Corte Ue, respinto ricorso Fifa e Uefa: no a esclusiva tv delle fase finali di mondiale ed europeo

18/07/2013 17:19

La battaglia legale tra Fifa-Uefa, da una parte, e Ue, dall'altra, nasce dalle disposizioni contenute nella direttiva Ue sulla tv senza frontiere del 1989, in base alle quali le autorità nazionali possono esigere che determinati eventi siano trasmessi su canali liberamente accessibili per garantire il diritto del pubblico a vederli. Alla luce di queste disposizioni, Belgio e Gran Bretagna hanno deciso di considerare libere dall'esclusiva le trasmissioni delle partite di calcio delle fasi finali del Campionato del mondo e di quello Europeo. Fifa e Uefa hanno impugnato questa decisione, davanti al Tribunale di I Grado della Corte di giustizia Ue, contestando il fatto che queste partite possano costituire, cosi' come previsto dalla direttiva Ue, eventi di particolare rilevanza per il pubblico.

Nel febbraio 2011 il Tribunale ha pero' gia' respinto le tesi di Fifa e Uefa, le quali hanno poi deciso di impugnare la sentenza davanti alla Corte di giustizia. La Corte sottolinea come, sebbene le sentenze del Tribunale siano ''viziate da errori di diritto'', questi non abbiano di fatto inciso sulle cause in questione. Secondo la Corte, il fatto che uno Stato membro designi certi eventi ''di particolare rilevanza sociale'', e vieti di trasmetterli in esclusiva, ''costituisce un ostacolo alla libera prestazione dei servizi, alla libertà di stabilimento, alla libera concorrenza e al diritto di proprietà''. Tuttavia, questi ostacoli sono ''giustificati dalla finalità di proteggere il diritto all'informazione e di assicurare un ampio accesso del pubblico alla copertura tv di questi eventi''.

 

(ansa)