15/04/2013 18:50
La maledizione Mourinho continua a perseguitare l'Inter che si è fermata alla notte di Madrid 2010, la magica stagione del triplete con Special One che, alzata la Coppa, era già con la testa al Real. Da allora il motore dell'Inter comincia a perdere i giri: Benitez sfrutta la scia vincendo Supercoppa italiana e mondiale per club prima della risoluzione consensuale dopo 25 partite. Palla a Leonardo che subentra per sei mesi con un secondo posto, la vittoria in Coppa Italia sul Palermo e alcuni record di punteggi. Ma la partenza del brasiliano per il Psg fa ripiombare l'Inter nei suoi problemi a luglio 2011. La meteora Gasperini (5 partite) e l'opaco intermezzo di Ranieri (35 gare con nove ko consecutivi) acuiscono la crisi che Moratti risolve affidandosi al neofita Andrea Stramaccioni oltre un anno fa. Il tecnico romano colleziona nove vittorie consecutive fino alla simbolica vittoria in trasferta sulla nemica Juve. Ma qualcosa si inceppa e da quel 3 novembre l'Inter comincia una via crucis con risultati intermittenti e poi un crollo progressivo: in 31 partite 12 vittorie, 6 pari e 13 sconfitte, ma in campionato il ruolino è da retrocessione con 6 vittorie, 5 pari e 10 ko, 4 nelle ultime 5 gare e 3 di fila in casa. Ecco perchè l'appuntamento di mercoledì in Coppa Italia con la Roma (che ha vinto l'andata in casa il 23 gennaio 2-1 sprecando molto nell'ultima vittoria di Zeman) è lo spartiacque della stagione di entrambe le squadre, ma soprattutto per i nerazzurri. Stramaccioni ha un ulteriore motivo per preoccuparsi: nel dopo Mourinho la Roma ha ottenuto in 10 gare 4 vittorie, 3 pari e 3 ko ma soprattutto non perde da due anni (il funambolico 3-5 in campionato a San Siro con gol sicurezza al 90' di Cambiasso, e lo 0-1 in Coppa con gol di Stankovic il 19 aprile 2011).
Nelle due ultime travagliate stagioni la Roma se l'è passata male, ma i successi più significativi di Luis Enrique e Zeman sono avvenuti proprio con l'Inter: 4-0 all'Olimpico il 5 febbraio 2012 con doppietta di Borini per lo spagnolo e 3-1 a San Siro il 2 settembre 2012 (arbitro Bergonzi, lo stesso di mercoledì) per il boemo nella prima delle tre sfide di Stramaccioni con la sua ex squadra. Dopo c'è stato l'1-1 all'Olimpico del 20 gennaio e il 2-1 nell'andata della semifinale. In un anno di passione le due ex grandi affrontano l'esame in cui non si può essere bocciati. E mentre 'carontè Andreazzoli rischia al massimo a fine stagione di tornare nello staff, per Stramaccioni può essere l'ultima panchina prima del repulisti di Moratti.
(ansa)