Garcia: "So che non avrò diritto a sbagliare nulla"

21/06/2013 20:03

«So che non avrò il diritto di sbagliare nulla. A Roma c'è una grande pressione, un gran fervore da parte dei tifosi. Non vedo l'ora di cominciare, sono fiero di essere il primo allenatore francese in Serie A - ha ammesso il tecnico - Nella mia nuova avventura non credo avrò tempo di annoiarmi, Trigoria è il posto giusto per lavorare. Non ho ancora visitato lo stadio Olimpico, ma credo che sarà un ambiente decisamente caldo». Un'anticipazione, d'altronde, l'ha già avuta nel giorno in cui è sbarcato a Fiumicino: «Roma è una à bellissima, la conosco soltanto per un week-end di 3 giorni che feci in passato. Non credo però, vista la gente che c'era all'aeroporto ad accogliermi, che andrò troppo spesso in centro». Il suo centro di gravità, infatti, sarà Trigoria. Nel centro sportivo proverà ad amalgamare il gruppo giallorosso per dar vita al riscatto romanista.

Il primo passo è stato quello di inviare un sms a tutti i giocatori in rosa: «È vero che ho mandato un messaggio, molti mi hanno risposto congratulandosi con me. Ho detto loro che non vedo l'ora di incontrarli per lavorare insieme. Ho visto alcune partite delle stagioni passate, ma devo farmi ancora un'idea più precisa». «? Tutti sanno che è un grandissimo giocatore, ho già parlato con lui ma devo parlare con tutti, spiegare il mio progetto, quello che voglio - ha quindi aggiunto - Dovrò imparare presto l'italiano, sarà molto importante. Devo cercare di spiegarmi al meglio e di far aderire i giocatori, voglio che sia un collettivo, che tutti abbiano lo stesso scopo. Questo non impedirà che si esprimano i talenti e a Roma ce ne sono tanti. ? È uno di questi».

E altri ne arriveranno. «La settimana prossima mi vedrò con per mettere a punto la rosa, dobbiamo lavorare, io sono all'inizio e devo conoscere meglio i giocatori, soltanto quando saranno stati un pò con me potrò farmi una vera opinione su di loro - ha sottolineato il tecnico - Ci sono diversi giocatori del Lille e in Francia che potrebbero interessarmi». Meno interessante, almeno per l'ambiente, la sua padronanza nel suonare la chitarra. «So che a Roma hanno fatto vedere quella clip in cui canto (El Porompompero, ndr). A Roma abbiamo un inno fantastico, che mette i brividi, chissà che questo mio piccolo talento non mi torni utile...» ha concluso , magari immaginandosi a intonare 'Grazie Romà per un successo che la sponda giallorossa del Tevere brama con trepidazione.

(ansa)