WINTERLING: "L'Italia e Roma hanno una grande potenzialità. Dai tifosi giallorossi una passione unica"

02/05/2013 14:34

La proprietà americana ha fatto presente che ci sarebbe stato un modello gestionale diverso. Ci spiega la vostra strategia e quali sono i primi obiettivi che si possono definre raggiunti?

Da un anno e mezzo stiamo facendo un percorso che punta molto sul marchio che vale. Oltre a creare una struttura manageriale stiamo provando a fare uscire il marchio Roma dalla à e a portarlo in tutto il mondo, con diverse attività. I fattori fondamentali per fare crescere un marchio globale sono trovare sponsor globali, andare all'estero per fare amichevoli, dare accesso ai tifosi in tutto il mondo alla vita della squadra, ad interagire con la società. Poi durante l'anno coinvolgere bambini con attività.




Questo a livello di società. A livello di calcio italiano ora salta agli occhi il modello tedesco. Nel fatturato siamo molto indietro. Come ridurre questo gap?


E' vero, oggi c'è un gap tra Italia e Inghilterra, ma anche con la Germania, ma se consideriamo che l'Italia ha in tutto il mondo il doppio dei tifosi della Bundesliga capiamo le potenzialità del calcio italiano. Chiaramente servono investimenti nelle infrastrutture, soprattutto negli stadi perché gli stadi pieni danno valore agli sponsor, che poi invitando altri clienti possono offrire un prodotto diverso alla televisione. Servono infrastrutture nel calcio che stiamo cominciando a fare. C'è una grande potenzialità anche nella passione dei tifosi italiani, basta vedere i nostri tifosi a Roma. Una passione come questa all'estero non l'ho ancora vista. E' vero che siamo indietro e dobbiamo fare investimenti, ma c'è una grande potenzialità e non dobbiamo dimenticarlo.



E' presto per parlare di bilanci, ma state provando a sdoganare il marchio da ormai un paio d'anni. Le difficoltà sono state maggiori o minori rispetto alle vostre aspettative. Quale è stata la risposta alla proposta del marchio Roma?


Di per sé è un mercato difficile, si sente la crisi in tutto il mondo. Noi con gli accordi chius in questo anno e mezzo, con Disney, Volkswagen, Philipp Plein e Nike e altri, abbiamo avuto grandi soddisfazioni: sono aziende globali che pianificano e valutano bene un investimento e che vedono nella Roma una società che ha un piano chiaro su dove crescere, su quali mercati vuole crescere, che oltre all'Italia per noi sono America ed Asia. Vedono una strategia chiara, che la Roma investe sui tifosi: da un anno e mezzo investiamo moldo sui social media, abbiamo lanciato ,
, Youbue, come prima squadra nel mondo. Diamo ai tifosi la possibilità di interagire con la società tutto il giorno e questo è un valore per i nostri partner che vedono che arricchiamo il nostro database e diamo anche a loro la possibilità di interagire con i nostri tifosi.

Modello tedesco da seguire anche per i risultati. Lei ha una squadra del cuore, visto che è nato in Germania?

E' la Roma (ride, ndr). Non tifavo per nessuna squadra in Germania, ma sono connteto che due squadre tedesche siano in finale di . Il calcio tedesco, oltre ai risultati sportivi, sta interpretando bene il percorso di gestione. Chiaramente con l'aiuto degli stadi, che da loro un vantaggio importante, ma anche sulla gestione degli sponsor. Li non investono solo nella sponsorizzazione, ma nell'attivazione della stessa sponsorizzazione. E' un aspetto importante che da possibilità di aumentare i ricavi. E' un modello non da seguire, la Roma hja un modello unico e ha le sue necessità e potenzialità, vogliamo essere unici. Ma chiaramente seguiamo il modello tedesco. Se posso esprimere un desiderio, se vedo il Borussia Dortmnud vedo questo muro giallo dietro alla porta. Spero di rivederlo anche a Roma, e vista la passione dei tifosi giallorossi sono convinto di questo obiettivo.