniva a fare il ritiro. Stava sempre con me a Trigoria, mi è stato vicino. Noi brasiliani proviamo a fare così con tutti. Penso che così insieme siamo più forti di tutti, cerchiamo di migliorare in questo perchè è una cosa che in campo fa la differenza.
Questo gruppo può essere anche vincente?
Certo, siamo abituati in Brasile. Anche a fare un po' di casino alle volte, ma soprattutto ad essere felici e provando a fare sempre il meglio. Oggi ne abbiamo avuto la prova, abbiamo fatto un bel lavoro. C'è un obiettivo, vincere ed arrivare al terzo posto
Secondo te la Roma può rimontare per il terzo posto?
Secondo me si. Questa partita di domenica è imprescindibile e anche difficile, ma se vinciamo ci possiamo veramente credere al terzo posto
Oggi in allenamento 3 gol in 4 minuti. Vivi bene questo momento?
In questo si è cambiato molto. Mister Zeman in campo parlava poco e in campo non si poteva parlare, questa cosa mi dava fastidio, io sono più comunicativo. Andreazzoli invece parla molto, dà una direzione a tutti. Anche noi lo facciamo di più in campo, e tra noi bisogna parlare. Per richiamare un compagno a dare di più o semplicemente per fare i complimenti
Con il Genoa alla caccia della terza vittoria consecutiva, come state preparando mentalmente la partita?
E' una partita difficile in questo momento. Loro hanno passato lo stesso nostro momento, ma quando fai una serie di vittorie è difficile fermarsi. E noi pensiamo a questo, è il nostro obiettivo
Una Roma che deve tornare in Europa
Assolutamente. Con questa squadra non si può solo giocare nel campionato italiano
Dodò?
Ho anche giocato contro di lui in Brasile. La mia squadra perse e lui ha giocato benissimo. E' un giocatore incredibile con un futuro bellissimo, deve lavorare per questo.
Marquinhos?
E' il nostro 'uomo del momento'. Non lo conoscevo prima, è molto più giovane di me. L'ho trovato qui. è un bravissimo ragazzo, con una famiglia meravigliosa. Ha tutto.
Marquinho fuori dal campo, cosa ti piace fare?
Ho la passione per le automobili, qui in Italia si può fare tutto mentre in Brasile è più difficile guidare. Mi dedico alla mia famiglia, vado al parco, mi piace stare con gli amici.
Sei un po' un uomo-spogliatoio?
Parlo con tutti, anche con Torosidis, anche se non si capisce niente (ride, ndr). Mi sto imparando anche qualche parola in greco... Io sono così e sono felice così.
La Coppa Italia e la possibile finale con la Lazio. Ma prima c'è da superare l'Inter
Pensiamo prima all'Inter, che sarà una partita difficile, adesso penso siano più forti. Ma è impossibile pensare a un gran derby in finale. Dobbiamo vincere con l'Inter per giocare il derby in finale. Mi piace tantissimo giocare sfide così difficili.
Più emozionante il primo gol col Novara lo scorso anno, o quello di quest'anno contro l'Inter a San Siro
Più quello con il Novara. Il mio sogno era arrivare in una grande squadra europea e arrivare qui, vedere giocatori fortissimi con una grande storia, giocare da titolare e fare un gol è stato incredibile. Anche i miei genitori guardavano la partita. Per me era la partita perfetta per segnare
Francesco Totti e il record di gol. Gli darete una mano o farà da solo?
Tutte e due. Può fare da solo e posso aiutarlo, come tutti i compagni. Lui è un esempio per noi giocatori. Ha qualità incredibili, spero di dargli una mano a battere il record