Calcioscommesse, processo il 24 luglio. Mauri rischia fino a 5 anni

10/07/2013 18:26

A rischiare di più, negli undici deferimenti davanti alla Commissione Disciplinare nel processo che dovrebbe prendere il via il 24 luglio, sono la Lazio e il suo capitano Stefano Mauri e il suo amico calciatore Alessandro Zamperini. Il centrocampista biancoceleste, infatti, è stato rinviato a giudizio per doppio illecito per entrambe le partite oltre che per la violazione dell'articolo 1, comma 1 (violazione dei principi di lealtà, correttezza e probità) e dell’articolo 6, comma 1 (divieto di effettuare scommesse): Palazzi potrebbe chiedere per lui tra i 4 e i 5 anni di (per il del Toro, Jean Francois Gillet, deferito soltanto per due illeciti, nel filone Bari-bis, il procuratore ha chiesto 4 anni).

Ma la posizione del brianzolo potrebbe pesare anche sulla la Lazio che potrebbe subire da 4 a 6 punti di (oltre che un'ammenda), almeno in primo grado: 2 punti per la responsabilità oggettiva sul proprio tesserato per ciascuno dei due illeciti, più 2 punti per le aggravanti date dalla «effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara» e dal «conseguimento del vantaggio in classifica» ottenuto con le due vittorie dei biancocelesti.

Rischiano invece 2-3 punti il (per responsabilità dell'ex tesserato Omar Milanetto, che potrebbe rimediare 3 anni e 6 mesi come tutti i deferiti per un singolo illecito)e il Lecce (che risponde per i tesserati Benassi, Ferrario e Rosati).

(ansa)

 

Otto tesserati a processo per illecito sportivo, tre società a rischio sanzioni per responsabilità oggettiva. Con i deferimenti del procuratore federale Stefano Palazzi si apre un altro delicato capitolo del calcioscommesse, quello relativo alle presunte combine di Lazio- (14 maggio) e Lecce-Lazio (22 maggio) del 2011 emerse nell'ambito dell'inchiesta della procura di Cremona. Il processo che dovrebbe scattare il 24 luglio vedrà coinvolti Stefano Mauri, Omar Milanetto, Mario Cassano, Carlo , Alessandro Zamperini, Massimiliano Benassi, Stefano Ferrario e Antonio Rosati fra i tesserati, Lazio, e Lecce fra i club. Il nome più illustre fra quelli che dovranno rispondere alle accuse della procura è quello di Mauri. Al centrocampista (e al suo amico Zamperini attualmente svincolato) viene contestato un doppio illecito ed è ipotizzabile che nei suoi confronti Palazzi usi la mano dura, con una richiesta di che potrebbe arrivare fino a 5 anni. La posizione di Mauri, inoltre, rischia di mettere nei guai anche la Lazio. Nel caso del club biancoceleste la richiesta della procura federale potrebbe arrivare fino a 6 punti di penalizzazione: 4 per il doppio illecito e altri 2 per le aggravanti «dell'effettiva alterazione dello svolgimento e del risultato della gara, del conseguimento del vantaggio in classifica nonchè della pluralità degli illeciti posti in essere dal proprio tesserato».

Anche il rischia di pagare con 2-3 punti di penalizzazione le presunte responsabilità del suo ex tesserato Milanetto, che a sua volta rischia fino a 3 anni e 6 mesi di stop. E stessa sorte del potrebbe toccare al Lecce, il terzo club deferito per responsabilità oggettiva visto il coinvolgimento dei tesserati Benassi, Ferrario e Rosati. «C'è sempre l'obiettivo di avere chiarezza in tempi praticabili ma questo non deve costituire un vincolo alle condizioni di un procedimento che deve dare la massima garanzia in primis a chi è oggetto di accusa», ha affermato il presidente della Figc, Giancarlo Abete, sottolineando che «una compressione dei diritti di difesa non sarebbe accettabile». Nessuna anticipazione sulla strategia difensiva da parte del legale di Mauri. «Sto ancora leggendo il contenuto del deferimento, poi attendo di vedere le carte che la procura depositerà», ha spiegato l'avvocato Matteo Melandri. «Non sorprende l'accusa di illecito sportivo perchè i giornali già ne parlavano, ma stupisce trovare un solo giocatore della Lazio e uno del per una partita che si presume combinata», ha aggiunto.

«Ci siamo già difesi con argomenti che hanno portato all'immediata liberazione di Mauri: se i fatti sono quelli di un anno fa li abbiamo spiegati e sviscerati, ma -ha concluso Melandri - bisogna vedere se ci troveremo di fronte a un quadro accusatorio ampliato e cambiato». Più categorico il legale del , Mattia Grassani, secondo il quale «pensare a una penalizzazione per il è fantascienza». L'avvocato, che difende anche Milanetto, ha evidenziato che l'ex giocatore rossoblù «è sereno, combattivo e determinato a dimostrare la propria innocenza nel dibattimento». Grassani ha poi escluso «nella maniera più assoluta che ci possano essere sia per Milanetto sia per il ipotesi di patteggiamento». «Fin dall'inizio dell'indagine -ha evidenziato- ci siamo confrontati con Milanetto e con il su questa ipotesi che è stata scartata e respinta al mittente in maniera netta e decisiva. Il patteggiamento è uno strumento al quale ricorre chi dal dibattimento ritiene di poter ricavare dei pericoli, non chi si ritiene innocente e pensa di poterlo dimostrare».

(adnkronos)