FENUCCI: "I canali tematici? Devono coinvolgere l'intero sistema calcio"

05/04/2013 16:38

Nel panorama continentale, spiccano i numeri dei colossi della Premier League. Il campionato più ricco d'Europa conferma il proprio primato anche quando si parla di 'tv channels'. Il Manchester United, che ha creato la MUTV nel 1998, arriva a diffondere i propri programmi attraverso 56 partner internazionali, con una platea potenziale di 37 milioni di telespettatori. Il palinsesto comprende ogni settimana 9 ore di 'fresh programs', con ampio spazio alle dirette nei due studi e con un continuo contatto con i tifosi, che hanno anche la possibilità di selezionare prodotti 'on demand'. Anche i rivali del Liverpool puntano forte sulla conquista del pubblico all'estero: nel mirino dei reds ci sono 80 paesi e la sottotitolazione dei programmi diventa un elemento fondamentale.

Il web è uno degli strumenti a disposizione dei top club inglesi. In Germania, diventa il pilastro fondamentale per il Bayern Monaco. ''Circa 30-40 milioni arrivano dal merchandising online'', spiega Stefan Mennerich, direttore dei New Media del club bavarese, che sta stravincendo il campionato e ha un piede e mezzo nella semifinale di . ''Il 15% del nostro budget -prosegue- è garantito dagli sponsor, l'attività online aiuta i nostri partner e innesca un circolo virtuoso''. Le cifre evidenziano i risultati raggiunti dalla società tedesca: il sito ufficiale è cliccato ogni mese da 4,5 milioni di visitatori unici, i prodotti vengono diffusi in 90 paesi. Sul social network cinese Weibo, il Bayern vanta 239.000 followers. ''L'obiettivo -spiega ancora Mennerich- è offrire prodotti sempre più esclusivi ai tifosi attraverso tutte le piattaforme disponibili. La rapidità è un elemento fondamentale: quando abbiamo ingaggiato Javi Martinez, la trattativa è stata ufficializzata online in tempo reale e dopo 5 minuti erano disponibili le foto delle visite mediche''. ''Siamo convinti -conclude- che tutti i club seguiranno la nostra strada''.

Il modello tedesco suscita ovviamente l'attenzione anche delle società italiane. ''Il canale tematico deve essere considerato come una 'porta' che consente di cominciare altri percorsi legati soprattutto alle nuove tecnologie. In generale, la crescita di questo settore va inquadrata nel processo che deve coinvolgere l'intero sistema del calcio. In altri paesi, ad esempio, la redditività del merchandising online è favorita dal contesto generale che, evidentemente, in Italia è differente'', dice Claudio , amministratore delegato della Roma.

Il workshop odierno può essere l'inizio di un percorso condiviso a livello internazionale. ''Dieci anni fa, Rai Trade ha avviato un confronto con l'evento organizzato a Venezia. Da qui si può ripartire tutti insieme per capire cosa c'è nella testa e nella pancia dei tifosi'', dice Gianfranco Comanducci, vice della Rai. 

(adnkronos)