07/06/2013 09:30
La grande notizia si fa strada verso le redazioni di tre quotidiani nella serata di martedì 7 giugno 1927. Quelle pagine di giornale, preparate allimbrunire esattamente 86 anni fa, hanno ancora la forza di materializzare la concitazione e lemozione del momento storico: la nascita di un sogno voluto fortemente, lAssociazione Sportiva Roma. La Roma, che in maniera unica e su uno sfondo inimitabile quello della Città Eterna ha intrecciato passione e fede, vicende umane e percorsi sportivi, successi e momenti difficili. In quella sera di inizio giugno Il Messaggero, La Gazzetta dello Sport e Il Tevere fanno in tempo a mettere insieme un totale di 150 righe che il giorno seguente tra le edicole e i bar di una Capitale così diversa eppure ancora oggi così viva si trasformano in un messaggio chiaro ed inequivocabile: grazie alla fusione di Alba-Audace, Fortitudo-ProRoma e Foot Ball Club di Roma è nata la Associazione Sportiva Roma, una squadra ideata e forgiata per portare in campo il nome, i colori ed il simbolo di Roma.
Quello che era uno dei voti più fervidi degli sportivi romani è stato finalmente esaudito, scrive Il Tevere. In una riunione plenaria tenutasi ieri sera fra i rappresentanti delle tre società romane si legge ancora si è venuti alla definitiva fusione, formando una squadra unica che prenderà il nome di Associazione Sportiva Roma. Le fonti dellepoca che riportano laccordo raggiunto da Italo Foschi, Ulisse Igliori e Vittorio Scialoja, concordano su tutti gli elementi: il nuovo sodalizio presieduto da Foschi difende il nome della Città Eterna, indossa i colori dellUrbe (ereditandoli di fatto dalla gloriosa maglia del Roman) e sceglie come simbolo la lupa romana, che in un primo momento sembra destinata a sormontare uno scudo verde.
La sola Gazzetta probabilmente ingannata dalla frenesia nella chiusura delle pagine parla di A.C. Roma. Un refuso corretto in un articolo più ampio, che compare nelledizione del 9 giugno. Questo approfondimento dà conto di una serie di elementi ulteriori tra cui la prima rosa (suddivisa in portieri, terzini, halves e forwards) e accenna alla campagna acquisti con toni daltri tempi: Due eccellenti forwards settentrionali, entrambi di divisione nazionale; non possiamo farne i nomi scrive il giornale per evidenti ragioni di opportunità. Sui quotidiani dell8 giugno nessun accenno alla sede dellincontro che sancì la fusione di Alba, Fortitudo e Roman. Con elevatissima probabilità grazie alle testimonianze di due nipoti di Foschi, Vittorugo Foschi e Vittorio Zingarelli, raccolte da Massimo Izzi la riunione voluta da Foschi si tenne presso il civico 16 di Via Forlì, dove il primo presidente giallorosso aveva il suo studio.
Chiaramente lAssociazione Sportiva Roma nasce per il calcio, ma lattività sportiva si articola da subito anche su altre due discipline, ciclismo e atletica. Lo scrivono i giornali che vanno in edicola l8 giugno e lo conferma, nove mesi dopo, la Relazione Generale Sociale che lavvocato Piero Crostarosa uno dei pionieri dellAS Roma consegna al presidente Foschi e ai consiglieri il 28 marzo del 1928. Fanno parte della squadra di ciclismo 11 atleti, mentre per latletica i tesserati sono una cinquantina di uomini, dei quali molti giunti a maturità atletica.
E il football? Foschi è da subito attivissimo, non solo sul fronte organizzativo ma anche nella comunicazione. Il 10 ed il 14 giugno, firmandosi presidente dellAssociazione Sportiva Roma, il numero uno del Club invia due dichiarazioni al quotidiano Il Tevere, mentre il 26 giugno concede unintervista al Messaggero, che lo storico quotidiano capitolino titola semplicemente LAssociazione Sportiva Roma. Lentusiasmo per laccordo raggiunto 19 giorni prima è ancora vivissimo nelle parole che il cronista sceglie per accogliere i pareri e la visione di Foschi: Con la fusione della Fortitudo, dellAlba e del Roman in una potente associazione prevalentemente calcistica, si è realizzato il sogno degli sportivi romani che desideravano veder difesi i gloriosi colori dellUrbe.
LAS Roma, insomma, colma un vuoto nel panorama calcistico capitolino. E in campo le prime uscite premiano lentusiasmo degli sportivi romani. Il debutto assoluto della squadra giallorossa avviene nel weekend di sabato 16 e domenica 17 luglio 1927. E una doppia sfida di prestigio, che oppone nellordine le formazioni B e A della neonata Roma a riserve e titolari dei maestri ungheresi dellUjpest (U.T.E.). Il primo match finisce in pareggio, mentre nel piatto forte domenicale, al Motovelodromo Appio, i giallorossi vincono per 2-1 trasformando in una festa quei primi leggendari 90 minuti. il gol numero uno della storia romanista lo segna Cappa su cross di Ziroli, mentre il raddoppio giallorosso arriva grazie al magiaro Heger, che risponde al momentaneo pareggio dei suoi connazionali sfruttando un tocco di testa di Rovida. Nonostante la canicola estiva e le difficoltà ovvie di squadra appena assemblata ed imbottita di giocatori reduci da una stagione sfiancante, la Roma non si ferma e il 21 luglio vede atterrare nella Capitale gli ungheresi dellAttila, contro i quali vengono disputate due amichevoli il 23 ed il 24 dello stesso mese.
Erano giorni frenetici, i giorni di una Società che andava costruendosi in campo e fuori. Il 22 luglio Foschi trasmette ai nominati delle commissioni e ai mezzi di stampa la circolare che assegna nel dettaglio le cariche sociali, quelle che articolano il funzionamento e la gestione dei primi mesi di attività dei vari settori della AS Roma. Nella già citata relazione sociale del marzo 1928, Piero Crostarosa in poche righe sintetizza gli sforzi e il valore delloperato del primo presidente giallorosso. Crostarosa riconosce a Foschi mano ferma e alta fede sportiva, ritraendo il padre della nostra Società come un uomo spinto dalla visione di una Roma grande e disciplinata. Oggi come allora fiducia nei colori, nel nome e nella storia che la Società rappresenta. Oggi come allora, auguri alla nostra amatissima Associazione Sportiva Roma.
(asroma.it)
VAI ALLA NOTIZIA