22/07/2013 14:40
Questi quattro grandi della storia romanista portano a 15 il numero degli atleti eletti nella Hall of Fame, aggiungendosi agli 11 membri della Classe 2012: Aldair Nascimento Santos, Amedeo Amadei, Fulvio Bernardini, Marcos Evangelista de Moraes Cafu, Bruno Conti, Agostino Di Bartolomei, Paulo Roberto Falcao, Giacomo Losi, Roberto Pruzzo, Francesco Rocca e Franco Tancredi.
Ferraris IV, Giannini, Montella e Nela che compongono la Classe 2013 della Hall of Fame sono stati scelti attraverso i voti dei tifosi e della Commissione incaricata dalla AS Roma, composta dai giornalisti Piero Mei, Piero Torri e Fulvio Stinchelli, dal presidente dellUTR Fabrizio Grassetti e dal Maestro Nicola Piovani. Il processo di votazione, iniziato lo scorso 7 giugno, si è concluso mercoledì 17 luglio.
La Hall of Fame si arricchisce oggi di quattro grandi campioni che hanno fatto la storia del calcio a Roma e nel mondo, ha dichiarato James Pallotta, Presidente della AS Roma. Ringraziamo loro e tutti gli altri grandi giocatori protagonisti nelle votazioni di questanno per il contributo dato alla storia di questo Club. Ringraziamo anche la Commissione per il lavoro svolto e naturalmente i nostri tifosi per la loro fondamentale partecipazione a questo secondo capitolo di questa nuova tradizione della Società.
È per noi motivo di orgoglio, ha aggiunto Italo Zanzi, CEO della AS Roma, accompagnare i campioni della storia del club nella casa della gloria, la loro casa, che continueremo a costruire per tornare ad omaggiarli come meritano. A nome della Società ringrazio il primo capitano romanista Attilio Ferraris IV, Giuseppe Giannini, Vincenzo Montella e Sebastiano Nela per ciò che tuttora significano: per noi, per i calciatori della Prima Squadra e del settore giovanile e per l'intera tifoseria romanista.
Renato Ferraris, nipote di Attilio Ferraris IV
Avendolo conosciuto, posso dirvi con certezza che mio zio Attilio sarebbe fiero di questo posto nella Hall of Fame della AS Roma, squadra di cui è stato primo capitano e prima bandiera. Da bambino ho avuto la fortuna di entrare a Campo Testaccio, sul terreno di gioco, in braccio a Guido Masetti. Masetti in quei momenti mi disse che così il pubblico avrebbe ricevuto il saluto della Roma di oggi e della Roma di domani. Oggi si avverano quelle parole e si conferma il legame tra la Roma di Testaccio quella di zio Attilio e la Roma del presente.
Giuseppe Giannini
È un riconoscimento che mi lusinga e che accetto con grande entusiasmo. Sono davvero orgoglioso. Desidero ringraziare chi mi ha votato e considerato, questa è una delle cose più belle che mi siano successe. Con la Roma ho vissuto sempre tutto a cento allora. I momenti belli e quelli meno positivi, il gol al Foggia come il rigore sbagliato nel derby: momenti attraversati innanzitutto da tifoso, non soltanto da calciatore. Per me la Roma è sempre stata più una questione di cuore che di professione.
Vincenzo Montella
Sono molto lusingato per questo importante riconoscimento, anche se mi fa effetto entrare nella Hall of Fame alla mia età. Ma soprattutto mi riempie di orgoglio il fatto che a votarmi siano stati i tifosi, gli stessi che erano all'Olimpico quando abbiamo vinto lo Scudetto. Non posso dimenticare gli anni trascorsi a Roma, dove mi sono tolto tante soddisfazioni insieme ai miei compagni.
Sebastiano Nela
Sono onorato e inorgoglito, personalmente questa elezione nella Hall of Fame rappresenta una vittoria. Non sono romano di nascita ma lo sono di adozione, dal momento che con questa maglia ho giocato 12 stagioni. In questo lunghissimo periodo della mia vita i momenti più affascinanti hanno sempre coinciso con le sconfitte. Abbiamo vinto poco e potevamo ottenere di più, ma proprio nei momenti più difficili ho assistito a delle manifestazioni di affetto introvabili al di fuori di questa città e di questa squadra. La grandezza del tifo giallorosso si scopre in questi momenti, quelli in cui ho capito cosa vuol dire essere della Roma.
(asroma.it)