28/03/2013 20:52
"Nel calcio bisogna godere di quello che si fa quando si verifica, un momento dopo è già troppo tardi. Se si ragiona così si fa solo un esercizio inutile. A Palermo c´è Giorgio Perinetti che ha una sensibilità calcistica, una conoscenza, una capacità di traduzione di tutte le questioni calcistiche e ambientali fuori dal normale. Pensate che quando avevo 21 anni e sono andato a giocare a Roma il primo dirigente che ho trovato è stato Giorgio Perinetti. Pensate che esperienza può avere. Schierare titolari dei giovani come Morganella e Garcia è stato un azzardo? Mi assumo tutte le responsabilità di quelle scelte, penso siano due buoni calciatori. Non hanno fatto benissimo quest´anno, anche se io li ho anche visti giocare molto bene. Però in queste stagioni gli errori sono a catena, se non li fa Morganella li fa Von Bergen, se no li fa qualcun altro. Non penso che si possa buttare la croce addosso a Morganella e Garcia. Poi tre anni fa erano dei ragazzi presi per star dietro a Cassani e Balzaretti. Miccoli ha parlato bene di me? Quando un ragazzo che hai avuto parla così è un motivo di orgoglio. Lui è la storia recente del Palermo, ogni volta che il Palermo ha compiuto imprese c´era il suo zampino. E´talmente dotato dal punto di vista tecnico che nella mia carriera ho visto solamente Totti. Mi auguro possa concludere la sua carriera nel Palermo, magari con una risalita in Serie A, gli auguro questo".